Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

venerdì 27 agosto 2010

Burgio: «Basta settarismi. È stato perso tempo prezioso»


Burgio: «Burgio: «Basta settarismi. È stato perso tempo prezioso»

di Antonella Marrone in Liberazione.
Burgio, c’è qualche novità a sinistra?
Quale sinistra? I gruppi dirigenti o la base?
Come risposta è una bella domanda. Dirigenti e base.
Penso che la base sia molto più avanti dei dirigenti. Giro molto, non solo per le Feste di Liberazione e di partito, e vedo che le persone hanno voglia di misurarsi e di fare uno scatto in avanti.
Qual è il problema dei dirigenti?

Il fatto di essersi fatti imprigionare in una storia, quella degli ultimi 20 anni, fatta di sconfitte. E anche di errori gravi. Una storia che ha funzionato come una ragnatela per impedire qualsiasi movimento che fosse all’altezza del compito.

don Andrea Gallo: mai piu' Mondadori.

Fonte Blog di Beppe Grillo
Se, come dice don Gallo, tutti gli autori della Mondadori, in particolare quelli della cosiddetta opposizione, la abbandonassero, il segnale per il Paese sarebbe fortissimo. Gli stessi autori, che sono decine e forse centinaia, non facendolo danno un segnale altrettanto forte al Paese: che loro non sono alternativi al berlusconismo, ma ci sono dentro fino al collo.

Intervista a don Andrea Gallo:
Blog: "La recente norma inserita in un decreto (il numero 40) del Governo Berlusconi, che poi è diventata legge lo scorso maggio, consentirebbe alla Mondadori di liquidare un'imposizione fiscale evasa di 350 milioni di euro con 8,6 milioni di euro. Quasi un condono.Scalfari ha risposto a Mancuso, un autore che scrive per Mondadori attanagliato dal dubbio se scrivere ancora per la casa editrice di Segrate, e gli ha detto che continuerà a scrivere per Einaudi, casa del gruppo Mondadori. "

giovedì 26 agosto 2010

Μέσα σε 3 χρόνια οι τράπεζες πήραν 53 δισ.!


Ημερομηνία δημοσίευσης: 26/08/2010 - Fonte ΑΥΓΗ
Άλλα 25 δισ. ευρώ έδωσαν στις τράπεζες το ΠΑΣΟΚ και η Ν.Δ. Μετά τα 28 δισ. που τους έδωσε η Ν.Δ. το 2008, ήρθε χθες το ΠΑΣΟΚ και τους έδωσε άλλα 25 δισ. χωρίς ουσιαστικές εγγυήσεις και όρους. Με την τροπολογία που εντάχθηκε στο νομοσχέδιο του υπουργείου Οικονομίας για το καμποτάζ στην κρουαζιέρα (και ψήφισε η Ν.Δ.), το ελληνικό δημόσιο αυξάνει κατά 25 δισ. την εγγύησή του στα δάνεια που χορηγούν οι κερδοσκοπικές τράπεζες.

Θ. Δρίτσας: Συγκεντρώνεται ο πλούτος σε λίγους
Εκφράζοντας την κατηγορηματική αντίθεση του ΣΥΡΙΖΑ ο Θοδωρής Δρίτσας ζήτησε να προηγηθεί ο απολογισμός για τα 28 δισ. και διαφώνησε με τον ισχυρισμό του Γιώργου Παπακωνσταντίνου ότι τα 25 δισ. θα πάνε στην πραγματική οικονομία επειδή οι τράπεζες θα πρέπει να έχουν σχέδιο πιστωτικής επέκτασης για να ενταχθούν στη ρύθμιση.
"Ποιος κρίνει ποια είναι η πραγματική οικονομία; Οι τράπεζες!", είπε τονίζοντας ότι πραγματική οικονομία είναι οι εκατοντάδες χιλιάδες μικρομεσαία νοικοκυριά που συνθλίβονται και εξαφανίζονται από την παραγωγική διαδικασία.
Ο Θ. Δρίτσας ζήτησε να αποσυρθεί η τροπολογία και να έλθει ως νομοσχέδιο, επισημαίνοντας την έλλειψη δημοκρατικής νομιμοποίησης για τέτοιες ρυθμίσεις. Στόχος του ΠΑΣΟΚ, και κάθε νεοφιλελεύθερης κυβέρνησης, είναι "η συμπίεση του εργατικού κόστους και η εξαφάνιση σημαντικών τμημάτων των μικρών και μεσαίων επιχειρήσεων, η συγκεντροποίηση, σε λίγα χέρια, του πλούτου και της παραγωγικής διαδικασίας", πρόσθεσε.

mercoledì 25 agosto 2010

Questo è il Potere



Eccovi i nomi e cognomi del Potere, chi sono, dove stanno, cosa fanno. Così li potrete riconoscere e saprete chi realmente oggi decide come viviamo.
Così evitate di dedicare tutto il vostro tempo a contrastare le marionette del Potere, e mi riferisco a Berlusconi, Gelli, Napolitano, D'Alema, i ministri della Repubblica, la Casta e le mafie regionali.
Così non avrete più quell'imbarazzo nelle discussioni, quando chi ascolta chiede "Sì, ma chi è il Sistema esattamente?", e vi toccava di rispondere le vaghezze come "le multinazionali… l'Impero… i politici…".
Qui ci sono i nomi e i cognomi, quindi, dopo avervi raccontato dove nacque il Potere (`Ecco come morimmo', www.paolobarnard.info ), ora l'attualità del Potere.
Tuttavia è necessaria una premessa assai breve.
Il Potere è stato eccezionalmente abile in molti aspetti, uno di questi è stato il suo mascheramento.
Il Potere doveva rimanere nell'ombra, perché alla luce del sole avrebbe avuto noie infinite da parte dei cittadini più attenti delle moderne democrazie.
E così il Potere ci ha rifilato una falsa immagine di se stesso nei panni dei politici, dei governi, e dei loro scherani, così che la nostra attenzione fosse tutta catalizzata su quelli, mentre il vero Potere agiva sostanzialmente indisturbato.
Generazioni di cittadini sono infatti cresciuti nella più totale convinzione che il potere stesse nelle auto blu che uscivano dai ministeri, nei parlamenti nazionali, nelle loro ramificazioni regionali, e nei loro affari e malaffari.
Purtroppo questa abitudine mentale è così radicata in milioni di persone che il solo dirvi il contrario è accolto da incredulità se non derisione. Ma è la verità, come andrò dimostrando di seguito.
Letteralmente, ciò che tutti voi credete sia il potere non è altro che una serie di marionette cui il vero Potere lascia il cortiletto della politica con le relative tortine da spartire, a patto però che eseguano poi gli ordini ricevuti.

GRECIA. RECESSIONE FA CHIUDERE 15% NEGOZI AD ATENE.

Fonte Controlacrisi - 24/08/2010
Crisi economica e conseguente recessione hanno costretto alla chiusura quasi il 15% dei negozi ad Atene, secondo uno studio pubblicato dalla Confederazione del commercio (Esee) nel quale si avverte che la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare.
Secondo lo studio hanno chiuso 505 esercizi commerciali dei 3.421 investigati.
Particolarmente grave, secondo l'indagine condotta in tutti i distretti commerciali, la situazione al centro della capitale dove il tasso di chiusura è calcolato in oltre il 20%.
Secondo il presidente dell'Esee, Vassilis Korkidis, «il commercio al dettaglio è stato sottoposto a durissima prova» e «le perdite sono gravi». (ANSA).

martedì 24 agosto 2010

KURT VONNEGUT: L'UCCISIONE DI SACCO E VANZETTI


Fonte: Kurt Vonnegut, Pezzo di galera (tit. orig. Jailbird), 1979, edizione Feltrinelli (2004), traduzione di Pier Francesco Paolini dal sito Filiarmonici.

23/08/2010

Il 23 agosto 1927 venivano assassinati.
Quelli che già altre volte avevano ascoltato Kenneth Whistler lo pregarono di raccontare nuovamente di quando aveva organizzato le manifestazioni di protesta davanti alla prigione di Charlestown, per l'uccisione di Sacco e Vanzetti.
Mi sembra strano, oggi, dover spiegare chi fossero Sacco e Vanzetti. Recentemente ho chiesto a Israel Edel, l'ex portiere notturno all'Arapahoe, cosa sapeva lui di Sacco e Vanzetti, e mi ha risposto senza esitazione che erano due giovani di buona famiglia che, a Chicago, avevano commesso un omicidio per provarne il brivido.
Li aveva confusi, insomma, con Leopold e Loeb.
Perché dovrebbe sconvolgermi questo?
Quand'ero giovane, ero convinto che la storia di Sacco e Vanzetti sarebbe stata raccontata tanto spesso quanto la storia di Gesù Cristo, suscitando altrettanta commozione. Non avevano forse diritto, i moderni - pensavo - a una Passione moderna come quella di Sacco e Vanzetti, che si concludeva sulla sedia elettrica?

Oggi tutto questo si chiama berlusconismo.


Di Zag, in ListaSinistra

.... la fine di Berlusconi ..... non comportera automaticamente la fine della politica e della concezione della politica chiamata berlusconismo.
Questa non e stata una conseguenza meccanica , deterministica ma continuita' di pensiero come tendenze e concezione del mondo.
Proprio come risposta alle trasformazioni epocali che si stavano consumando negli anni '80 , crisi del fordismo, apertura alla liberalizzazione del credito, monetarismo, fine delle barriere doganali.
Una delle risposte a quelle esigenze fu il craxismo, che ruppe le tradizione storiche del socialismo per associarlo ad una nuova concezione del "riformismo" .
Forza minoritaria all'interno del duopolio che diventa ago della bilancia e ribalta lo schema
E fin qui le differenze.
Per fare cosa? , e cosa si intendeva "modernita"? ed e' qui che la continuita' , non meccanica, ma di tendenza, che le politiche si identificano. ( e non faccio similitudini di atteggiamenti personalistici, ma di atti, di fatti concreti )
Non a caso tutti i , allora giovani, rampanti socialisti sono oggi i maggiori esponenti costruttori berlusconiani. /( Tremonti, Sacconi, Brunetta, ecc ecc ) .
Ma allora come oggi , uno dei maggiori ostacoli sono le sovrastrutture di uno stato ancorato ancora ad una concezione della politica e della partecipazione diciamo di tipo socialdemocratico tedesco.
Allora come oggi , occorre smontare questi residuati, i partiti, la magistratura indipendente, gli organi partecipativi alla vita democratica, ecc ecc. Allora come oggi questa "burocratizzazione", rappresenta un ostacolo, e allora come oggi la risposta e' quella dello smantellamento di questi "carrozzoni" per una politica basata sul "leader", allora Craxi, oggi berlusconi, certo non uguali, ma simili negli obbiettivi da perseguire. Di qui la continuita', non lineare, come risposte politiche alle esigenze delle trasformazioni sociali ed economiche


lunedì 23 agosto 2010

Noam Chomsky: Gli echi del Vietnam nella guerra in Afghanistan

di Noam Chomsky
23/08/2010 Fonte Controlacrisi

The War Logs, un archivio di documenti militari classificati nei sei anni di guerra in Afghanistan, lanciato su Internet dall'organizzazione Wikileaks, narra dalla prospettiva degli Stati Uniti la tragica lotta, ogni giorno più cruenta. Per gli afghani si tratta di un crescente orrore.
Nonostante la loro validità, The War Logs possono contribuire ad alimentare la sfortunata convinzione che le guerre siano un errore solo se non vengono vinte, qualcosa di simile a ciò che provarono i nazisti dopo Stalingrado.

Il mese scorso abbiamo assistito al vergognoso ritiro del general Stanley A. McChrystal, sostituito al comando delle forze degli USA in Afghanistan dal suo superiore, il generale David H. Petraeus. Una probabile conseguenza di questa sostituzione dei vertici sarà una "allentamento" delle norme d'ingaggio, di modo che uccidere civili risulterà più facile, e un allungamento della durata della guerra nella misura in cui Petraeus utilizzerà la sua influenza sul Congresso per raggiungere questo obiettivo.

L'impossibile gestione dell'euro.


Analisi, agosto 2010 - Fonte

L’ideologia corrente che immagina un capitalismo gestito dal “mercato”, addirittura senza Stato (ridotto alle sue funzioni minimali di guardiano dell’ordine), non si fonda né su una seria lettura della storia del capitalismo reale, né sua una teoria asseritamente “scientifica”.
Creando la moneta comune prima di aver realizzato l’Europa politica, economica e sociale, l’Unione Europea ha messo il carro davanti ai buoi.

L’impossibile gestione dell’euro
di Samir Amin.

Non c’è moneta senza Stato.
Insieme, Stato e moneta, costituiscono nel capitalismo lo strumento per la gestione degli interessi generali del capitale, che trascendono quelli particolari dei segmenti di capitale in concorrenza.
L’ideologia corrente che immagina un capitalismo gestito dal “mercato”, addirittura senza Stato (ridotto alle sue funzioni minimali di guardiano dell’ordine), non si fonda né su una seria lettura della storia del capitalismo reale, né sua una teoria asseritamente “scientifica” capace di dimostrare che la gestione del “mercato” possa produrre – sia pure tendenzialmente – un qualsiasi equilibrio (a fortiori ottimale).

domenica 22 agosto 2010

LA NUOVA CINA CHE ABBIAMO SOTTOVALUTATO


DI VLADIMIRO GIACCHE’ da ilfattoquotidiano.it

Sino a non molto tempo fa un viaggio in Cina era l’occasione per misurare le molte distanze tra “noi” e “loro”. Oggi se ne misura soprattutto un’altra: quella tra l’immagine della Cina offerta dai nostri media e la realtà di quel Paese.

La Cina che ho incontrato a luglio in un viaggio che ha toccato Pechino e diverse altre città, nel corso del quale ho potuto visitare numerose imprese e impianti industriali e discutere (molto apertamente) con esponenti del mondo della politica e dell’economia, è molto distante da quell’immagine. Soprattutto dal punto di vista economico.

La guerra in Iraq è (virtualmente) finita.


Frida Roy, 19 agosto 2010,
Fonte Paneacqua

Oltre 100.000 morti tra i civili e più di 10.000 tra i militari: questo il bilancio della guerra in Iraq, secondo il sito internet www.iraqbodycount.org (Ibc), che diffonde i numeri dei morti delle operazioni militari iniziate nel 2003, i cui dati sono raccolti da attivisti dei diritti umani e da ricercatori.
Oggi l'annuncio: la guerra in Iraq è virtualmente finita, con alcuni giorni di anticipo sul calendario che prevedeva la fine della fase dei combattimenti al prossimo 31 agosto, ma decine di migliaia di americani, militari e anche civili, rimarranno nel Paese per diversi mesi, o anche diversi anni
Con 13 giorni di anticipo sulla scadenza prevista (il 31 agosto) gli Stati Uniti hanno ritirato nella notte l'ultima brigata da combattimento dall'Iraq. Nel Paese sono rimasti, per ora, 56.000 soldati.

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