Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

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giovedì 22 dicembre 2011

La vera ragione dell'accanimento sull'art 18.

di Zag in ListaSinistra
In realtà la vera ragione dell'accanimento sull'art 18 è molto sottile , a mio parere. La prima ragione è che in effetti il vero obbiettivo è la legge 300, con tutti i suoi articoli che salvaguardano i diritti e le libertà sul posto di lavoro dei lavoratori. Caduto il totem dell'art 18 , caduta la breccia , il resto diventa solo questione di tempo

La seconda ragione questo attacco non è per la difesa dei precari, come vorrebbero farci credere, in realtà è contro i precari e quelli che sono meno precari.
Dalle statistiche si evince che tra il 2008 e il 2010 sono andati perduti 532 mila posti di lavoro e ben tre quarti (404 mila unità) nel settore industriale.
I ricorsi giudiziari che riguardano l’articolo 18 secondo fonti sindacali si possono stimare in circa 500-600 unità. Quindi più che un ostacolo rappresenta un deterrente.
Licenziare un lavoratore che ha il tempo indeterminato per discriminazione dopo molti anni di lavoro è veramente una rarità e un non senso. e i numeri danno ragione a questa tesi.
Allora?
Allora l'eliminazione dell'art 18 è più rivolta contro i precari.
Sembra un paradosso , ma é così .

In effetti l'eliminazione dell'art 18 rappresenta un ostacolo per il lavoratore precario che vuol far valere il suo diritto verso la sua azienda, che ha più di 15 dipendenti, e provare che la sua prestazione ha caratteristiche di lavoratore dipendente ( come è nella stragrande maggioranza dei casi) piuttosto che parasubordinato o a progetto (così come recita il suo contratto), e quindi farsi assumere per le prestazioni effettive. Se non ci fosse più l'art 18 la rivendicazione del lavoratore non avrebbe più ragion d'essere in quanto, subito dopo l'assunzione, il datore di lo lavoro può tranquillamente licenziare, con le ragioni le più disparate.

Quindi l'eliminazione dell'art 18 serve per sterilizzare i ricorsi per gli innumerevoli contratti parasubordinati mascherati riducendo drasticamente il potere contrattuale dei lavoratori.

E che l'obbiettivo sia questo lo dimostra ( quello che è passato quasi in sordina) il collegato del lavoro dell' ex ministro socialista Sacconi.

Il Collegato lavoro ha ridotto l'intervallo di tempo per poter far ricorso, in caso di licenziamento, a soli 60 giorni . Il Collegato ha poi introdotto due nuove norme che limitano i “poteri” dei lavoratori precari: la prima prevede che i contratti di lavoro vengano “certificati” da un’apposita commissione al momento della loro stipula impedendo così un eventuale ricorso al giudice. La seconda, l’arbitrato, dà invece la possibilità al datore di lavoro di inserire nel contratto una clausola che dice che in caso di problemi il dipendente si rivolgerà a una commissione arbitrale invece che ai giudici.

Se su questo terreno fertile si aggiunge la proposta di legge di Ichino che rende tutti precari, ecco che il quadro diventa chiaro per tutti.
Per quelli che vogliono vedere, chiaramente.

Zag(c)

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