Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

giovedì 21 ottobre 2010

CRISI: We've only just begun.


CRISI: MANOVRE LACRIME E SANGUE, TUTTI I TAGLI D'EUROPA
Fonte: Controlacrisi
(di Chiara De Felice) (ANSA) - BRUXELLES, 20 OTT -

La riforma delle pensioni in Francia che ha provocato un'ondata di scioperi, il piano di austerity della Gran Bretagna che oggi taglia mezzo milione di posti pubblici, l'aumento del rigore in Grecia che studia nuovi tagli nel 2011 per rientrare nel piano di taglio del deficit: per rimettere a posto i conti pubblici d'Europa, i 27 Paesi sono alle prese con manovre correttive 'lacrime e sanguè. Di seguito il dettaglio delle principali finanziarie anti-crisi.

GRECIA. Ha il primato dei provvedimenti di austerità, e una prima manovra quest'anno ha tagliato 30 miliardi di euro. Tra le contestate misure: aumento dell'età pensionabile a 65 anni per tutti, salari degli statali giù del 15%, stop a tredicesime e quattordicesime e aumenti bloccati fino al 2014. Già bloccati fino al 2012 quelli dei privati. Aumento dell'iva di 4 punti (ora è al 23%) e delle accise su sigarette, alcol e benzina. E la finanziaria 2011, che prevede un'ulteriore stretta sul deficit, inciderà anche sui bilanci di difesa e investimenti.

IRLANDA. Aggravata dal salvataggio delle banche che le costa un terzo del pil, sta studiando una durissima legge finanziaria, da approvare a dicembre. I 9,2 miliardi di tagli previsti li otterrà con: 5-15% di riduzione sui salari statali, tagli ai posti pubblici e taglio del budget 2011 per le infrastrutture e degli sgravi sui mutui. SPAGNA. Sotto pressione di Ue e Fmi e dei mercati, il governo socialista spagnolo ha adottato nel 2010 una duplice manovra di austerità per 65 miliardi di euro per ridurre il deficit, congelando fra l'altro salari pubblici e pensioni, e abbattendo la scure su spesa sociale e investimenti. Ma nel 2011 deve tagliare la spesa pubblica del 7,9%, portandola a 122 miliardi di euro (la finanziaria più austera degli ultimi anni) e si concentrerà sui tagli ai ministeri, che subiranno riduzioni di spesa del 16%.

PORTOGALLO. Tra i Paesi a cui Bruxelles ha chiesto più sforzi, è alle prese con una manovra da 5,1 miliardi di euro per il solo 2011. Dopo il primo pacchetto anti-crisi di giugno, Lisbona prevede ulteriori tagli agli stipendi pubblici (-5%), aumenti delle tasse (iva al 23%), riduzione degli sgravi per le imprese, prelievi sulle banche.

GERMANIA. La manovra 2011-2014 punta a tagliare 80 miliardi di euro: giù le spese sociali di 30 miliardi, gli stipendi dei dipendenti pubblici, tagli alla difesa e via a nuove tasse sul nucleare e sui viaggi aerei, oltre a una tassa sulle transazioni finanziarie.

GRAN BRETAGNA. Radicale la correzione dei conti pubblici del governo conservatore di David Cameron: il piano di austerity da oltre 80 miliardi di sterline farà saltare quasi 500 mila posti di lavoro in quattro anni, un record dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Giù del 25% i bilanci della maggior parte dei ministeri (tranne difesa, sanità, scuola). E nel 2016 sale a 66 anni l'eta pensionabile per uomini e donne.

FRANCIA. Per riportare il deficit al 3% nel 2013 e al 2% nel 2014, Parigi sta per approvare una contestatissima riforma delle pensioni, contro cui si è levata l'ondata di scioperi, che porta l'età pensionabile da 60 a 62 anni entro il 2018 e prevede di aumentare i contributi previdenziali del settore pubblico portandoli ai livelli di quello privato. Previsto inoltre l'aumento delle tasse sui redditi.

ITALIA. La manovra estiva di luglio, 24,9 miliardi, prevede un taglio lineare del 10% in tutti i ministeri, alle buste paga di ministri e sottosegretari (non membri del Parlamento), e tagli a Regioni, Province, Comuni ed enti locali. Novità per le pensioni (donne della p.a. in pensione a 65 anni dal 2012), tagli ai costi della politica e blocco dei rinnovi contrattuali e degli stipendi degli statali.

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