di Federico Campagna - Fonte: Looponline.
La notizia del giorno é che gli studenti sono scesi in massa, con numeri che non si vedevano da anni?
La notizia del giorno é che gli studenti sono scesi in massa, con numeri che non si vedevano da anni?
Vero, ma no, non è questa. Forse è che la folla ha accerchiato la macchina del Principe Carlo e di Camilla e l’ha presa a calci fino a che non è riuscita a fuggire?
Anche questo è vero, ma ancora no. E allora la notizia è che gli studenti hanno smesso di farsi bastonare e hanno risposto alle cariche a cavallo della polizia con attacchi altrettanto violenti?
Oppure che hanno assaltato la sede del Tesoro e l’hanno trasformata in una latrina?
Tutto vero, ma di nuovo acqua.
La notizia di oggi ha il ritmo profondissimo e saltante del dubstep, la musica che si balla nelle warehouses abbandonate di Peckham e Croydon, le aree più povere del sud est di Londra.
Quello che c’è di nuovo, oggi ancora più che nelle ultime manifestazioni, è che la protesta degli studenti inglesi ha finalmente una guida.
Non stiamo parlando di intellettuali, accademici, politici di professione o attivisti a vita. Negli scontri di oggi, tra le mani che scardinavano ringhiere e le lanciavano alla polizia, tra le panchine bruciate e i vetri infranti, il movimento degli studenti inglesi ha trovato la sua avanguardia da seguire.