Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

venerdì 9 luglio 2010

L’appello per una unità d’azione tra le varie forze che stanno a sinistra del PD


Verso l’assemblea di settembre
luglio 9th, 2010 - Claudio Grassi
L’appello per una unità d’azione tra le varie forze che stanno a sinistra del PD continua a raccogliere adesioni significative.E’ un fatto molto importante.
Ciò significa che vi sono le condizioni per invertire la tendenza alle divisioni che si è manifestata in questi anni.
Come compagne e compagni di Rifondazione Comunista siamo impegnati nella costruzione della Federazione della Sinistra e in autunno si terrà, finalmente, il congresso costitutivo: Prc, Pdci, Socialismo 2000, Lavoro-Solidarietà, rappresentanti di movimenti altermondialisti, del femminismo, dell’ambientalismo si mettono assieme in un progetto comune.
Tutto questo è importante, ma non sufficiente. A sinistra del PD, oltre alle forze impegnate nella costruzione della Federazione, ci sono altri soggetti. Con loro dobbiamo trovare le forze possibili dell’unità e della collaborazione.Il successo della raccolta delle firme per il referendum sull’acqua dimostra che questa unità produce risultati e apre la possibilità di vincere qualche battaglia.
Proprio per discutere le forme di questa unità e le proposte su cui lavorare assieme, già in settembre i firmatari terranno una prima Assemblea nazionale.Tutto questo è importante e positivo. Aderiamo e facciamo aderire.
La sinistra torni a giocare un ruolo importante nella politica italianaSiamo donne e uomini di sinistra che hanno preso parte alle tormentate vicissitudini culminate nella disfatta del 2008. Oggi, nella diaspora della sinistra italiana, facciamo riferimento a organizzazioni e movimenti diversi.
Alcuni di noi svolgono ruoli dirigenti in partiti o associazioni, altri – dismessa la militanza attiva – contribuiscono in altre forme alla battaglia politica o vi partecipano da semplici cittadini, con immutata passione.Siamo dunque diversi.
Ma siamo anche uguali, accomunati dall’appartenenza a una stessa storia e cultura politica. Questa comunanza significa per noi convenire su talune fondamentali priorità: i diritti del lavoro, l’occupazione e il reddito delle classi lavoratrici; l’inalienabile titolarità collettiva dei beni primari, a cominciare dall’acqua, dalla conoscenza e dall’ambiente; la democrazia partecipativa, garantita dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista.
Sulla base di queste opzioni condivise, l’attuale situazione sociale e politica del Paese ci appare grave e densa di pericoli. Guardiamo con allarme alle pesanti conseguenze della crisi economica sulle condizioni di vita di grandi masse di cittadini italiani e migranti.
Riteniamo (e la «manovra correttiva» ora minacciata dal governo ci rafforza in tale convincimento) che la drammatica crisi che investe gli anelli più deboli del contesto europeo sancendo il fallimento dell’Europa liberista di Maastricht e di Lisbona renda ancor più preoccupante anche nel nostro Paese la prospettiva delle classi subalterne.
Consideriamo intollerabili il dilagare della povertà e della precarietà; l’attacco governativo alle tutele giuridiche del lavoro dipendente e al diritto dei lavoratori a una contrattazione collettiva solidale, autonoma e democratica; la distruzione dello Stato sociale e il controllo oligarchico sui mezzi di informazione; il diffondersi della corruzione e dell’evasione fiscale e l’imposizione di un sistema politico bipolare che nega rappresentanza e voce a milioni di elettori.
Riteniamo concreto il rischio di svolte autoritarie in un contesto segnato dalla rottura della coesione sociale e dalla recrudescenza di pulsioni razziste alimentate da chi accarezza disegni populisti e progetta la distruzione istituzionale dell’unità nazionale.In questo difficile frangente pensiamo che quanto ci unisce debba prevalere su quanto ci ha sin qui diviso e tuttora ci separa. Siamo determinati a batterci per una società più civile e meno ingiusta, ma siamo al tempo stesso consapevoli del concreto rischio di estinzione che oggi incombe sulla sinistra italiana.
Tutto ciò ci convince della inderogabile necessità di puntare sulle convergenze e affinità e di privilegiare le importanti battaglie comuni che insieme possiamo combattere e vincere: innanzitutto quella, cruciale, per il rilancio del sistema elettorale proporzionale per tutte le assemblee elettive, a cominciare dal Parlamento nazionale.
Con questo spirito ci rivolgiamo a tutte le forze organizzate della sinistra, affinché in ciascuna si affermi una volontà unitaria, indispensabile a far sì che la sinistra torni a giocare un ruolo importante sulla scena politica italiana.
primi firmatari:
Vittorio Agnoletto, Gianni Alasia, Nicola Atalmi, Saverio Aversa, Katia Bellillo, Marzia Biagiotti, Alberto Burgio, Maria Campese, Loris Campetti, Luciana Castellina, Giusto Catania, Andrea Cavallini, Cesare Chiazza, Stefano Ciccone, Marcello Cini, Paolo Ciofi, Maria Pia Covre, Elettra Deiana, Nino De Gaetano, Piero Di Siena, Stefano Falcinelli, Paolo Favilli, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Francesco Garibaldo, Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Claudio Grassi, Damiano Guagliardi, Margherita Hack, Rita Lavaggi, Raniero La Valle, Orazio Licandro, Giorgio Lunghini, Maria Rosaria Marella, Alberto Marri, Giorgio Mele, Maria Grazia Meriggi, Goffredo Moroni, Roberto Musacchio, Ivan Nardone, Giorgio Nebbia, Simone Oggionni, Franco Ottaviano, Moni Ovadia, Gianni Pagliarini, Manuela Palermi, Valentino Parlato, Roberto Passini, Paola Pellegrini, Ciro Pesacane, Silvana Pisa, Luciano Ponticelli, Marcello Ricci, Luciano Riecco, Tiziano Rinaldini, Giorgio Riolo, Anna Maria Rivera, Raffaele Salinari, Linda Santilli, Elisa Savi, Patrizia Sentinelli, Adriana Spera, Bruno Steri, Aldo Tortorella, Alessandro Valentini, Mario Vegetti, Gianni Vigilante, Massimo Villone, Luigi Vinci, Stefano Vinti, Stefano Zuccherini
aderiscono:
Gero Accardo, Veronica Albertini, Gianluca Alfieri, Massimo Allulli, Daniela Ambrosino, Antonio Antonelli, Luca Antoniazzi, Giancarlo Bandinelli, Michele Barosselli, Luciano Barracco, Enrico Bayma, Gino Bernabini, Edoardo Biancardi, Gabriele Bini, Jacopo Borsi, Pino Brandi, Maurizio Brotini, Tonino Cafeo, Filippo Cannizzo, Mimmo Caporusso, Alberto Celli, Jonathan Chiesa, Rosario Consiglio, Giacomo Conti, Mario Corinaldesi, Giovanna Covolo, Stefano Cristiano, Marco Dal Toso, Virginia De Cesare, Massimo De Santi, Valerio della Croce, Silvia Di Giacomo, Francesco Alberto Domenichini, Marco Donà, Giuliano Ezzelini Storti, Bernardo Fallani, Giuseppe Fazio, Elena Fornasari, Michele Frascarelli, Giuseppe Genchi, Alessandro Genova, Claudio Giambelli, Ivano Gioffreda, Oscar Grasso, Valentina Greco, Antonio Griesi, Chiara Guida, Giancarlo Iacchini, Roberto Iacovacci, Nicola Iannarelli, Filippo Incorvaia, Silvia Iracà, Chiara La Rocca, Diego La Sala, Paolo Laricchiuta, Mauro Lenzi, Alessandro Leoni, Gianluca Lombardi, Alyosha Matella, Evelino Matella, Cristina Mattiello, Andrea Merola, Alessandro Monti, Alaa Nasser, Massimiliano Ortu, Mario Ottavi, Giovanna Pagani, Dimitri Palagi, Andrea Parti, Enrico Pellegrini, Mauro Pinzauti, Federica Pitoni, Salvatore Politini, Maurizio Pucci, Daniele Quatrano, Rita Rossi, Luca Rovai, Stefano Ruggieri, Stefano Russo, Pino Santarelli, Giuliano Sdanghi, Alberto Sorbello, Valentina Steri, Ferdinando Stumpo, Luigi Tamborrino, Alessandro Tedde, Mirco Tincani, Costanzo Toti, Maria Pia Trevisani, Alberto Viscardo Galante, Ivan Xamo.
per aderire: unitasinistra@gmail.com

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