Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

mercoledì 11 luglio 2012

«Senz'acqua su un barcone, morti in 54»

Dopo la tragedia in mare, in cui sono morti 54 migranti, un'altra imbarcazione con a bordo 50 persone, tra cui 11 donne e una bimba di due anni, è stata soccorsa 60 miglia a sud di Capo Passero (Me) da un guardacoste veloce del gruppo aeronavale della guardia di finanza di Messina. Sull'imbarcazione di circa 10 metri, probabilmente proveniente dalla Libia, si trovavano migranti provenienti dall'area sub-sahariana. Gli immigrati, una volta trasbordati sull'unità navale della fiamme gialle, sono stati condotti al porto di Pozzallo. Si tratta del terzo sbarco di migranti in tre giorni nel Siracusano.
UNICO SOPRAVVISSUTO - L'evento più drammatico è stato reso noto martedì dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Attraverso la testimonianza dell'unico superstite, un cittadino eritreo, si è appreso che cinquantaquattro migranti sono morti nei giorni scorsi su un barcone in balia delle onde, in viaggio dalla Libia verso l'Italia. L'eritreo sarebbe il 55esimo passeggero dell'imbarcazione e avrebbe visto i suoi compagni di viaggio morire per disidratazione, «uno dopo l'altro», dopo un calvario di 15 giorni.
LA STRAGE - L'uomo è stato salvato dalla Guardia Costiera tunisina, lunedì notte. Subito trasportato in ospedale a Zorzis ha cominciato a raccontare la strage. Una tragedia, l'ennesima, che si è consumata nel canale di Sicilia. A fine giugno, lui e altre 54 persone, la maggior parte di origini eritree, si sono imbarcate su un gommone. Direzione: Italia. Dopo un giorno avrebbero cominciato a vedere le coste del nostro Paese. Poi i venti li hanno spinti indietro, verso la Tunisia. E, nel giro di pochi giorni, il gommone ha cominciato a sgonfiarsi. Il sole a picco, il mare, senza più una goccia d'acqua da bere. Molti hanno cominciato a morire per disidratazione, ha raccontato il superstite. Tutto sotto i suoi occhi. Ad andarsene anche tre parenti partiti con lui.
LE NAZIONI UNITE - Dopo le prime cure, rappresentanti dell'Unchr, l'alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, hanno raccolto la sua testimonianza. «È una vera tragedia», ha spiegato T. Alexander Aleinikoff, vice alto commissario delle Nazioni Unite. Per poi aggiungere: «Mi appello ai comandanti delle imbarcazioni nel Mediterraneo affinché prestino la massima attenzione a possibili casi di migranti e rifugiati in difficoltà che necessitano di essere soccorsi. Il Mediterraneo è uno dei tratti di mare più trafficati del mondo ed è fondamentale che l'antica tradizione del salvataggio in mare continui a essere rispettata». Dall'inizio dell'anno a oggi circa 1.300 persone sono giunte via mare in Italia dalla Libia. Un'imbarcazione con 50 fra eritrei e somali sarebbe tuttora in mare aperto dopo che i passeggeri hanno rifiutato nelle ultime ore il soccorso delle forze armate maltesi. Nel 2012 fino a ora sono giunte a Malta circa 1.000 persone, in 14 sbarchi. L'Unchr stima che quest'anno siano circa 170 le persone morte o disperse in mare nel tentativo di giungere in Europa dalla Libia.

1 commento:

  1. ormai siamo all'ASSUEFAZIONE..ci si abitua facilmente alla MORTE degli altri !
    Dis-umanizzati "esseri umani", e questo mi provoca disagio e INDIGNAZIONE.

    RispondiElimina

Blog curato da ...

Blog curato da ...
Mob. 0039 3248181172 - adakilismanis@gmail.com - akilis@otenet.gr
free counters