Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

domenica 16 ottobre 2011

Il cammino della speranza aggredito dai black bloc.


di Alessandro Cardulli, 15 ottobre 2011, Fonte: paneacqua
Gli Indignati invadono Roma: un fiume immenso, pacifico e colorato. Poi l'arrivo dei Black block, i ritardi delle forze dell'ordine e gli stessi indignati a fare da argine contro i gruppi di violenti. Draghi: "hanno ragione ad essere arrabiati contro le banche". Il Pontefice invita i governi a mettere in atto " politiche che devono andare oltre la logica del profitto fine a sé stesso"

E' un'onda che si abbatte sul mondo intero, sono i giovani che scuotono le coscienze di donne e uomini Tokio a Sydney, a Taipei, a seconda dei fusi orari, partono le manifestazioni, enormi, variopinte, piene di fantasia negli slogan, negli striscioni, nei manifesti, nei cori, delle musiche.
A cinque mesi dal 15 maggio quando gli " indignados" a Madrid scendono in piazza, l‘onda è dilagata, sono stati costituiti mille comitati di lotta, manifestazioni in novecentocinquanta città. Emergono situazioni diverse, da continente a continente, da Paese a Paese, da città a città. C'è un dato comune: si tratta di uno straordinario movimento di che mette in discussione il sistema capitalistico travagliato da una crisi irreversibile, con la minaccia di una recessione globale. Questi ragazzi, giovanissimi come nel corteo di Roma,nostri figli, nostri nipoti, prendono di mira gli assi portanti di un capitalismo che si fonda sulle disuguaglianze sociali, si battono per avere un futuro. A differenza del sessantotto, dell'autunno caldo che prende le mosse da Parigi, le lotte degli studenti e degli operai, puntavano sui diritti,le libertà, la partecipazione, è l'epoca in cui nascono i consigli di fabbrica, ora a queste "elementari" rivendicazioni si affianca la rivendicazione di un " diritto" al reddito" e al " sapere". Sono, in tutto il mondo, giovani scolarizzati, studenti universitari, ricercatori, dottori, si dice in Italia, che non vedono futuro. Chiedono allo Stato di ripagare anni di studio, sacrifici delle famiglie, investimenti che lo Stato stesso ha fatto su di loro. II loro è un moderno cammino della speranza.

Forze dell'ordine con ritardo contro i violenti

Lo Stato, sempre a Roma, neppure li protegge, li difende da gruppetti di violenti, di black bloc,liberi di devastare,bruciare, saccheggiare. La polizia interviene con grave ritardo, quando proprio non ne può fare a meno.
Ma queste azioni distruttive, devastanti che mettono in pericolo anche l'incolumità dei manifestanti non inficia il valore della manifestazione con giovani e giovanissimi che incontrano.

La contraddittoria solidarietà di Draghi

I lavoratori delle aziende in crisi, a partire da quelli dell'Eutelia, della Fiat, gravati da una cassa integrazione quasi permanente, disoccupati, esponenti di movimenti pacifisti, delle lotte per l'ambiente, i comitati per l'acqua, quelli contro la Tv, il Ponte sullo Stretto di Messina.

Destano rispetto, si impongono, "costringono" a parlare anche personalità come Draghi, futuro capo della Bce che si dichiara "solidale" con questi ragazzi e aggiunge " se siamo arrabbiati noi figuriamoci loro". Importante questa dichiarazione: la speranza è che la Banca centrale europea inverta la rotta. Perché i giovani che manifestano in tutta e Europa prendono di mira proprie le banche e la stessa Bce che porta avanti una politica recessiva anche se, a parole Trichet, l'attuale presidente e gli organismi europei parlano di crescita e sviluppo. Proprio mentre in tutta Europa in tutto il mondo i giovani occupano le piazze, nelle sale di Bercy a Parigi, dove ha sede il ministero dell'Economia francese si riuniscono i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali delle 20 economie più importanti del pianeta, che rappresentano l'85% del Pil globale, discutono delle ricette anticrisi , pensano al rifinanziamento degli istituti di credito, invece di guardare alla crescita e "investire" sugli Stati.

Il Pontefice: oltre la logica del profitto

Anche il Papa interviene, prende atto di questo grande movimento, parla ai governi del mondo e invita a mettere in atto " politiche che devono andare oltre la logica del profitto fine a sé stesso". Segnali importanti, riconoscimento che con gli "indignati" si devono fa i conti, si riconosce il loro protagonismo. Ne prendono atto in Italia le forze politiche, quelle della sinistra, dell'opposizione. Fanno un passo indietro, non mettono cappelli sul movimento. Ma non si sentono, non devono sentirsi, estranei, altra cosa rispetto a questi giovani cittadini del mondo che portano una ventata di aria fresca e pulita. Non è a caso che Alfano attacca violentemente il movimento, offende le centinaia di migliaia di giovani e non solo, ci sono intere famiglie, padri, madri e figli, alla testa del corteo,prendendo a pretesto alcuni incidenti provocati da un centinaio di violenti in maglia e casco nero.

I manifestanti cercano di bloccare i violenti

Ha perso un'occasione per tacere a fronte della vergogna, dello squallore di un governo moribondo di cui gli "indignati" hanno chiesto di dimettersi, andare a casa. Nel caso vi è solo da dire che Roma era un città militarizzata. Ma chiediamo perché nessuno ha fermato quel centinaio di violenti che hanno dato fuoco a qualche auto e infranti vetrine. Sono intervenuti solo i vigili del fuoco a spegnere gli incendi. Contro i violenti hanno reagito gli stessi manifestanti. I dirigenti della polizia non hanno visto caschi e magliette nere? Perché non ci sono stati interventi per fermare, bloccare, quei pochi che hanno messo a rischio anche l'incolumità dei partecipanti, creato zone di panico, paurose scorribande? Le forze dell'ordine non ci sono. E' stato solo creato un cordone intorno al percorso del corteo che, proprio per la natura della manifestazione, non aveva servizio d'ordine. Perché? Si chiedevano i ragazzi e ragazze. Ancora una volta c'è chi ha fatto di tutto per oscurare il significato e il valore di una straordinaria giornata di lotta che mette a nudo la crisi del sistema capitalista. Ma non c'è riuscito.

Nessun commento:

Posta un commento

Blog curato da ...

Blog curato da ...
Mob. 0039 3248181172 - adakilismanis@gmail.com - akilis@otenet.gr
free counters