Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...
(di classe) :-))
Francobolllo
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.
Europa, SVEGLIA !!
sabato 18 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
Lettera a Roberto Saviano.
Fonte: Ilprimoamore.
Caro Roberto,a scriverti e' un ragazzo di ventisei anni, uscito da pochi mesi dall'universita'.
Non ho scritto Gomorra, non scrivo su Repubblica, non ho fatto trasmissioni. Ma non e' solo al passato che posso parlare: non scriverς un libro di successo, non scriverς su un grande giornale, non dominerς l'auditel in una trasmissione Rai.
Ti scrivo per la stima che il tuo libro mi ha portato ad avere nei tuoi confronti e per la disillusione che questa tua lettera ha causato in me.
Vorrei essere franco e parlare al di fuori delle parole d'ordine che un movimento (qualsiasi movimento) impone per essere schietto e provare a fare un passo oltre il 14 dicembre, altrimenti si guarda sempre al passato e non θ il passato a preoccuparmi adesso.
giovedì 16 dicembre 2010
A proposito di cortei e buoni maestri.
mercoledì 15 dicembre 2010
La rabbia e le manifestazioni dei giovani rompono un “incantesimo maledetto”.
di Roberto Vignoli in ListaSinistra.
(Segue replica di Zag.)
Berlusconi – afferma il Financial Times - ha portato a casa la pelle ottenendo una risicatissima maggioranza che si configura come un contratto a termine.
Con queste carte va al vertice europeo che deciderà i criteri con cui i vari paesi dovranno governare il debito pubblico e le reazioni sociali alle conseguenti misure antipopolari che dovranno adottare.
E’ evidente che sulla base di questi dati si andrà rapidamente alle elezioni.
Il voto parlamentare rivela chiaramente due cose:
1) la fragilità e l’inadeguatezza del ceto politico espresso dalla classe dominante sia nella sua versione berlusconiana che in quella della sua composita opposizione.
Franco Berardi Bifo: Abbandoniamo le illusioni prepariamoci alla lotta.
Quello che sta accadendo a Roma e in molte altre città italiane, mentre un Parlamento di corrotti festeggia la vittoria del Mammasantissima, quel che è accaduto a Londra giovedì scorso mentre un Parlamento di traditori votava la distruzione della scuola pubblica, è l’inizio del nuovo decennio. Sarà un decennio di conflitto e di autodifesa da parte della società, contro una classe dominante violenta, corrotta, assassina, contro il capitalismo finanziario che affama letteralmente la società, contro la mafia che occupa i posti di potere per spartirsi le risorse prodotte dal lavoro. L’enorme massa di studenti, ricercatori, cittadini lavoratori che si sono dati appuntamento a Roma non aveva l’obiettivo di abbattere un governo di mafiosi per istaurare un governo di sfruttatori e di assassini.
un-luminoso-martedi-di-scontri-tra-montecitorio-e-la-piazza.
Luogo comune ormai consolidato voleva che in Italia, a differenza di quanto accaduto in Francia come in Grecia o in Inghilterra, il ruggito della piazza fosse un lontano ricordo.
martedì 14 dicembre 2010
Roma 14 dicembre. Una giornata di sfiducia.
Oggi si è consumato e si è evidenziato quello che da molto si va dicendo, da anni , attraverso la sfiducia verso il PD e l'aumento delle schede bianche e delle astensioni ( gli ultimi sondaggi da la somma dei due a oltre il 30%). Oggi , dopo lo spettacolo senza parola che è avvenuto in parlamento, la sfiducia è avvenuta nelle piazze. Nelle piazze di tutta italia. E si bada sono giovani, sono giovani dai 16 ai 23-24 anni Come cresceranno questi giovani, quali prospettive politiche avranno questi giovani. Oggi si è consumato un ultimo atto , un ennesimo atto, di sfiducia non solo verso B, ma sfiducia verso le istituzioni, verso queste forme di democrazia. Quando la politica non viene incontro a questi giovani, dopo numerose manifestazioni, dopo numerevoli chiamate ed urla alla politica e tutte con assenza di risposte, Ebbene cosa si voleva? Era naturale lo sbocco verso il rifiuto violento, quando , da sempre, non si hanno sbocchi politici , l'unica risposta viene dalla violenza. E attenzione, lo dico a tutti noi. Attenzione! Perché dopo oggi, dopo la vittoria di oggi da parte dei giovani, domani non sarà più come prima. Se oggi i giovani si sono dimostrati altamente responsabili, altamente maturi nella loro disperazione e nella loro assenza di prospettive e di futuro, domani , io spero di no, dovremo stare molti attenti.
Slavoi Zizek.
Την ερχόμενη Κυριακή, 19 Δεκεμβρίου, ο Σλαβόι Ζίζεκ θα δώσει διάλεξη στην Αθήνα με θέμα «Ζώντας στην εποχή των τεράτων», προσκεκλημένος από το Αριστερό Βήμα (αμφιθέατρο Μ. Α. Χ., Εθνικό Μετσόβιο Πολυτεχνείο, 11.30 π. μ.). Με αφορμή τη διάλεξη αυτή, ο Σλοβένος διανοούμενος μίλησε στην «Κ» και τον Πέτρο Παπακωνσταντίνου για την παγκόσμια οικονομική κρίση, τα διλήμματα της Ευρώπης και τις προκλήσεις που αντιμετωπίζει η σύγχρονη Αριστερά
Αν και απολύθηκε για τις αιρετικές απόψεις και τον πολιτικό ακτιβισμό του υπέρ των δημοκρατικών δικαιωμάτων από το καθεστώς του Τίτο, ο Σλαβόι Ζίζεκ παρέμεινε πιστός στον αριστερό ριζοσπαστισμό.Ισορροπώντας επιδέξια πάνω στο τεντωμένο σχοινί που συνδέει τη μαρξιστική πολιτική οικονομία με τη λακανική σχολή της ψυχανάλυσης, ο Σλοβένος διανοητής απέκτησε παγκόσμια φήμη όταν μεταφράστηκε στα αγγλικά το μείζον φιλοσοφικό έργο του «Το υψηλό αντικείμενο της Ιδεολογίας» (ελληνική έκδοση: Scripta, 2006).
Σήμερα, ο Ζίζεκ θεωρείται ένα είδος «σούπερ σταρ» των ανθρωπιστικών επιστημών.
Τα πολυάριθμα βιβλία του γίνονται κατά κανόνα μπεστ σέλερ, όπως επιβεβαίωσε και το τελευταίο έργο του που μεταφράστηκε στα ελληνικά «Βία - Εξι λοξοί στοχασμοί» (Scripta, 2010).
Berlusconi ha vinto, berlusconi ha perso.
Nel silenzio della democrazia.
lunedì 13 dicembre 2010
Leonardo Sciascia ed i comunisti.
Serata di grande cultura civile ieri allo Steri di Palermo. Si presentava il libro di Emanuele Macaluso "Leonardo Sciascia ed i comunisti".
Wu Ming: a cosa serve un comunista.
Fonte: Controlacrisi.
Questo è l’intervento di Tariq Ali alla SOAS (School of Oriental and African Studies) di Londra, occupata dagli studenti. A volte viene da chiedersi a cosa serva un comunista. Ad esempio a fare un discorso di verità:
- Non dovete credere a chi vi dice che non ci sono soldi per lo studio e per la salute: quando si tratta di salvare una banca o di fare la guerra i soldi li trovano sempre.
- Il problema non è governo liberal-conservatore contro governo laburista, perché le politiche dei tagli sono iniziate con la sinistra al governo.
- Senza lottare non si è mai ottenuto nulla, il luogo comune della “moderata e conservatrice” Inghilterra confonde strumentalmente la moderazione con la repressione delle rivendicazioni sociali. L’Inghilterra è il paese dove per la prima volta è stata tagliata la testa al re; dove è nato il movimento operaio; quello per i diritti della donna, etc. La lotta collettiva, gli scioperi, gli atti organizzati di disobbedienza civile, sono ciò che ha portato alle conquiste formali e sociali. Quindi la lotta paga.
- E’ vero che la riforma in parlamento è passata: ma è meglio essere sconfitti dopo aver lottato che essere sconfitti senza lottare. Perché se lotti e vieni sconfitto, torni a casa e ci rifletti sopra, capisci dove hai sbagliato e sei pronto a tornare a lottare.
- Gli studenti dei vari istituti devono coordinarsi tra loro e poi coordinarsi con i sindacati e con i pensionati. Non bisogna mai commettere l’errore di relegare la propria lotta a se stessi, di pensare che si sta lottando soltanto per la propria condizione o categoria, perché le lotte di tutti sono collegate: quindi c’è bisogno di una cornice/narrazione comune.
FONTE: http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=2219
Cancún: il clima che si spezza.
domenica 12 dicembre 2010
Il parlamento delle vacche.
Sul Premio Nobel a Liu Xiaobo.
Identificando causa della pace e causa della democrazia, il presidente del Comitato Nobel abbellisce la storia del colonialismo, che ha visto spesso paesi «democratici» promuovere l’espansionismo, facendo ricorso alla guerra, alla violenza più brutale e persino a pratiche genocide. Ma non si tratta solo del passato.
Ora, il più grande ostacolo alla diffusione universale della democrazia è rappresentato dalla Cina, che dunque costituisce al tempo stesso il focolaio più pericoloso di guerra; lottare con ogni mezzo per un «regime change» a Pechino è una nobile impresa al servizio della pace: questo è il messaggio che da Oslo è stato trasmesso e bombardato in tutto il mondo, ed è stato trasmesso e bombardato mentre la flotta militare Usa non cessa di «esercitarsi» a poca distanza dalle coste cinesi.
A suo tempo, un illustre filosofo «democratico» e occidentale, John Stuart Mill, ha difeso le guerre dell’oppio contro la Cina come un contributo alla causa della libertà, della «libertà «dell'acquirente» prima ancora che «del produttore o del venditore».
Il PD in piazza.
I cortei sono due faccio a dadi o testa o croce. Vado direttamente a Piazza San Giovanni.
Lo so in anticipo. La gente sarà tanta. La forza organizzatrice dell'ex PCI ancora non è venuta meno, ma passa il tempo e in piazza non si vede arrivare nessun corteo.
La musica impazza, i presentatori sono poca cosa, e la gente in piazza pensa ai fatti suoi , Ed allora decido di prendere una delle strade dove presumo arriverà uno dei cortei.
Mi incammino ma il traffico non è dirottato. Mi fermo chiedo ad una coppia , ( hanno la macchina fotografica, io l'ho ancora in borsa, loro al collo per cui sono partecipanti del corteo, o dei fotografi ) Anche loro sono stupidi e dubbiosi.
Ma il corteo? Anche da qui i decibel di una banda sul palco arriva e crea il vuoto nello stomaco. Proseguo, ma stavolta prendendo una traversa per arrivare sulla via dove dovrebbe arrivare l'altro corteo.
E finalmente vedo le luci della polizia, i cartelloni, le bandiere , ma il silenzio è assordante. Vado incontro. La strada è in discesa per me, e posso vedere tutto il serpentone del corteo che arriva da li giù in fondo. Ma perché cazzo non fischiano, perché non urlano, Ma che diavolo fanno.
Ma son qui per far cadere il governo, per protestare contro Berlusconi, o per fare una gita turistica? Ma va a fà un bicchiere.
Questi saranno i pensionati riuniti . Son quelli che vengono da Piramide da Piazzale degli Eroi, dall'Ostiense. Vado da quelli che arrivano dal Nord, dalla stazione Termini.
Prendo l'altro stradone che si connette a Piazza San Giovanni. Il corteo è laggiù in fondo . Gli vado incontro.
Ma anche qui più mi avvicino più il silenzio è raggelante. Sono ormai dentro il corteo e incomincio a riprendere i volti che più mi colpiscono, gli striscioni. Nessuno urla, nessuno si incazza. Qualche Bella Ciao cantata più per malinconia e poi Tarantelle , Pizzica Pizzica, Capisco che i cortei si sono ricongiunti. Son arrivati i casinari dei meridionali.
Leggo i cartelli. Massafra , Pomigliano, Caserta, Taranto, Ginosa, Manduria. Ahoo! pura la banda si son portati.
Si va bè ma i giovani! Niente! Alcune bandiere dei giovani democratici, qualche bimbo al seguito. Ma l'età va dai quaranta in su. Se questi son gli elettori, le prospettive di futuro sono mal ripagate. Mi colpisce un vecchietto travestito che urla e suona un campanaccio " Berluscò La senti questa vooceeeeee!.... Omo 'e merd'a" .
La piazza si riempie,quasi. La gente è tanta. La mia malinconia anche.
-- Zag(c)
Caso Julian Assange e Wikileaks. Se l’Occidente si comporta come l’Iran.
di GennaroCarotenuto.
Non vale la pena star lì a leggere i dettagli sui rapporti sessuali di Julian Assange in Svezia e sulla poco credibile accusa di stupro della quale ha ben dettagliato anche il settimanale l’Espresso.
Si noti solo che, di fronte ad accuse per lo meno dubbiose, Assange, stranamente, non ha trovato alcuna solidarietà da parte dei maschilisti in servizio permanente effettivo, quelli per i quali la femmina provoca sempre, ha i jeans attillati e l’omo è omo.
Anche loro si inchinano ad una superiore ragion di stato, che va oltre quella di genere, per la quale il signor Wikileaks andava fermato a qualunque costo, anche con un’accusa che ai più appare pretestuosa e fabbricata per delegittimarlo. E’ una ragion di stato che solo parzialmente si inserisce nella declinante centralità politico-economica occidentale e statunitense ma che appare soprattutto minare, sia nel bene che nel male, le basi della “società aperta” e dei diritti individuali.
GLI EUROUSURAI HANNO LA SOLUZIONE PER LA DISOCCUPAZIONE, ABBASSARE I SALARI.
CANCUN, LA BOLIVIA NON SI PIEGA!
Cancun. ignorati i popoli, vince il mercato.
Se il pianeta ha la febbre a Cancun non è stata curata, anzi. Nulla di vincolante è stato deciso nell’accordo uscito all’alba di ieri, nonostante l’enfasi data dai governi riuniti e dalla stampa al testo conclusivo emerso dalle due settimane di lavori.
Cancun conferma sostanzialmente il consolidamento della logica emersa a Copenaghen, ampliando i meccanismi attraverso cui la gestione della crisi ambientale e climatica passa attraverso la finanziarizzazione e nuove speculazioni economiche. Il fondo verde, i mercati di carbonio e il meccanismo dei Redd+ non sono altro che false soluzioni che istituiscono una sorta di “diritto di inquinare”, in base al quale i paesi industrializzati continuano con le emissioni pagando “indulgenze” compensative che si risolvono nell’ennesimo ricatto verso i paesi del sud del mondo.
Che la logica di Copenaghen sia stata trasferita a Cancun è dimostrato anche dal ruolo centrale affidato qui in Messico alla Banca Mondiale, che paradossalmente, dopo esser stata tra i colpevoli della crisi economica ed ecologica, gestirà per i primi tre anni il Green Fund.
Ben lontani da incorporare nel proprio linguaggio espressioni come ‘debito ecologico’ , su cui invece i movimenti per la giustizia ambientale di tutto il mondo insistono, nei documenti si continua a puntare sull’urgenza del trasferimento tecnologico, ribadendo il ruolo centrale del settore privato e dei meccanismi finanziari.