Fonte: l'Ernesto Online
di a cura di Sara Milazzo
su l'Ernesto Online del 24/11/2010
Siamo ad Urbino, con il professor Domenico Losurdo, ordinario di storia della filosofia presso l’università “Carlo Bo” di Urbino, filosofo di fama internazionale e presidente dell’associazione Marx XXI. Ci ha gentilmente concesso il suo tempo perché è fondamentale conoscere il punto di vista di un intellettuale in questo momento di congiuntura in cui siamo di fronte ad un attacco del capitale (contro l'intero mondo del lavoro, contro la democrazia, contro la Costituzione nata dalla Resistenza) che è tra i più alti e pericolosi dell'intera nostra storia repubblicana.
su l'Ernesto Online del 24/11/2010
Siamo ad Urbino, con il professor Domenico Losurdo, ordinario di storia della filosofia presso l’università “Carlo Bo” di Urbino, filosofo di fama internazionale e presidente dell’associazione Marx XXI. Ci ha gentilmente concesso il suo tempo perché è fondamentale conoscere il punto di vista di un intellettuale in questo momento di congiuntura in cui siamo di fronte ad un attacco del capitale (contro l'intero mondo del lavoro, contro la democrazia, contro la Costituzione nata dalla Resistenza) che è tra i più alti e pericolosi dell'intera nostra storia repubblicana.
Di fronte a tale attacco si distende un deserto, l'assenza di un'opposizione di classe e di massa che possa in qualche modo respingere l'offensiva della reazione e rilanciare una controffensiva.
Quello che io le chiedo è : come è accaduto tutto questo? Cosa manca, come ricostruire una diga, una resistenza, un contrattacco?
D. Losurdo: Possiamo fare una distinzione tra due problemi che accompagnano la storia della Repubblica in tutto il suo arco. Il primo problema è la sperequazione tra nord e sud: già Togliatti ha sottolineato che la «questione meridionale» è una questione nazionale e oggi stiamo vedendo come la mancata soluzione del sottosviluppo nel Sud rischia di mettere in pericolo l’unità nazionale.