Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

venerdì 14 febbraio 2014

L'Europarlamento boccia la troika

 
Ha fatto danni epocali 
Risoluzione in commissione lavoro. Il documento che approderΰ nell'aula dell'europarlamento condanna senza mezzi termini il "salvataggio" di Ue, Fmi e Bce in Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda. I popolari: "La colpa del disastro θ dei socialisti"

Gre­cia, Por­to­gallo, Irlanda e Cipro sono i Paesi oggetto dei «piani di sal­va­tag­gio» ad opera dell�Unione euro­pea, attra­verso la troika for­mata da Com­mis­sione euro­pea, Bce e Fondo mone­ta­rio. Risul­tato? «Le poli­ti­che di aggiu­sta­mento e le riforme strut­tu­rali nei quat­tro Paesi hanno con­dotto a dram­ma­ti­che quote di disoc­cu­pa­zione, a una per­cen­tuale sto­rica di posti di lavoro per­duti, e a un peg­gio­ra­mento delle con­di­zioni di lavoro». A dirlo nero su bianco θ la Com­mis­sione lavoro e affari sociali del Par­la­mento euro­peo, che ha appro­vato ieri a larga mag­gio­ranza una riso­lu­zione di bilan­cio dell�operato della troika.

Il rap­porto passa ora all�esame dell�aula di Stra­sburgo, che dovrΰ votarlo a marzo: θ pos­si­bile che alla fine dell�iter qual­cosa cambi, ma il segnale lan­ciato ieri θ molto chiaro. «La dimen­sione sociale dell�Europa θ stata com­ple­ta­mente igno­rata dalla Troika, che ha agito come fosse un club di ban­chieri», ha dichia­rato dopo il voto di ieri l�estensore del docu­mento, il socia­li­sta spa­gnolo Ale­jan­dro Cer­cas. «Ora l�Europa deve dimo­strare che si occupa non solo della salute finan­zia­ria degli stati mem­bri � ha aggiunto �, ma anche della vita quo­ti­diana dei suoi cit­ta­dini». Salute finan­zia­ria, peral­tro, tutt�altro che rag­giunta, come mostra ad esem­pio l�esplosione del debito pub­blico greco.

Gli euro­de­pu­tati met­tono in evi­denza anche l�aumento della povertΰ, dovuto ai tagli impo­sti dalla troika nei set­tori dell�assistenza socio-sanitaria e delle pen­sioni, e l�incremento delle dise­gua­glianze figlio dell�austeritΰ.
Oltre a ciς, la com­mis­sione lavoro dell�Europarlamento punta il dito con­tro vio­la­zioni delle stesse regole «costi­tu­zio­nali» euro­pee, come l�articolo 178 del Trat­tato sul fun­zio­na­mento Ue che rico­no­sce agli stati «la respon­sa­bi­litΰ per la defi­ni­zione della loro poli­tica sani­ta­ria e per l�organizzazione e la for­ni­tura dei ser­vizi sani­tari e di assi­stenza medica». Tutto il con­tra­rio � dice la riso­lu­zione appro­vata ieri � di quello che θ real­mente accaduto.

Un duro j�accuse che non rispar­mia nulla dell�operato della troika, da anni al cen­tro delle cri­ti­che di movi­menti sociali, par­titi di sini­stra e sin­da­cati � la cui con­fe­de­ra­zione euro­pea si mobi­li­terΰ il pros­simo 4 aprile. Di diverso parere i con­ser­va­tori del Par­tito popo­lare euro­peo, che hanno votato con­tro il docu­mento: «La colpa dell�aumento della disoc­cu­pa­zione � hanno soste­nuto � θ dei socia­li­sti, che hanno chiuso gli occhi di fronte al nascere della crisi, senza rea­gire pron­ta­mente». Il rife­ri­mento θ agli ex pre­mier di Gre­cia e Por­to­gallo, Gior­gos Papan­dreu e Josι Socra­tes, al governo nel cru­ciale bien­nio 2009�2011, sosti­tuiti poi dai primi mini­stri con­ser­va­tori Anto­nis Sama­ras e Pedro Pas­sos Coe­lho attual­mente in sella.

Insod­di­sfatti del docu­mento appro­vato ieri, ma per ragioni oppo­ste a quelle del Ppe, sono i rap­pre­sen­tanti della Gue, il gruppo della sini­stra uni­ta­ria all�Eurocamera: a loro giu­di­zio si doveva dire piω chia­ra­mente che la troika θ ille­git­tima. Per Fran­ce­sco Mar­tone di Sel, il voto del Par­la­mento euro­peo evi­den­zia «la neces­sitΰ ormai irri­nun­cia­bile di met­tere mano all�architettura isti­tu­zio­nale dell�Ue per costruire isti­tu­zioni poli­ti­che forti e demo­cra­ti­che, che siano il fon­da­mento del pro­getto fede­rale degli Stati Uniti d�Europa». 

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