Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

lunedì 2 agosto 2010

SBANCHIAMO L'EUROPA! NO ALL'AUSTERITY !


01/08/2010 Fonte Controlacrisi
IL 29 SETTEMBRE LE BRIGATE DELLA SOLIDARIETA’ ATTIVA ORGANIZZANO LA TRASFERTA A BRUXELLES PER PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAI SINDACATI EUROPEI CONTRO LE POLITICHE DI AUSTERITY
La Commissione europea ha salvato le banche con i soldi pubblici, utilizzando la crisi per smantellare lo stato sociale e gerarchizzare diritti e salari dei lavoratori. Essa, al contrario, non ha fatto nulla contro la speculazione, non ha impedito la vendita di titoli allo scoperto e non ha chiuso i paradisi fiscali, come sarebbe possibile e necessario fare.
Inoltre non ha mosso un dito per tassare le banche e la speculazione che ancora oggi continua, ma- anzi - ha lavorato senza sosta per modificare il patto di stabilità che di fatto sarà lo strumento principale per far pagare il prezzo della crisi alle classi popolari.
La linea di governo economico dell’Unione non è altro che un colpo di stato monetario che limita il ruolo degli stati nazionali a favore dell'impianto rigorista di Bruxelles e delle banche.
I governi che si trovano con un debito pubblico superiore ai parametri indicati dal nuovo patto di stabilità, come il nostro, nei prossimi anni dovranno porre in essere in forma inderogabilmente automatica ancora più tagli e privatizzazioni di quanto fatto fino ad ora.
Questi tagli ricadranno inevitabilmente sulle condizioni di vita delle classi popolari, peggiorandole drammaticamente. In Italia attraverso il federalismo fiscale questo processo contribuirà ancora di più a differenziare il paese tra zone ricche e povere.
L’attacco che viene compiuto con la riforma delle pensioni dalla Finanziaria di Tremonti è solo l’inizio di una guerra dichiarata dalle classi dirigenti contro lo Stato sociale, il diritto alla conoscenza, i servizi ed i beni comuni. Un attacco complessivo dentro il quale Confindustria italiana e Marchionne utilizzano la crisi per ricattare ancora di più i lavoratori imponendo loro condizioni inaccettabili. Mentre in Europa per i padroni è tollerata ogni illegalità, per i proletari, per il ceto precario, per le classi subalterne non è concessa nessuna tolleranza.
L’Europa neoliberista chiude le fabbriche con le delocalizzazioni ed apre le carceri, i CPT, innalza muri e filo spinato.
La manifestazione del 29 settembre indetta dai sindacati europei seppur tardiva segna un punto importante per l’aggregazione di un nuovo movimento operaio che si muova su scala europea contro le politiche di austerity. Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, sono state attraversate da imponenti manifestazioni contro le scelte della Commissione Europea e dei governi che ne fanno parte.
Occorre essere all’altezza della sfida che ci viene posta e per questo riteniamo necessario segnare un punto importante in questa vicenda sperimentando la dimensione europea come centrale per la costruzione del conflitto sociale.
Mentre Prodi dice che ''nella manovra finanziaria c'e' un'idea di continuità con il Governo di centro sinistra" sulla base della logica del patto di stabilità, nel Parlamento europeo nessun deputato italiano dell’opposizione ha detto una frase contro quanto accade in Europa.
Questo strabismo deve finire, non si può manifestare contro la finanziaria in Italia ed accettare le politiche di austerity che la originano in Europa. Per questo motivo, mentre molti dei nostri compagni e compagne manifesteranno a Roma il 29 settembre, noi saremo a manifestare a Bruxelles. Se non siamo in grado di costruire un nuovo movimento dei lavoratori in ambito europeo, saremo sempre ostaggi della guerra tra poveri.
Occorre bloccare il colpo di stato monetario che si sta sviluppando attraverso il processo di revisione del nuovo patto di stabilità se non si vuole restare sempre sotto il ricatto della logica rigorista.
O neutralizziamo le politiche della BCE o i governi diventeranno dei semplici gendarmi le cui politiche economiche saranno imposte in forma automatica senza possibilità di scelta alcuna. L’Europa sociale nasce solo se i lavoratori e le lavoratrici saranno capaci di estendere i propri diritti e difendere quelli conquistati. Per questo pensiamo che vada dato sostegno alla proposta di un unico contratto di lavoro europeo, di un unico sistema fiscale che permetta l'esigibilità in tutto il territorio dell'Unione del diritto all’abitare, al lavoro, al reddito sociale, alla conoscenza ed alla salute.
Siamo stati dentro i campi dei terremotati dell’Aquila ed abbiamo visto cos’è la speculazione delle cricche del capitalismo sulla pelle di chi ha perso tutto; siamo stati nei presidi operai e nelle lotte sociali ed abbiamo visto cos’è l’arroganza ed il ricatto dei padroni; siamo stati nei campi di lavoro per i braccianti ed abbiamo visto come i padroni stabiliscono il prezzo dello sfruttamento e come la criminalità fa legge. Abbiamo visto ed abbiamo imparato ad odiare l’ingiustizia che produce il capitalismo, per questo pensiamo che un'altra Europa è possibile.
FEDERAZIONE DELLE BRIGATE DELLA SOLIDARIETA' ATTIVA
Per chi è interessato a venire in aereo partenza 28 settembre ritorno 30 settembre, PRIMA SI PRENOTA MENO SI SPENDE!
contatti susannasimonetto@yahoo.it ROMA
tiziana.casorati@libero.it BERGAMO
janvecoli@alice.it PISA

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