Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

mercoledì 15 maggio 2013

Senza più un tetto, solo disperazione

Fonte: il manifesto | Autore: Federico Scarcella
 
La tragedia a Vittoria, nel Ragusano, dove un uomo si è dato fuoco per difendere la sua abitazione, ancora da finire, che era stata messa all'asta per un debito di 10mila euro con la banca
Sfrattato con la sua famiglia. Una figlia che non può andare all'università. Rabbia e dolore per la povertà senza scampo PALERMO. Ha provato a difendere la sua casa, costruita un pezzo dopo l'altro e mai finita. Davanti a quell'edificio - con la facciata senza intonaco, con i mattoni sbreccati e una parete di tufo giallo a murare uno dei due ingressi, chissà, per difendere meglio quel rifugio - Giovanni Guarascio, muratore disoccupato di 64 anni, si è dato fuoco per impedire che il nuovo proprietario della sua abitazione, gli potesse togliere l'unica cosa che gli dava ancora una speranza: un tetto per sé, la moglie e le sue due figlie di 28 e 32 anni, anche loro senza lavoro.
La casa di Guarascio è stata venduta all'asta un anno fa per 26 mila euro, a causa di un debito di 10 mila euro con una banca; una rogna che va avanti da 12 anni e che ha finito per condizionare la sua vita e quella della sua famiglia. Oggi era la giornata dello sfratto, reclamato da oltre sei mesi dal nuovo proprietario, un trentacinquenne di Scoglitti, paese poco distante da Vittoria, che non ha l'aria di navigare nell'oro. Guarascio avrebbe dovuto lasciare le sue quattro mura, portare via i pochi mobili e trasferirsi con altre quattro persone. Dove? Sarà stata la domanda che si è posto prima di tentare d'uccidersi. Il quando era già determinato: subito, ieri stesso, come aveva disposto la legge. Ma poco prima delle 14, mentre era in corso una trattativa tra gli avvocati, alla presenza dell'ufficiale giudiziario, Guarascio si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. La moglie, Giorgia Famà, sua coetanea, una delle figlie e due poliziotti sono subito intervenuti e sono stati investiti dalle fiamme. Portati all'ospedale Guzzardi di Vittoria, le condizioni di Guarascio (che ha ustioni di secondo e terzo grado sul 60% del corpo) sono subito sembrate gravi, tanto da richiedere il trasferimento in elisoccorso al Cannizzaro di Catania, dove è ricoverato anche uno dei poliziotti, Antonio Terranova, che ha ustioni di primo e secondo grado su braccia e torace. Le condizioni degli altri tre feriti non sembrano gravi.
Il braccio di ferro tra Guarascio e la banca era cominciato nel 2001. Il muratore cercava di mandare avanti la famiglia con lavori saltuari e sperando che un giorno avrebbe potuto estinguere il suo debito. Ma le cose sono man mano peggiorate anche dalle sue parti, dove in un tempo non lontano, grazie alla serricoltura, il territorio aveva raggiunto un livello di benessere invidiabile per i canoni del Mezzogiorno.
Guarascio, però, non ce l'aveva fatta e non riusciva a perdonarsi che la figlia più piccola, per mancanza di soldi fosse stata costretta ad abbandonare gli studi universitari. Il muratore le ha tentate tutte, ma la banca è stata inflessibile.
Dopo ripetuti tentativi di trovare un accordo con l'acquirente, spiega l'avvocato di Guarascio, Giulia Artini, stamane il muratore aveva giocato l'ultima carta, proponendo di continuare a vivere da affittuario in quella che fino a quel momento era stata la sua casa. Almeno per un periodo breve, fino al prossimo dicembre, il tempo per cercare un'altra sistemazione. Ma il nuovo proprietario, che già dallo scorso settembre chiedeva lo sfratto, è stato irremovibile. La discussione si è subito animata, e i vicini di casa hanno pensato di chiamare la polizia, che si trovava sul posto quando Guarascio si è dato fuoco. Gli agenti Marco Di Raimondo e Antonio Terranova sono subito intervenuti per soffocare le fiamme, che invece hanno investito anche loro, oltre alla figlia dell'uomo e alla moglie.
Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, parla di allarme sociale: «E'
arrivato il momento di fermare tutte le procedure di recupero dei crediti e avviare una moratoria che possa consentire alla gente di mantenere la propria casa. Di fronte ad una tragedia immane bisogna agire». Sempre che le sue parole attraversino i muri di palazzo Chigi o delle abbazie dove il governo medita attorno al dilemma dei dilemmi che vive il Paese: Imu o non Imu?

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