Fonte: controlacrisi
Ricostruire un "Movimento comunista e rivoluzionario internazionale nel 21ˆ secolo, all'altezza dei tempi". E' l'impegno di 78 Partiti comunisti e operai di 59 paesi, assunto nel corso di un incontro svoltosi ad Atene dal 9 all'11 dicembre sul tema: "Il socialismo e' il futuro". I Partiti comunisti - presenti delegazioni Cuba al Vietnam, dalla federazione russa alla Spagna, dal Brasile alla Grecia, per l'Italia era presente una delegazione del Pdci e del PRC - sottolineano "il grave e rapido approfondimento della crisi sistemica del capitalismo e l'offensiva articolata dell'imperialismo su scala mondiale", indicando "la necessita' dello sviluppo e del rafforzamento di un ampio movimento di lotta capace di resistere agli attacchi ai diritti sociali e del lavoro, ai diritti democratici e alla sovranita' di popoli".
Per favorire il raggiungimento di questi obiettivi i comunisti potranno "in modo flessibile" puntare "alla convergenza politica e programmatica con altre forze anticapitalistiche, antimperialiste, progressive e democratiche", a patto che cio' "consenta un avanzamento effettivo sul terreno della pace e del progresso sociale e democratico, contro quelle si presentano come le minacce reazionarie piu' pericolose". Infatti, "diventa sempre piu' evidente agli occhi di milioni di lavoratori che questa e' una crisi di sistema", che "mette in evidenza i limiti storici del capitalismo e la necessita' del suo rovesciamento. La ristrutturazione capitalista e le privatizzazioni vengono promosse al fine di massimizzare il profitto da parte del capitale, di garantire forza lavoro piu' a buon mercato e la regressione a decenni addietro dei diritti sociali e del lavoro. Senza il ruolo di primo piano dei partiti comunisti e operai e dell'avanguardia di classe, la classe operaia e i popoli saranno vulnerabili. Solo il socialismo puo' creare le condizioni affinche' guerra, disoccupazione, fame, miseria, analfabetismo, insicurezza per centinaia di milioni di persone e distruzione dell'ambiente siano sradicate dalla faccia della terra".
Per il responsabile esteri del Pdci, Fausto Sorini, sottolinea come in Italia la ricetta del "governo Monti configuri una sorta di 'soluzione greca in salsa italiana', con una linea di massacro sociale che scarica sui ceti popolari i costi della crisi del sistema", ha evidenziato che la questione in campo per il movimento comunista internazionale "non e' solo quella di rafforzare il proprio profilo politico e ideologico, ma soprattutto di essere in grado come comunisti, in un quadro di alleanze e convergenze sociali e politiche democratiche e progressive, di essere promotori di grandi movimenti di lotta, con basi di massa e non meramente testimoniali".
Ricostruire un "Movimento comunista e rivoluzionario internazionale nel 21ˆ secolo, all'altezza dei tempi". E' l'impegno di 78 Partiti comunisti e operai di 59 paesi, assunto nel corso di un incontro svoltosi ad Atene dal 9 all'11 dicembre sul tema: "Il socialismo e' il futuro". I Partiti comunisti - presenti delegazioni Cuba al Vietnam, dalla federazione russa alla Spagna, dal Brasile alla Grecia, per l'Italia era presente una delegazione del Pdci e del PRC - sottolineano "il grave e rapido approfondimento della crisi sistemica del capitalismo e l'offensiva articolata dell'imperialismo su scala mondiale", indicando "la necessita' dello sviluppo e del rafforzamento di un ampio movimento di lotta capace di resistere agli attacchi ai diritti sociali e del lavoro, ai diritti democratici e alla sovranita' di popoli".
Per favorire il raggiungimento di questi obiettivi i comunisti potranno "in modo flessibile" puntare "alla convergenza politica e programmatica con altre forze anticapitalistiche, antimperialiste, progressive e democratiche", a patto che cio' "consenta un avanzamento effettivo sul terreno della pace e del progresso sociale e democratico, contro quelle si presentano come le minacce reazionarie piu' pericolose". Infatti, "diventa sempre piu' evidente agli occhi di milioni di lavoratori che questa e' una crisi di sistema", che "mette in evidenza i limiti storici del capitalismo e la necessita' del suo rovesciamento. La ristrutturazione capitalista e le privatizzazioni vengono promosse al fine di massimizzare il profitto da parte del capitale, di garantire forza lavoro piu' a buon mercato e la regressione a decenni addietro dei diritti sociali e del lavoro. Senza il ruolo di primo piano dei partiti comunisti e operai e dell'avanguardia di classe, la classe operaia e i popoli saranno vulnerabili. Solo il socialismo puo' creare le condizioni affinche' guerra, disoccupazione, fame, miseria, analfabetismo, insicurezza per centinaia di milioni di persone e distruzione dell'ambiente siano sradicate dalla faccia della terra".
Per il responsabile esteri del Pdci, Fausto Sorini, sottolinea come in Italia la ricetta del "governo Monti configuri una sorta di 'soluzione greca in salsa italiana', con una linea di massacro sociale che scarica sui ceti popolari i costi della crisi del sistema", ha evidenziato che la questione in campo per il movimento comunista internazionale "non e' solo quella di rafforzare il proprio profilo politico e ideologico, ma soprattutto di essere in grado come comunisti, in un quadro di alleanze e convergenze sociali e politiche democratiche e progressive, di essere promotori di grandi movimenti di lotta, con basi di massa e non meramente testimoniali".