Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

venerdì 10 gennaio 2014

La Grecia sotto tutela «comanda» l’Unione

    
La Grecia sotto tutela «comanda» l’Unione
 

Di Anna Maria Merlo – il manifesto

Consiglio europeo. In un’Atene blindata, i grossi papaveri della Ue celebrano l’inizio del mini-semestre di presidenza greca del Consiglio europeo. Alexis Tsipras non partecipa alla cerimonia per protestare contro l’austerità imposta. La Grecia resta a rischio default: a metà anno, non avrà più soldi. Verso un terzo piano di aiuti?
In un’Atene con il cen­tro blin­dato, con la cir­co­la­zione bloc­cata, l’Unione euro­pea ha cele­brato ieri in un edi­fi­cio tutto nuovo l’inizio del seme­stre di pre­si­denza del Con­si­glio euro­peo da parte della Gre­cia, paese sotto tutela della troika. Una situa­zione sim­bo­lica, con gli alti papa­veri della Ue pro­tetti da cor­doni di poli­zia, per paura delle rea­zioni dei cit­ta­dini: “pre­si­denza, povertà, memo­ran­dum”, ha tito­lato un quo­ti­diano, con la vera agenda di un seme­stre di pre­si­denza dimez­zato – sarà in effetti di tre mesi, visto che a mag­gio ci sono le ele­zioni euro­pee, che rimet­te­ranno tutto in gioco – che sarà fatta di disoc­cu­pa­zione, dif­fi­cile uscita dalla reces­sione e incer­tezza sul futuro. Ale­xis Tsi­pras, di Syriza, ha rifiu­tato di par­te­ci­pare alla ceri­mo­nia, per pro­te­stare con­tro l’austerità impo­sta ad Atene ormai da sei anni e che ha por­tato a un calo del pil del 25% e una caduta del red­dito medio del 30%, con una disoc­cu­pa­zione che rimane tra le più ele­vate in Europa. Ma la Ue mostra sod­di­sfa­zione, visto che le pre­vi­sioni par­lano di una “ripresa” dello 0,6% in Gre­cia per il 2014. La Gre­cia spen­derà poco per la pre­si­denza – 50 milioni di euro (a titolo di para­gone, nel 2008, il seme­stre era costato alla Fran­cia 170 milioni). Per rispar­miare, tutte le riu­nioni di mini­stri avranno luogo ad Atene e il sot­to­se­gre­ta­rio agli affari euro­pei, Dimi­tri Kour­kou­las, ha tenuto a pre­ci­sare che la pre­si­denza sarà “sotto il segno dell’austerità”.
Il primo mini­stro greco, Anto­nis Sama­ras, spera che la Gre­cia diventi “un paese come gli altri” gra­zie a que­sta pre­si­denza, che non evi­terà pero’ nuovi dik­tat della troika (Ue, Bce e Fmi), che a metà gen­naio sbar­cherà di nuovo ad Atene, per deci­dere se ci sarà biso­gno di un terzo piano di aiuti. La pre­vi­sta visita di una dele­ga­zione del par­la­mento euro­peo que­sta set­ti­mana, desti­nata ad inda­gare sull’attività della troika, è stata riman­data sine die. Mal­grado il titolo sim­bo­lico di “pre­si­denza del Con­si­glio seme­strale”, il rischio di default della Gre­cia non è escluso: a metà anno, il paese man­cherà di finan­zia­menti, dovrà tro­vare 11 miliardi di euro per non fare fal­li­mento. Sulla Gre­cia pesa il debito, che è salito al 175% del pil e i pre­stiti che ha otte­nuto a caro prezzo sociale, 260 miliardi dal 2010, da rim­bor­sare (mal­grado la can­cel­la­zione di 107 miliardi di debito di inve­sti­tori pri­vati, vale a dire la più grande ristrut­tu­ra­zione della sto­ria). Ad aprile sono pre­vi­ste discus­sioni sul debito. Il mini­stro delle finanze, Yan­nis Stur­na­ras, esclude un hair cut, men­tre spera di poter otte­nere tempi più lun­ghi per rim­bor­sare, a tassi di inte­resse meno elevati.
La Gre­cia punta sulla pre­si­denza per miglio­rare la pro­pria posi­zione di paria d’Europa, il paese che ha rischiato l’esclusione dall’euro. Il mini­stro degli esteri, Evan­ge­los Veni­ze­los, ha assi­cu­rato che la Gre­cia assi­cu­rerà la pre­si­denza con “un senso acuto delle pro­prie respon­sa­bi­lità”. Veni­ze­los intende met­tere l’accento soprat­tutto sul patto per la cre­scita, in par­ti­co­lare sull’occupazione gio­va­nile (i miseri 6 miliardi stan­ziati l’anno scorso) e sull’Unione ban­ca­ria. Atene insi­ste anche sui tassi di inte­resse, che, mal­grado la dimi­nu­zione dello spread di que­sti giorni, restano per la Gre­cia più del dop­pio di quelli tede­schi. Infine, la pre­si­denza greca, che su que­sto fronte sarà seguita dall’Italia che suc­ce­derà ad Atene nella rota­zione seme­strale alla testa del Con­si­glio, si inte­res­serà in par­ti­co­lare alla gestione dei flussi migra­tori, in un’Europa dove la repres­sione resta il solo abbozzo di poli­tica comune (Fron­tex e Euro­sur), senza pro­getti né soli­da­rietà di fronte al dramma degli sbarchi.
Le ele­zioni euro­pee avranno luogo (tra il 22 e il 25 mag­gio), durante la pre­si­denza greca. E la minac­cia di un grosso risul­tato di Alba Dorata in Gre­cia, dove avranno con­tem­po­ra­nea­mente luogo anche le muni­ci­pali, getta un’ombra pesante non solo su Atene, ma su tutta l’Europa, in preda alla delu­sione e al rigetto dell’Unione euro­pea, che rischia di tra­dursi un po’ dap­per­tutto nelle urne con un’impennata dell’estrema destra.

Il premier Samaras: «Syriza è terrorista»

Fonte: il manifesto | Autore: Argiris Panagopoulos                                   
Sem­brava ieri che la pre­si­denza greca avesse blin­dato tutta Atene per far fronte ad un «ter­ro­ri­sta», «estre­mi­sta e mar­gi­nale»: Toni Negri. Pro­prio nel giorno in cui la Gre­cia è diven­tata pre­si­dente di turno del Con­si­glio euro­peo e ad Atene è arri­vato il Com­mis­sa­rio capo della troika, Bar­roso. Non si sa se il man­dato di cat­tura sia stato già emesso dal pre­mier Anto­nis Sama­ras e dal suo «scan­da­liz­zato» por­ta­voce Simos Kedi­ko­glou. Di sicuro però la Nuova Demo­cra­zia di Sama­ras ha usato l’editoriale di Toni Negri e San­dro Mez­za­dra apparso sul sito «Euro­No­made», con il titolo «Rom­pere l’incanto neo­li­be­rale: Europa, ter­reno di lotta», che è stato pub­bli­cato dal gior­nale di Syriza Avgi , per creare uno nuovo «teo­rema Calo­gero» alla greca, tanto da attac­care, final­mente insieme, Syriza, Negri e tutti i «ter­ro­ri­sti» possibili.
Com’è andata? «Sono note le rela­zioni di Syriza con il ter­ro­ri­smo», ha avver­tito subito con un comu­ni­cato stampa il par­tito di Sama­ras Nuova Demo­cra­zia, denun­ciando che il quo­ti­diano di Syriza Avgi aveva pub­bli­cato ieri l’editoriale di Toni Negri e San­dro Mez­za­dra apparso su «Euro­no­made», che aveva un com­mento posi­tivo per la can­di­da­tura di Tsi­pras alla pre­si­denza della Com­mis­sione Euro­pea. «La can­di­da­tura di Ale­xis Tsi­pras, lea­der di Syriza, a pre­si­dente della Com­mis­sione euro­pea rive­ste in que­sto qua­dro un indub­bio signi­fi­cato, e ha deter­mi­nato in molti Paesi una posi­tiva aper­tura di dibat­tito a sini­stra», ave­vano scritto Negri e Mez­za­dra ignari delle ten­denze per­se­cu­to­rie di Kedi­ko­glou. «Oggi è il giorno dell’inizio della pre­si­denza greca in Europa. L’organo uffi­ciale di Syriza — accusa Nuva Demo­cra­zia -, per l’occasione ha scelto di met­tere bene in evi­denza gli alleati del signor Tsi­pras in Europa. Senza ver­go­gna, ha così pre­sen­tato tra i soste­ni­tori di Tsi­pras Anto­nio Negri, che è stato con­dan­nato a 30 anni di pri­gione dalla magi­stra­tura ita­liana, che alla fine sono stati com­mu­tati in 13, per isti­ga­zione e par­te­ci­pa­zione a vio­lenza armata. Sospet­tiamo che Syriza sia orgo­glioso di otte­nere il soste­gno di un’altra per­so­na­lità noto­ria­mente estre­mi­sta e mar­gi­nale. Ma sono note le posi­zioni (e le rela­zioni) di Syriza con il ter­ro­ri­smo». Nuova Demo­cra­zia, non con­tenta, dichiara di stare ancora aspet­tando «una con­vinta con­danna sia di Anto­nio Negri sia dei mili­tanti del par­tito e di Avgi , che in ogni occa­sione difen­dono i ter­ro­ri­sti». E come se non bastasse più tardi sono addi­rit­tura arri­vate le richie­ste di dimis­sioni della dire­zione del gior­nale e niente di meno anche l’arresto del «terrorista».
Alle accuse di Nuova Demo­cra­zia ha rispo­sto il por­ta­voce di Syriza Panos Skour­le­tis dagli schermi di Sky, soste­nendo che il par­tito di cen­tro­de­stra «ha detto la prima bar­zel­letta dell’anno»: «Prima denun­ciano tutto il per­so­nale poli­tico e i mili­tanti di Syriza come amici e pro­tet­tori di ter­ro­ri­sti, ora pro­pon­gono di arre­stare anche Toni Negri in Ita­lia. Imma­gino che ora l’Italia sia attra­ver­sata da una grave crisi poli­tica dopo que­sto chias­soso comu­ni­cato stampa di Nuova Demo­cra­zia. L’ auto­ri­di­co­liz­za­zione di que­sto governo non ha limiti. Il primo giorno della assun­zione della pre­si­denza euro­pea, denun­ciano Syriza come orga­niz­za­zione ter­ro­ri­sta e nello stesso momento proi­bi­scono le mani­fe­sta­zioni in tutta la Grecia».
Intanto nel sito di Avgi è apparsa un’intervista di Toni Negri al gior­nale filo­go­ver­na­tivo Vima del lon­tano 2003, quando il «ter­ro­ri­sta» Negri aveva par­te­ci­pato ad una con­fe­renza di movi­menti a Salo­nicco. Ben prima dei memo­ran­dum, di Sama­ras, di Kedi­ko­glou e del sov­ver­sivo Syriza.

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