Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

martedì 28 giugno 2011

Moody's Italia echissenefrega: il ritorno degli avvoltoi!


di Andrea Mazzalai. Fonte: icebergfinanza
Nel fine settimana sentivo nell'aria che qualcosa si stava preparando nei confronti dell'Italia, avevo un strana sensazione non solo per quanto stava accadendo alla Grecia.

Troppi interessi in gioco nel mondo finanziario tra gli avvoltoi che da sempre sorvolano il mondo della finanza, troppe scommesse giocate sulla pelle delle Nazioni, sulla nostra pelle!

“There are two superpowers in the world today in my opinion. There’s the United States and there’s Moody’s Bond Rating Service. The United States can destroy you by dropping bombs, and Moody’s can destroy you by downgrading your bonds. And believe me, it's not clear sometimes who's more powerful.” (M. Friedman, 2001)...

...Ovvero... ci sono due superpotenze oggi al mondo secondo la mia opinione. Ci sono gli Stati Uniti e c'è l'agenzia di rating Moody's. Gli Stati Uniti possono distruggerti facendo cadere bombe e Moody's è in grado di distruggerti facendo declassare le tue obbligazioni. Mi creda, non è affatto chiaro a volte chi delle due sia la più potente...

Moody's ha avviato ieri una ricognizione a tutto campo sulla capacità dell'Italia di mantenere il rating "Aa2": il «review for possible downgrade» dovrebbe risolversi entro 90 giorni, come di regola. Nella peggiore delle ipotesi, la retrocessione dovrebbe essere di un solo gradino.

Quella decisa ieri sera resta tuttavia una brusca modifica da parte di Moody's dell'affidabilità creditizia della Repubblica italiana, rimasta inchiodata sulla "Aa2" con prospettive "stabili" - due soli gradini sotto la "Aaa" - per più di nove anni, dopo la promozione conquistata il 15 maggio 2002. «L'Italia è la stessa, la conosciamo bene, ma è lo scenario che è cambiato, la crisi del debito sovrano europeo è in evoluzione. Per questo valuteremo nei prossimi mesi fino a che punto, in questo contesto peggiorato con tassi d'interesse, spread e costo della raccolta al rialzo, se l'Italia con le sue debolezze strutturali, la bassa crescita e l'alto debito pubblico sarà in grado di attuare il piano di risanamento dei conti pubblici», ha spiegato Kockerbeck al Sole 24 Ore (Sole24Ore).

Crisi del debito sovrano europeo in evoluzione! Affascinante non l'avrei mai detto!
Certo che come abbiamo già visto in Dietro le quinte un'altra realtà! è da brividi la nostra esposizione complessiva verso la crisi del debito sovrano europeo, da brividi!
Circa un settimo di quella francese e addirittura un decimo di quella tedesca nei confronti del solo settore pubblico greco ad esempio oppure un trentaseiesimo di quella francese o un sesto di quella tedesca nei confronti del settore privato non bancario.

Da brivido davvero la nostra esposizione. Ed è meglio non proseguire dando un'occhiata a Irlanda e Portogallo perchè se no facciamo la figura dei fessi nei confronti di tutti coloro che in questi anni si sono prodigati a elargire allegramente debiti e illusioni in giro per l'Europa.

Ma siccome in molti hanno la memoria corta e la stampa italiana ma anche molti blog quando pubblicano le notizie non fanno lo sforzo di dare un'occhiata a quanto è accaduto alcuni giorni o mesi fa, lo facciamo noi!

Correva il remoto anno del Signore 2011 e precisamente il 10 di marzo...


MILANO, 10 marzo (Reuters) - Interpellate dopo i downgrade che hanno colpito Grecia e Spagna questa settimana, le agenzie Moody's e S&P ribadiscono che il rating italiano è stabile, come indicato dall'outlook.

In un rapporto della scorsa settimana, Fitch Ratings - che ha rating AA- con outlook stabile sull'Italia - ha previsto un riduzione del debito di Roma dal prossimo anno dopo un picco vicino al 120% del Pil nel 2011, grazie all'attesa discesa del deficit sotto il 3% del Pil nel 2012 e al 2,2% nel 2013.

Ma non basta andando ancora più indietro nella notte dei tempi nel lontanissimo 24 maggio del 2011...


"Tempi duri quindi per l'Italia? In soccorso della Penisola, ieri, è arrivato il commissario UE per gli affari economici, Olli Rehn che ha assicurato che la crescita economica è relativamente solida e il Paese è sulla buona strada per rispettare gli obiettivi di deficit. A dare una mano all'Italia, poi ci hanno pensato anche le altre due agenzie di rating Fitch e Moody's che si sono schierate dalla parte del tricolore, lasciando da sola nei suoi giudizi, una, forse, troppo catastrofica visione sull'Italia da parte di Standard & Poor's.

Moody's e Fitch hanno confermato, infatti di non aver intenzione di cambiare nè il rating sull'Italia nè l'outlook che, per le due agenzie rimane stabile. "Non c'è nessuna evidenza che la situazione di bilancio dell'Italia si stia deteriorando", ha affermato David Riley analista di Fitch che poi continuato dicendo: "non vi è nessuna indicazione che il Governo non riesca a centrare gli obiettivi di stabilizzazione delle finanze pubbliche…visto che il governo procede come previsto". Fitch , ha spiegato Riley, non ritiene neppure vi sia un "impatto negativo" in termini di stabilità politica sul programma governativo di riduzione del deficit...(Repubblica)

Affascinante no?... un paio di mesi fa e circa tre settimane fa tutto andava più o meno bene poi all'improvviso...

Chissà cosa è cambiato. Ho ancora in mente quanto è accaduto nelle stanze ovatate delle sedi delle agenzie di rating americane e sottolineo americane e risottolineo americane, quando si davano le triple A alla spazzatura americana e risottolineo americana sottolineando come era importante dare il rating anche ad una vacca!

Dal 2002 al 2007 i profitti delle agenzie di rating sono quadruplicati e nelle inchieste governative sulla crisi hanno sottolineato come i loro rating erano solo innocenti opinioni, si opinioni e fessi coloro che ascoltavano le loro innocenti opinioni.

E allora chissenefrega se la modesta o la povera ci raccontano le loro opinioni un giorno si e uno no, beati i fessi che corrono a scaricare i loro titoli nelle mani degli avvoltoi il giorno dopo e state pur certi che lunedi mattina molti ingenui correrano a disfarsi dei loro titoli di stato e delle loro azioni.

Cresciamo poco? E chissenefrega! Siamo poco produttivi? E chissenefrega! Abbiamo tutti i problemi di questo mondo? E chissenefrega ...perchè gli altri stanno meglio? Abbiamo bisogno di una rivoluzione morale!

Ma quale crescita, quale flessibilità, quale produttività, quale consumismo, andiamo a prendere i soldi dove ci sono, tra gli evasori, sequestrando e pignorando patrimoni sporchi di sangue, andiamo a prenderli dalle mani della speculazione, in quel mondo di carta che soffoca il mondo reale e produttivo, che soffoca la creatività e l'innovazione dei nostri giovani, andiamo a prenderli dalle mani della finanza predatoria irresponsabile!

Siamo in guerra Signori, una guerra nuova, una guerra finanziaria, subdola, feroce, criminale, nascosta, lontana dalle Vostre attenzioni, dalla Vostra consapevolezza, che piano, piano lentamente ma inesorabilmente sta sequestrando il nostro e Vostro futuro e quello dei nostri figli, dei nostri nipoti, delle generazioni future!

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