La politica in ceppi
di Pierfranco Pellizzetti, il Fatto quotidiano, 28 settembre 2010
Nelle interessanti conversazioni con le amiche e gli amici che mi gratificano intervenendo su questo blog, registro una diffusa ostilità nei confronti della politica. Che mi lascia molto perplesso. Preoccupato.
Forse perché ho i capelli bianchi, eppure resto convinto che converrebbe distinguere “la” politica da “questa” politica: l’orrido mercato delle vacche e la fiera delle vanità (che talora stinge sul malavitoso) in cui siamo stati catapultati in questi ultimi anni. Cui forse converrebbe trovare un altro nome, visto che “politica” è il discorso pubblico per definire obiettivi condivisi e l’individuazione di chi viene incaricato di realizzarli.
Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...
(di classe) :-))
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...
(di classe) :-))
Francobolllo
Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.
Europa, SVEGLIA !!
venerdì 1 ottobre 2010
Colpo di stato in Ecuador: l’America latina integrazionista è più forte del golpismo.
“Chi ha versato il sangue di compatrioti (nella foto il corpo di Froilán Jiménez, caduto per liberare il presidente, pianto da un commilitone) sappia che non dimenticheremo né perdoneremo”. E’ questo un passaggio non banale del discorso di Rafael Correa davanti a migliaia di sostenitori dopo 11 ore di sequestro in un ospedale della polizia e dopo essere stato liberato solo da un blitz dell’esercito. In queste parole c’è il seme dell’America latina nuova, che non abbassa più la testa e non ha più paura di processare i criminali e oggi può affrontare –non bastano certo le declamazioni ma centinaia di violatori di diritti umani e stupratori della democrazia in carcere lo testimoniano- il cancro dell’impunità.
giovedì 30 settembre 2010
Federazione della sinistra. Claudo Grassi.
Appunti
settembre 30th, Fonte
E’ andata come avevamo previsto. Berlusconi ha ottenuto la fiducia, ma non è autosufficiente. La coalizione che ha vinto le elezioni nel 2008 non c’è più e la rottura tra Berlusconi e Fini non è rimarginabile. La situazione, tuttavia, è ambivalente.
Da un lato, appunto, la maggioranza che ha vinto le elezioni nel 2008 non c’è più e non è pensabile che si ricomponga, dall’altro lato né Berlusconi né Fini hanno interesse a “staccare la spina”.
Il primo non solo perché ha paura di perdere al Senato e, quindi, di non riuscire ad avere uno scudo per i suoi guai giudiziari; ma anche perché, in quel caso, sfumerebbe la possibilità di diventare Presidente della Repubblica.
Il secondo perché non ha ancora un partito pronto e, soprattutto, perché non è chiara la sua collocazione (terzo polo con Casini e Rutelli? chi sarebbe il leader? con quale progetto comune?).
settembre 30th, Fonte
E’ andata come avevamo previsto. Berlusconi ha ottenuto la fiducia, ma non è autosufficiente. La coalizione che ha vinto le elezioni nel 2008 non c’è più e la rottura tra Berlusconi e Fini non è rimarginabile. La situazione, tuttavia, è ambivalente.
Da un lato, appunto, la maggioranza che ha vinto le elezioni nel 2008 non c’è più e non è pensabile che si ricomponga, dall’altro lato né Berlusconi né Fini hanno interesse a “staccare la spina”.
Il primo non solo perché ha paura di perdere al Senato e, quindi, di non riuscire ad avere uno scudo per i suoi guai giudiziari; ma anche perché, in quel caso, sfumerebbe la possibilità di diventare Presidente della Repubblica.
Il secondo perché non ha ancora un partito pronto e, soprattutto, perché non è chiara la sua collocazione (terzo polo con Casini e Rutelli? chi sarebbe il leader? con quale progetto comune?).
Silvio il venerabile.
L' ottimo intervento di Di Pietro QUI
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Silvio il venerabile
Fonte. Il Fatto Quotidiano
In un libro un capo massone rivela: ha la sua loggia, ne fanno parte Previti e molti leader Pdl. Gioele Magaldi: "Le decisioni ufficiali del partito vengono prese in privato dagli affiliati e poi comunicate a tutti gli altri"
Dall’altro lato del pianeta massonico (…) si leva una voce che sembra dare corpo a una interpretazione molto più “forte” della P3: non si tratta di quattro sfigati (…). A sostenerlo è Gioele Magaldi, massone a capo di una nutrita corrente di dissidenti, il Grande Oriente Democratico (…) dietro di lui non meno di settemila massoni (…). Una pesante lettera aperta compare in Internet il 26 luglio, Magaldi invita il “fratello Berlusconi” a ritirare alcuni provvedimenti, in particolare il Lodo Alfano e il disegno di legge sulle intercettazioni (…) Un terremoto silenzioso. Dal premier nessuna risposta o smentita (…). La voce di Magaldi appare ferma, sicura. (…): “I rapporti di Berlusconi con la massoneria non sono mai cessati”. Ma prima fa una premessa: quello che fu scoperto nella casa di Gelli, l’elenco di 962 nomi più documenti, è solo una parte del materiale sulla P2. Il resto – secondo lui la parte più scottante – non è stato divulgato. (…) Materiale custodito in almeno quattro parti diverse, perché potrebbe avere “conseguenze piuttosto traumatiche”. (…)
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Silvio il venerabile
Fonte. Il Fatto Quotidiano
In un libro un capo massone rivela: ha la sua loggia, ne fanno parte Previti e molti leader Pdl. Gioele Magaldi: "Le decisioni ufficiali del partito vengono prese in privato dagli affiliati e poi comunicate a tutti gli altri"
Dall’altro lato del pianeta massonico (…) si leva una voce che sembra dare corpo a una interpretazione molto più “forte” della P3: non si tratta di quattro sfigati (…). A sostenerlo è Gioele Magaldi, massone a capo di una nutrita corrente di dissidenti, il Grande Oriente Democratico (…) dietro di lui non meno di settemila massoni (…). Una pesante lettera aperta compare in Internet il 26 luglio, Magaldi invita il “fratello Berlusconi” a ritirare alcuni provvedimenti, in particolare il Lodo Alfano e il disegno di legge sulle intercettazioni (…) Un terremoto silenzioso. Dal premier nessuna risposta o smentita (…). La voce di Magaldi appare ferma, sicura. (…): “I rapporti di Berlusconi con la massoneria non sono mai cessati”. Ma prima fa una premessa: quello che fu scoperto nella casa di Gelli, l’elenco di 962 nomi più documenti, è solo una parte del materiale sulla P2. Il resto – secondo lui la parte più scottante – non è stato divulgato. (…) Materiale custodito in almeno quattro parti diverse, perché potrebbe avere “conseguenze piuttosto traumatiche”. (…)
mercoledì 29 settembre 2010
Lester Brown. Siamo tutti coinvolti.
Fonte. Beppe Grillo Blog
Il mondo è nelle nostre mani, le soluzioni per evitare una catastrofe ecologica esistono, applicarle è solo questione di volontà politica. Questa è un'ottima notizia. Il tempo che ci rimane per intervenire è però molto limitato, ci spiega Lester Brown uno dei più influenti ambientalisti del mondo. Se non interviene la nostra generazione, i nostri figli non ne avranno più la possibilità. Di questo si dovrebbe occupare la politica, non di puttane in Parlamento e della casa di Tulliani a Montecarlo. Le centrali elettriche a carbone vanno chiuse, ora e per sempre, sta già succedendo nel mondo, che si inizi anche in Italia. Organizzatevi, collegatevi ai movimenti internazionali che hanno già ottenuto la cancellazione di decine di centrali a carbone. Informatevi e agite per i vostri figli.
Intervista a Lester R. Brown, ambientalista, economista, scrittore:
Il mondo è nelle nostre mani, le soluzioni per evitare una catastrofe ecologica esistono, applicarle è solo questione di volontà politica. Questa è un'ottima notizia. Il tempo che ci rimane per intervenire è però molto limitato, ci spiega Lester Brown uno dei più influenti ambientalisti del mondo. Se non interviene la nostra generazione, i nostri figli non ne avranno più la possibilità. Di questo si dovrebbe occupare la politica, non di puttane in Parlamento e della casa di Tulliani a Montecarlo. Le centrali elettriche a carbone vanno chiuse, ora e per sempre, sta già succedendo nel mondo, che si inizi anche in Italia. Organizzatevi, collegatevi ai movimenti internazionali che hanno già ottenuto la cancellazione di decine di centrali a carbone. Informatevi e agite per i vostri figli.
Intervista a Lester R. Brown, ambientalista, economista, scrittore:
29 settembre. No austerity day, La protesta dilaga nelle città europee
Manifestazioni in tutta Europa per dire no ai tagli ai diritti e allo stato sociale. Centomila in piazza a Bruxelles. Sciopero generale in Spagna. Monks (Ces): "I governi sono in preda al panico, è un momento cruciale. L'austerità non diventi una moda" di rassegna.it
Circa 100.000 persone per le strade di Bruxelles e altre migliaia nelle principali città di tutta Europa sono scese in piazza per la giornata di mobilitazione indetta dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces).
Circa 100.000 persone per le strade di Bruxelles e altre migliaia nelle principali città di tutta Europa sono scese in piazza per la giornata di mobilitazione indetta dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces).
La parola d'ordine è "no all'austerità", proprio nel giorno in cui la Commissione Ue presenta una serie di proposte per inasprire i parametri sui conti pubblici dei paesi e nuovi meccanismi di controllo con pesanti sanzioni a carico degli stati che violano le regole.
martedì 28 settembre 2010
Globalizzazione. Vi potrebbe esserci un'altra via.
di Zag, in ListaSinistra
Vi potrebbe esserci un'altra via. Alla globalizzazione dei padron contrapporre l'ìinternazionalizzazione dei lavoratori!.
In ogni parte del mondo i lavoratori possono vendere la loro forza lavoro allo stesso prezzo, e là dove i governi nazionali ( la borghesia nazionalista) tenta di imporre condizioni di vita e di lavoro al di sotto della media
internazionale, tutti i lavoratori di quell'area o del mondo scendono in
piazza. In un mercato internazionalizzato ( globalizzato) questo
ridurrebbe molto la forza contrattuale dei padroni,( delle
multinazionali) e farebbe crescere enormemente la coscienza
internazionale dei lavoratori. Questo non è dietro l'angolo, ma lavorare
in questo senso, da parte di partiti o sindacati non sarebbe una visione
"altra"?. E' questo non sarebbe , questo si, un volare alto? Ma ai
movimentisti, degli Uomini Qualunque dediti a smarcarsi dalla politica,
e dalla destra e dalla sinistra questo è un pò troppo "politica". Ma nun
ce penso nemmeno!
I lavoratori questo hanno indicato. I lavoratori polacchi con la loro
lettera ai lavoratori della Fiat, i lavoratori della BT londinese, che
manifestano la loro solidarietà ed appoggio ai lavoratori della BT di
Lecce, questo indicano(entro la fine di ottobre si terrà una giornata di
sciopero nazionale, questa volta davanti alla sede di Londra di BT con i
lavoratori londinesi). Ma le orecchie son dure per chi non vuol sentire,
e vuole solo far accordi con il padronato nazionale.
Non la fine della globalizzazione, ma la sua estensione anche per i
lavoratori. Approfittare delle falle del fronte nemico per incunearsi e
volgerla a favore dei lavoratori.
internazionale, tutti i lavoratori di quell'area o del mondo scendono in
piazza. In un mercato internazionalizzato ( globalizzato) questo
ridurrebbe molto la forza contrattuale dei padroni,( delle
multinazionali) e farebbe crescere enormemente la coscienza
internazionale dei lavoratori. Questo non è dietro l'angolo, ma lavorare
in questo senso, da parte di partiti o sindacati non sarebbe una visione
"altra"?. E' questo non sarebbe , questo si, un volare alto? Ma ai
movimentisti, degli Uomini Qualunque dediti a smarcarsi dalla politica,
e dalla destra e dalla sinistra questo è un pò troppo "politica". Ma nun
ce penso nemmeno!
I lavoratori questo hanno indicato. I lavoratori polacchi con la loro
lettera ai lavoratori della Fiat, i lavoratori della BT londinese, che
manifestano la loro solidarietà ed appoggio ai lavoratori della BT di
Lecce, questo indicano(entro la fine di ottobre si terrà una giornata di
sciopero nazionale, questa volta davanti alla sede di Londra di BT con i
lavoratori londinesi). Ma le orecchie son dure per chi non vuol sentire,
e vuole solo far accordi con il padronato nazionale.
Non la fine della globalizzazione, ma la sua estensione anche per i
lavoratori. Approfittare delle falle del fronte nemico per incunearsi e
volgerla a favore dei lavoratori.
IL GOLPE MONETARIO E' PASSATO. ED E' PEGGIO DI QUANTO IMMAGINAVAMO
27/09/2010 Fonte: Controlacrisi
Le notizie che le agenzie hanno fornito in queste ore sono ben peggiori di quanto potevamo immaginare. Se queste anticipazioni corrispondono alla verità ci troviamo di fronte ad un'Europa che assomiglierà più alle politiche di contenimento salariale del Cile di Pinochet che a qualsiasi governo di destra.
Il fatto che i governi di centro sinistra abbiano partecipato alla costruzione di questa sciagura chiude definitivamente una stagione. Non parliamo della socialdemocrazia europea il cui cuore non batte più da parecchio tempo, ma di quel socialiberismo, di quel capitalismo dal volto umano con cui in tanti si sono riempiti la bocca in questi decenni.
Oskar Lafontaine. Avanti a sinistra con lo sciopero politico
26/09/2010 Fonte: Tommaso De Berlanga - il manifesto
OSKAR LAFONTAINE 5 proposte dall'ex segretario della Linke.
OSKAR LAFONTAINE 5 proposte dall'ex segretario della Linke.
ROMA. Oskar Lafontaine è uno dei pochi «statisti» espressi dalla Sinistra europea. Ieri era a Roma, alla festa nazionale della Federazione della Sinistra, per il confronto con Paolo Ferrero.
Mercoledì sarà presentata la riforma del patto di Maastricht; cosa prevede?
È un trattato neoliberista fin dalle origini. Il suo scopo è la stabilità dei prezzi, e questo porta a una politica economica sbagliata.
Avrà per conseguenza l'aumento della disoccupazione e delle condizioni di vita precarie. Se l'Unione europea prosegue su questa strada, i problemi si aggraveranno.
Quale configurazione dovrebbe avere la Ue per evitare che le popolazioni vedano l'Europa come un nemico?
Salari, dieci anni in fumo.
27 settembre 2010, Fonte Paneacqua
In 10 anni ogni lavoratore ha perso 5.453 euro di potere d'acquisto del suo stipendio: è quanto emerge dal rapporto Ires-Cgil nel rapporto sulla crisi dei salari. Tra il 2000 e il 2010, si legge nel rapporto, le retribuzioni hanno avuto a causa dell'inflazione effettiva più alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere d'acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro
Dieci anni da dimenticare per i lavoratori dipendenti italiani, che hanno visto scemare drasticamente il potere d'acquisto delle loro retribuzioni, calato di quasi 5.500 euro. Dal 2000 al 2010, infatti, a causa dell'inflazione effettiva più alta di quella prevista, c'è stata una perdita cumulata di potere d'acquisto dei salari lordi di fatto di 3.384 euro (solo nel 2002 e nel 2003 si sono persi oltre 6.000 euro) che, sommata alla mancata restituzione del fiscal drag, si è tradotta in 5.453 euro in meno per ogni lavoratore dipendente alla fine del decennio.
In 10 anni ogni lavoratore ha perso 5.453 euro di potere d'acquisto del suo stipendio: è quanto emerge dal rapporto Ires-Cgil nel rapporto sulla crisi dei salari. Tra il 2000 e il 2010, si legge nel rapporto, le retribuzioni hanno avuto a causa dell'inflazione effettiva più alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere d'acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro
Dieci anni da dimenticare per i lavoratori dipendenti italiani, che hanno visto scemare drasticamente il potere d'acquisto delle loro retribuzioni, calato di quasi 5.500 euro. Dal 2000 al 2010, infatti, a causa dell'inflazione effettiva più alta di quella prevista, c'è stata una perdita cumulata di potere d'acquisto dei salari lordi di fatto di 3.384 euro (solo nel 2002 e nel 2003 si sono persi oltre 6.000 euro) che, sommata alla mancata restituzione del fiscal drag, si è tradotta in 5.453 euro in meno per ogni lavoratore dipendente alla fine del decennio.
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