Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

mercoledì 22 dicembre 2010

NELLA CRISI, CONTRO LA CRISI, NASCE LA R@P ( rete dell'autorganizzazione popolare).



Siamo partiti dalla sperimentazione di pratiche di resistenza sociale e di sostegno ai conflitti ed abbiamo capito che queste, ben oltre le parole, possono rimettere insieme in basso quello che si è diviso in alto, poiché è nella materialità di una crisi sociale, ambientale, culturale, economica, ed alimentare, che si rimette insieme quello che ha frantumato la trasformazione neoliberista. Abbiamo capito che la crisi è uno spazio costituente, in cui costruire un processo di aggregazione di forze cooperanti, di iniziative sociali che si federano in una chiara visione trasformativa della società.
Uno spazio dove l'anticapitalismo, la demercificazione delle relazioni sociali e la difesa dei beni comuni sono lo sfondo sul quale riconoscersi. Un processo a spirale, auto costruito, che si sviluppa dandosi tempi e metodi propri.
Il richiamo alle caracol zapatiste è forte e non è un caso che il simbolo del processo federativo che si propone, la Rete per l’Autorganizzazione Popolare (R@P), è la chiocciolin@ zapatista.
Il punto d'incontro tra un sociale che si politicizza e il politico che si socializza può essere rappresentato, oggi più che mai, partendo da ciò che uno fa: dalle pratiche come spazio pubblico d'incontro e di verifica.
Cooperando in basso si costruisce una relazione in cui si rompe la gerarchia tradizionale tra le diverse forme dell'agire, in cui ai comitati, alle associazioni, ai movimenti viene assegnato il compito di perseguire interessi particolari e, invece, ai partiti quello di coniugarli dentro un presunto interesse generale.
Vogliamo rompere quella gerarchia: tutti pari e tutti uguali, dentro una rete come uno spazio aperto a tutti coloro che vogliono condividerlo: comitati locali, associazioni, movimenti, partiti che, a prescindere dalle forme in cui si organizzano, dai linguaggi che usano e dalle forme che praticano, si dimostrano utili nelle pratiche concrete e nelle lotte.
Pratiche e lotte sono, infatti, le uniche discriminanti che danno piena legittimazione ai soggetti che intendono percorrere lo spazio aperto della R@P. Per questo mettiamo al centro del processo i bisogni reali delle classi popolari: con l'obiettivo di ricostruire un noi collettivo attraverso forme di solidarietà concreta, di vicinanza reale ai conflitti ed alle vertenze.
Una rete che non rifiuti a priori l’interlocuzione con i livelli istituzionali, ma coniughi questo processo a nuove forme di rapporto e di sovranità popolare dentro la crisi della rappresentanza. Autorganizzazione, forme di auto reddito, militanza sociale, mutualismo, autofinanziamento, coscienza di classe, beni comuni, parole dal significato profondo da intrecciare con la richiesta di diritti esigibili e i nuovi conflitti che la crisi apre in tutto il vecchio continente, sul versante democratico, del lavoro, dell’ambiente, della conoscenza.
Parole queste che richiedono di essere riprese, ripensate, ripraticate. Per questo motivo, sabato 15 gennaio 2011 a Roma, organizzeremo come R@P un seminario aperto, anche con le forze sociali che, pur praticando altri percorsi, abbiamo incontrato in questi anni di costruzione di iniziative e di lotte.
Una discussione ampia, seria, puntuale che offra spunti ed argomenti utili per capire come andare avanti, insieme, nella costruzione di un rapporto duraturo.
Domenica 16 gennaio invece, daremo il via al processo costituente della R@P con le forze e le associazioni intenzionate a federarsi. Il processo che abbiamo in mente di sviluppare si concretizzerà su due linee di discussione; la prima, che lavora in termini formali per la creazione di circoli R@P nei territori (La R@P è un'associazione di promozione sociale con uno statuto registrato) e per federare giuridicamente le associazioni già esistenti, sia formali che informali.
La seconda, che investe nella ricerca teorica e pratica, cercando di aprire un percorso per la definizione di una carta fondativa del processo nel quale tutti possano riconoscersi. Un manifesto da elaborare collettivamente come percorso di ricerca e di pratiche comuni, per ricostruire nel presente una speranza per il futuro.
La sfida della R@P, dentro una tensione che obbliga ad una discussione non semplice sulla storia della sinistra, è nel suo voler essere – e rimanere - risorsa aperta per le classi popolari, con pratiche utili di solidarietà che tengano coerentemente insieme quello che si dice con quello che si fa con linguaggi semplici e modalità replicabili, con avversari comuni contro cui lottare.

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