Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

sabato 21 agosto 2010

La cura è ottima, ma il paziente si sta avviando alla morte.


ΚΚΕ: Η νέα μείωση κατά 4 δισ. ευρώ των κρατικών εξόδων, εκτός από ιδιωτικοποιήσεις και εκποιήσεις, θα έχει ως αποτέλεσμα να μετατραπεί και η ήδη τραγική κατάσταση που επικρατεί στην Υγεία, στην Πρόνοια, στην Παιδεία, στα ασφαλιστικά ταμεία, σε άκρως επικίνδυνη για τη ζωή του λαού.
Νέες σαρωτικές ανατροπές στο ασφαλιστικό σύστημα, άγριο πετσόκομμα των δαπανών για μισθούς, συντάξεις, επιδόματα.
Συμπληρωματικές περικοπές των δημόσιων δαπανών κατά 4 δισ. ευρώ πέραν των προβλέψεων.
Ιδιωτικοποίηση της ΔΕΗ και του ΟΣΕ.
Παράδοση των υδάτινων πόρων - αποθεμάτων της χώρας σε ιδιώτες, αλλά και απροκάλυπτη παραβίαση του Συντάγματος, προκειμένου να εξυπηρετηθούν οι μπίζνες των μονοπωλιακών ομίλων.
Αυτά είναι τα βάρβαρα μέτρα που προωθεί η κυβέρνηση του ΠΑΣΟΚ, στο πλαίσιο του «επικαιροποιημένου μνημονίου» που υπέγραψαν ο υπουργός Οικονομικών, Γ. Παπακωνσταντίνου, και ο διοικητής της Τράπεζας της Ελλάδας, Γ. Προβόπουλος.
Κείμενο που παραδόθηκε στους εκπροσώπους της τρόικας με ημερομηνία 6 Αυγούστου 2010, στο πλαίσιο των πρόσφατων επαφών για την εκταμίευση της δεύτερης δόσης του δανείου, και δόθηκε χτες στη δημοσιότητα.

In Europa qualcosa si muove - Appello dei sindacati europei contro le politiche d'austerità.


In Europa qualcosa si muove - Appello dei sindacati europei contro le politiche d'austerità
Fonte Controlacrisi
20/07/2010
11:34 LAVORO - INTERNAZIONALE
Pubblichiamo l'appello dei sindacati europei per la giornata di mobilitazione europea contro le politiche di Austerity che i governi di centro destra e centro sinistra stanno attuando indistintamente in tutto il continente.

E' questo un segnale importante perchè individua il vero mandante che detta ai governi le politiche antipopolari, l'Europa di Mastricht.

Le misure di austerità mettono l'Europa a rischio di recessione e aumento della disoccupazione. Il conto deve essere pagato dalle banche, non dai lavoratori!
La crisi finanziaria ha messo l'Europa nella peggiore situazione da noi conosciuta a partire dagli anni 30. 23 milioni di lavoratori in Europa, milioni di cittadini europei resi vulnerabili ed insicuri, con tensioni sociali in crescita quasi dappertutto.

GRECIA; SONO ARRIVATI ALL'OSSO E PRENDONO IL TRAPANO. ALTRI TAGLI IN VISTA


21/08/2010 Fonte Controlacrisi
Se la Grecia stava male prima della cura monetarista europea adesso è moribonda. Un completo fallimento che viene perpetrato facendo macelleria sociale da un governo socialista, uno di quei governi che alla vigilia delle elezioni si spacciava come amico dei lavoratori e che oggi è completamente servo della BCE e del FMI.
Oggi la Commissione europea ha avvertito George Papandreou che altri quattro miliardi di tagli alla spesa pubblica sono necessari per raggiungere gli obbiettivi fissati.
La Commissione che mette il becco in un bilancio di un Governo nazionale come se fosse la padrona di casa ci dice che le entrate fiscali della Grecia «sono state inferiori alle attese» e che quindi sono necessari nuovi tagli.

La Cina e' lontana.



di Nicola Melloni

La Cina è vicina, si diceva negli anni ’60, quando la breve stagione della Rivoluzione Culturale sembrava essere il nuovo sol dell’avvenire, la purezza del socialismo movimentista ed anti-burocratico. La Cina entrava, per la prima volta, nell’immaginario collettivo, resa simile a noi da una ideologia prettamente occidentale ma condita in salsa squisitamente cinese.
Passata quell’effimera avventura, il mondo ha preso a girare in tutt’altra direzione, e così pure la Cina. Con una nota di continuità da non sottovalutare.
Le riforme iniziate da Deng nel 1978 hanno nuovamente preso a modello un altro feticcio occidentale, il mercato questa volta, ma ancora una volta mediato da una visione ed un carattere inconfondibilmente cinese – il modo di produzione asiatico, lo chiamava Marx.

HANNO AMMAZZATO LA GRECIA. CHE SIATE MALEDETTI IL 29 SETTEMBRE TUTTI IN PIAZZA


HANNO AMMAZZATO LA GRECIA. CHE SIATE MALEDETTI IL 29 SETTEMBRE TUTTI IN PIAZZA

19/08/2010 Fonte Controlacrisi
Eccolo il risultato dei padroni della BCE, dei governi di centro sinistra e centro destra europei che hanno applicato le ricette neoliberiste della Commissione di Bruxelles; l'economia della Grecia è al collasso.
I dati riportati oggi da alcuni giornali tedeschi sono da spavento; il Paese è «pietrificato nello shock», scrive 'Bild', annunciando che la disoccupazione ha toccato il 12% contro l'8,9% ante-crisi, e dovrebbe raggiungere il 20% a fine 2010. In alcune città elleniche i senza lavoro sono ormai il 70% della popolazione attiva, come nell'area dei cantieri navali di Perama, spiega 'Der Spiegel'.
Il potere di acquisto sta peggiorando velocemente, così come i consumi, mentre esplodono i casi di bancarotta. Il pil greco si è ridotto dell'1,5% nel secondo trimestre dell'anno e il gettito fiscale si è ridotto a un rigagnolo.

venerdì 20 agosto 2010

La democrazia dell'acquae l'economia dei cowboy


La scienziata indiana e la sua lotta per i diritti idrici.
"La democrazia si fonda su questo bene comune. La creazione di un mercato non gestito dalla collettività ci riporta al far west. Non possiamo diventare egoisti nell'uso delle risorse della natura"

di VANDANA SHIVA in La Repubblica
Ci troviamo di fronte a una crisi idrica globale, che minaccia di peggiorare nei prossimi decenni; e man mano che la crisi si aggrava proseguono gli sforzi per ridefinire il concetto di diritti idrici. Un passo storico è avvenuto il 28 luglio, quando le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione che recita così: "L'acqua è una risorsa limitata e un bene pubblico fondamentale per la vita e la salute. Il diritto a disporre di acqua è indispensabile per condurre una vita dignitosa. È un prerequisito per la realizzazione di altri diritti dell'uomo".Ma l'economia globalizzata trasforma sempre di più la definizione dell'acqua da proprietà comune a bene privato, da estrarre e rintracciare senza limiti. L'ordine economico globale esige la rimozione di tutti i vincoli, la deregolamentazione dell'uso dell'acqua e la creazione di mercati dell'acqua.

Il confine tra pubblico e privato.

Ora e sempre prati pubblici!
di Beppe Grillo
Il confine tra pubblico e privato è sempre più sottile. Entrambi sono a pagamento, il pubblico si paga una volta sola con le tasse, il privato due volte.

Il pubblico non funziona, il privato funziona, ma non sempre.
Il pubblico è di tutti, e quindi di nessuno, il privato è di un'azienda, di solito una concessionaria di beni pubblici.
Privatizzare è una parola positiva, statalizzare è comunista, no global, contro il progresso.
L'IRI era pubblica, anche la Telecom era pubblica e da quando è privata e sommersa da debiti (35 miliardi di euro) e dai licenziamenti (50.000 , il 50% dei dipendenti, in dieci anni).
Il demanio era pubblico e diventerà privato.
L'acqua era pubblica e ora è privata.
La punizione e la morte, carceri e cimiteri, diventeranno private.
La salute sta per passare il confine tra pubblico e privato, in modo definitivo. Le tasse aumentano e i servizi pubblici diminuiscono.
Gli asili pubblici sono pieni o fatiscenti, l'asilo privato è pulito, costoso e con le suore sempre sorridenti.
Le spiagge pubbliche sono più rare di un gabinetto pubblico.
La Repubblica Italiana, da "re publica" (cosa pubblica), dovrebbe cambiare il suo nome in Stato Privatizzato Italiano.
Il privato è un'attività a fini di lucro, il pubblico un servizio sociale in cui i costi e i ricavi si pareggiano.
Quando il pubblico diventa privato si genera reddito per i gestori. E' la creazione della ricchezza a investimento zero e a costo addizionale per i cittadini.
Invece di far funzionare lo Stato si preferisce la barzelletta del privato che viene in soccorso del pubblico in difficoltà.
Se così fosse, i dipendenti dello Stato, i politici, i funzionari inetti che, ad esempio, non riescono a far funzionare gli acquedotti, dovrebbero essere licenziati. Perché pagare loro con le tasse e anche le società private con la bolletta?
Se un politico (chi in teoria dovrebbe rappresentare più di lui gli interessi pubblici?) afferma che un bene di proprietà dei cittadini va privatizzato per renderlo più efficiente è un incapace, un corrotto o fa gli interessi del partito insieme ai suoi. Sono tornato dopo anni questa estate in un paese della Valle d'Aosta.
Lo ricordavo raccolto, antico, con orti che intervallavano le abitazioni. Vicino al centro c'era in costruzione un grande parcheggio interrato, altri parcheggi ovunque. Al di là di un ponte era segnalato un cammino a piedi tra i boschi, che ho percorso. Alla mia sinistra un torrente con il letto cementificato e a destra recinzioni continue con cartelli di proprietà privata.
Più avanti, grandi campi da golf con: "Vietato l'ingresso" e ponti sul torrente sbarrati, riservati al passaggio dei golfisti. Un percorso intubato, la natura privatizzata.
Al ritorno mi domandavo: "Dopo i prati cosa privatizzeranno?"

Missione "Antica Babilonia" la strana guerra degli italiani

La vedova Calipari: «Rimane la sensazione che gli americani siano intoccabili»
di PIERANGELO SAPEGNO Fonte La Stampa
Quando cominciò la guerra non eravamo un Paese molto diverso da adesso.
Era il 20 marzo del 2003, e, mentre partivano i bombardamenti sui cieli di Baghdad, il presidente Silvio Berlusconi annunciava alla Camera che noi restavamo un «Paese non belligerante», anche se offrivamo tutto il nostro «pieno sostegno» agli Usa, per una guerra «legittima».
Ce l’aveva con la sinistra italiana, che è antioccidentale e antiamericana: «Il 64 per cento del Paese è con me.
Credo che abbiamo fatto un capolavoro politico e diplomatico: siamo anche riusciti a mantenere la nostra tradizionale alleanza con gli Stati Uniti». In realtà, quel capolavoro diplomatico ci ha portato comunque dentro al conflitto.

mercoledì 18 agosto 2010

Il benservito dei padroni a Berlusconi.


di Mimmo Porcaro Editoriale di Liberazione
Perché mai i padroni italiani, nonostante il fatto che il programma del governo sia identico al programma di Confindustria, stanno dando il benservito a Berlusconi?
Per un sussulto costituzionale, per amore della legalità, per difendere il buon nome d’Italia nel mondo, per indignazione morale? Niente di tutto questo. Per comprendere il motivo di questo preavviso di licenziamento (l’unico contro il quale non ci sogneremmo di protestare) bisogna comprendere il paradosso che rende continuamente instabile la scena politica italiana, ossia il fatto che il gruppo economicamente dominante (il “grande capitalismo” privato bancario ed industriale, ingrassatosi con l’acquisto a basso costo delle imprese e delle banche pubbliche) non riesce ad essere dominante anche politicamente o, meglio, non riesce a dar vita ad un partito e ad un governo che rappresentino direttamente i suoi interessi.

martedì 17 agosto 2010

L’assicurazione di WikiLeaks



L’assicurazione di WikiLeaks è da 1,4 gigabyte


Fonte Il Post
Il file criptato "Insurance" da 1,4 gigabyte potrebbe contenere nuovi documenti segreti da rendere pubblici nel caso in cui WikiLeaks venisse spento
2 agosto 2010 Internet, Mondo
Dopo la pubblicazione degli oltre 90mila documenti riservati sulla guerra in Afghanistan, WikiLeaks potrebbe rivelare nuove informazioni sulle operazioni militari negli Stati Uniti con una nuova serie di dati.
Sul portale dell’organizzazione coordinata da Julian Assange è comparso un nuovo misterioso file intitolato “Insurance” (assicurazione).
Il file criptato si trova QUI per la precisione si trova in fondo alla pagina e ha il titolo
# Insurance file 1.4 GB.
Il file è un archivio da 1,4 gigabyte ed è criptato, dunque necessita di una password per poter essere aperto e consultato, ma al momento i responsabili del sito web non hanno fornito alcuna parola chiave.

La BCE rassicura i mercati e garantisce il massacro sociale.



«Gli aggiustamenti necessari approvati in Europa sono di natura strutturale: si rivedono i sistemi di prelievo fiscale e la struttura e il livello della spesa viene resa più compatibile con la crescita».
Con queste due righe che delineano un'Europa rigorista si chiude oggi l'intervista a Jurgen Stark sul FT, nella quale cerca di convincere i mercati che le riforme lacrime e sangue intraprese dai governi sotto dettatura della BCE funzioneranno e non saranno un caso isolato.
Detta brutalmente, le prossime finanziarie non potranno essere differenti da quella di Tremonti, e questo vale per CHIUNQUE VADA AL GOVERNO.

lunedì 16 agosto 2010

Islanda, il paese senza bavaglio.



Approvata una legge che garantisce uno "scudo" quasi totale a chi metterà su Internet segreti militari, giudiziari, societari e di Stato di pubblico interesse. I blogger saranno protetti dai processi. "Sarà difesa la libertà d'espressione". E così la piccola isola potrebbe diventare il bunker del giornalismo d'inchiesta

dal nostro inviato GUIDO RAMPOLDI

REYKJAVIK - Alle tre di quella notte, quando il parlamento è stato chiamato a votare, la deputata anarchica Birgitta Jonsdottir non era affatto certa che la sua proposta sarebbe passata. E un mese dopo ancora si chiede se tutti i colleghi avessero capito l'entità della sfida che la piccola Islanda si impegnava a lanciare all'universo mondo - a Stati di polizia e a compagnie petrolifere, al Pentagono e a grandi banche, giù giù digradando fino all'Italia di Silvio Berlusconi.

Che cos'e' il Wikileaks e come funziona.

Wikileaks/it
Wikileaks sviluppa una specie di Wikipedia non censurabile, destinata alla pubblicazione massiva e all'analisi di documenti segreti. Il termine "to leak", (letteralmente, trapelare) significa rendere pubblica un'informazione senza autorizzazione ufficiale, nonostante gli sforzi per tenerla segreta. Il nostro principale interesse è smascherare le azioni di regimi oppressivi in Asia, nell'ex blocco sovietico, nel Medio Oriente e nell'Africa Sub-sahariana, ma collaboriamo anche con le persone che desiderano svelare comportamenti non etici dei loro governi e delle loro aziende. Puntiamo ad ottenere il massimo impatto politico. La nostra interfaccia è simile a quella di Wikipedia, ed è usabile da qualunque tipo di persona. Fino ad ora abbiamo ricevuto più di 1,2 milioni di documenti provenenti da gruppi dissidenti e fonte anonime.

Crediamo che la trasparenza nelle attività di governo abbia come conseguenze la riduzione della corruzione, il miglioramento del governo e il rafforzamento della democrazia. Sia i governi sia i cittadini potrebbero beneficiare di un maggiore controllo da parte della comunità globale. Crediamo che questi controlli richiedano informazioni. Storicamente, l'informazione ha avuto un prezzo altissimo, in termini di vite e di diritti umani. Con il progresso tecnologico - internet e la crittogragia - i rischi nel trasmettere una informazione importante possono essere ridotti.

La crisi internazionale e la lezione Argentina.


Alberto Müller* - 27 Luglio 2010


L’attuale crisi globale e le politiche che si stanno mettendo in campo per affrontarla, ripongono al centro del dibattito un insieme di interrogativi economici e politici, dopo un lungo periodo in cui sembrava prevalere un consenso duraturo.
La globalizzazione produttiva e finanziaria si è intensificata negli anni ‘90, ed é stata accompagnata da una prolungata crescita globale, benché segnata da episodi successivi di crisi originatisi sia nei paesi centrali sia in quelli periferici.

domenica 15 agosto 2010

Στο σφυρί τα «Ξενία»

Η ΑΥΓΗ
Ημερομηνία δημοσίευσης: 15/08/2010

Το Ξενία του Ναυπλίου
Της Ελενης Μηλιού
«Βαρίδι» για το υπουργείο Πολιτισμού και Τουρισμού και την κυβέρνηση αποτελούν σήμερα τα πάλαι ποτέ διάσημα ξενοδοχεία «Ξενία», τα περισσότερα από τα οποία είτε βρίσκονται εγκαταλελειμμένα και υπό κατάρρευση είτε αντιμετωπίζουν ποικίλα νομικά και άλλα προβλήματα. Η σταδιακή απαξίωσή τους τα τελευταία τριάντα χρόνια, οδήγησε τα ξενοδοχεία-σύμβολο της χρυσής εποχής του ελληνικού τουρισμού σε τέτοια παρακμή, που σήμερα να είναι σχεδόν αδύνατη η αξιοποίησή τους.

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