Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

venerdì 25 giugno 2010

Alla catena

di Alessandra Daniele
da Carmilla Online
- Dovreste essere contenti che la FIAT abbia deciso di riportare la produzione di operai in Italia.
- Sì, ma le condizioni...
- Sono le stesse già applicate con successo in tutta l'Europa dell'est - dice l'amministratore - Gli embrioni umani vengono coltivati in vitro, in batterie da dodici. Al sesto mese di sviluppo accelerato, vengono inseriti nel meccanismo produttivo attraverso una serie di innesti biomeccanici collegati alla catena di montaggio, e iniziano il loro lavoro alla FIAT.
- Fisicamente collegati ai macchinari?...- chiede il delegato.
- Certamente - l'amministratore annuisce compiaciuto - Appositi macchinari, che provvedono anche al loro sostentamento attraverso l'immissione di fluidi nutritivi direttamente nel flusso sanguigno, allo sporadico inserimento di sostanze solide nell'apparato digerente per evitarne l'atrofia grazie a un catetere esofageo, e al drenaggio ed eliminazione delle scorie attraverso una sonda rettale.

Puzza di Medioevo

di Lidia Ravera sull' Unita'


Preferite morire di fame o mangiare un giorno sì e un giorno no?
Questo il testo del referendum. Che il popolo si esprima!
Toh, guarda: il 99% degli aventi diritto ha scelto di mangiare un giorno sì e un giorno no! Ha vinto il buon senso.
Soltanto l’1% , tutti militanti del gruppo Won Masoch, ha scelto il digiuno terminale.
Quindi noi, Padroni, invece di andarcene in Burkina Faso, dove mangiano solo ogni giovedì e non si lamentano neppure, restiamo qui, nel Bel Paese , semmai mandiamo i nostri piccoli risparmi all’estero, in quei Paradisi dove si mangia ogni cinque minuti, aragoste e caviale beluga.

giovedì 24 giugno 2010

Chi svuota la Costituzione


Da megachip.info
di Stefano Rodotà
La decostituzionalizzazione dà forma alla decomposizione del paese.
Opporsi si può e si deve. La Repubbica, 21 giugno 2010.
In questa stagione torbida le prove di decostituzionalizzazione sisusseguono e si infittiscono. Per la prima volta nella storia dellaRepubblica un governo vuole modificare un articolo della parteiniziale della Costituzione, l´articolo 41.
Una norma contigua, l´articolo 40 che disciplina il fondamentale diritto di sciopero, viene messo concretamente in discussione dal documento della Fiat riguardante i lavoratori di Pomigliano d'Arco.

Goldman Sachs

da Megachip
di Pino Cabras
La falla petrolifera da cui si spilla la marea nera nel Golfo delMessico risale davvero al 20 aprile 2010? È veramente da allora, dalgiorno in cui una grande esplosione ha danneggiato la piattaforma semisommergibile Deepwater Horizon, che tutto è cominciato?
Di certo,l’enormità del disastro ecologico si traduce - ogni giorno da quel giorno - in tanti nuovi dollari da far sborsare alla BP (BritishPetroleum).
Chi possiede quelle azioni perciò le vende, perché nel firmamento del rating oggi hanno meno stelle di ieri, e domani ne avranno ancora meno di oggi.
È pertanto normale registrare grandi vendite di tutti i grandi investitori. Qualcuno però aveva visto lontano, quando le stelle erano invece abbastanza numerose da sconsigliare vendite massicce.
C’era chi aveva venduto più di tutti, alcuni mesi PRIMA di quelfatidico giorno di aprile. Come spesso accade, queste operazioni che fanno galleggiare mentre gli altri affondano, con fenomenali atti di preveggenza finanziaria, hanno una firma: Goldman Sachs.

La democrazia degli schiavi

Beppe Grillo a SkyTG24 - 22/06/2010
dal blog di Beppe Grillo
Leader? Non sono leader di niente, non voglio essere leader di niente, non se ne esce! Qui non è questione di riforme, qui bisogna fare una rivoluzione. Rivoluzione è una parola che mi fa paura solo dirla, ma una rivoluzione vera, una rivoluzione di sedersi lì e dire cosa sono le parole, cosa dobbiamo produrre. Non si possono fare automobili. Questo è un capitalismo che ingloba tutto. Hai voglia a fare pale eoliche, geotermico, pannelli fotovoltaici quando sono sempre gli stessi a produrli! È un sistema che va cambiato. Sedersi e cominciare a mandare via tutta questa gente.
Com' è incredibile l'Italia vista dal di fuori

mercoledì 23 giugno 2010

Il golpe della Fiat.

Come si chiama un’ azienda che utilizza il suo potere per sovvertire l’ ordinamento giuridico?
da Ucuntu
Senza perderci nel labirinto delle analisi
politiche, stiamo sul punto: quali sono i
punti dell'accordo Fiat sullo stabilimento di
Pomigliano d'Arco, e perche' sono anticostituzionali?

Il pizzo

24 giugno 2010 - da Ucuntu
«¡QUE VIVAN LAS COMPANERAS!» OGGI SI FESTEGGIA
Le Siciliane vincono il Premio Alpi. E non dovremmo festeggiare? Mafia, camorra, Fiat: è tutto alla faccia vostra!
A Napoli, come sapete, si paga il pizzo. Il camorrista va dalcommerciante e gli fa: “O paghi o ti faccio saltare in aria”.
Il commerciante liberamente decide che pagare è molto meglio di saltare per aria. “Bravo – gli fa la camorra – tu sì che sei un uomo saggio e perspicace”.
I napoletani che hanno la disgrazia di essere anche operai di fabbrica, tuttavia, il pizzo lo pagano due volte.
La prima volta allacamorra, secondo le democratiche modalità sopra indicate. E la seconda alla Fiat, sempre in maniera libera e nel pieno rispetto della democrazia.

martedì 22 giugno 2010

La lettera dei lavoratori polachi ai colleghi di Pomigliano.

La lettera di un gruppo di lavoratori della fabbrica di Tychy, in Polonia, ai colleghi di Pomigliano d'Arco che stanno per votare (oggi 22 giugno) se accettare o meno le condizioni della Fiat per riportare la produzione della Panda in Italia. (...)
Fonte: Liberazione
(Questa lettera è stata scritta il 13 giugno, alla vigilia del referendum a Pomigliano d'Arco in cui i lavoratori sono chiamati a esprimersi sulle loro condizioni di lavoro. La Fiat ha accettato di investire su questa fabbrica per la produzione della Panda che al momento viene prodotta a Tychy in Polonia. I padroni chiedono ai lavoratori di lavorare di sabato, di fare tre turni al giorno invece di due e di tagliare le ferie. Tre sindacati su quattro hanno accettato queste condizioni, la Fiom resiste)
"La Fiat gioca molto sporco coi lavoratori. Quando trasferirono la produzione qui in Polonia ci dissero che se avessimo lavorato durissimo e superato tutti i limiti di produzione avremmo mantenuto il nostro posto di lavoro e ne avrebbero creati degli alti.
E a Tychy lo abbiamo fatto.

Radio Capital: Sergio Bologna (come un intervista)


Grêveries
di Sergio Bologna

da Nazioneindiana

Com’è bello sentire il cuore del “popolo di Sinistra” pulsare così forte per gli operai di Pomigliano, inalberare ancora la bandiera dell’art. 1 della Costituzione, ergere il petto contro gli attacchi al diritto di sciopero! Che spettacolo di virtù civiche e di democrazia!
Poi ci viene un dubbio: ma dove cazzo eravate in questi ultimi quindici anni? Davanti ai videogiochi?
Non vi siete accorti che il diritto di sciopero non esiste di fatto per più di un milione di precari e lavoratori autonomi da un bel po’ di tempo?

domenica 20 giugno 2010

La crisi del capitale.


LA CRISI NON E’ FINANZIARIA MA DEL CAPITALE
di Domenico Moro

Pubblicato in Sinistrainrete

1. Sovrapproduzione e crisi
Secondo la maggior parte dei mass media, degli economisti e dei governi, quella attuale è una crisi finanziaria, che successivamente si sarebbe estesa all’economia “reale”. Con questo tipo di analisi si coglie, però, solo la forma in cui la crisi si è manifestata. Se ne ignora invece il contenuto, che risiede nei meccanismi di accumulazione del capitale. Infatti, le crisi sono la modalità tipica in cui emergono le contraddizioni del modo di produzione attuale. La principale di queste contraddizioni è quella tra produzione e mercato. Lo scopo delle imprese è produrre per fare profitti e per fare ciò riducono i costi delle merci in modo da aumentare il loro margine, cioè la differenza tra costi e prezzi di produzione.

L' apoteosi del capitale

Pubblicato sul Bolg di Peppe Grillo.
L'economia moderna sposta i capitali, quella dei secoli passati spostava gli schiavi.
Cambiando nel tempo l'ordine degli schiavi e del capitale, il processo non cambia: la concentrazione del capitale aumenta con l'aumentare degli schiavi.

"Oltre nove milioni di schiavi furono deportati attraverso l'Atlantico fra il 1451 e il 1870.
Un altro milione, se non di più, non sopravvisse alla traversata, mentre un numero incalcolabile morì nel viaggio tra il luogo di cattura e quello dell'imbarco.
La passione europea per lo zucchero fu il principale incentivo per la tratta" (*).

Gli schiavi coltivavano le piantagioni da canna da zucchero esportato in Europa.
Oggi il capitale cerca gli schiavi a buon mercato, la mano d'opera a più basso costo, nei luoghi del mondo in cui le garanzie sociali sono inesistenti e la 626 è un prefisso telefonico.
L'economia globale trasforma le Nazioni attraverso una metamorfosi.

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