Democrazia in cammino. - di Guglielmo Ragozzino
- Fonte: il manifesto
Oggi si chiude la settimana dell'acqua, con una grande manifestazione per i due Sì al referendum del 12 e 13 giugno. Il tema dell'acqua, bene comune, avrà voce insieme ad altri beni comuni: salute e sicurezza, giustizia; e poi il rifiuto della guerra, quella guerra che l'Italia ripudia.
Un coro potente, appassionato, un concerto non dissonante, allegro. L'acqua in primo luogo. Il successo clamoroso nella raccolta delle firme ha un valore in sé, ma descrive anche una forma di partecipazione, alternativa a quella democrazia che si risolve in un sol giorno, in un solo voto e poi rimette le scelte degli altri giorni a un migliaio di professionisti politici, talvolta capaci, talvolta inaffidabili. Il governo dell'acqua lo vorremmo invece affidato a persone competenti e motivate, al corrente delle cento caratteristiche locali di domanda e di offerta idrica.
Oggi si chiude la settimana dell'acqua, con una grande manifestazione per i due Sì al referendum del 12 e 13 giugno. Il tema dell'acqua, bene comune, avrà voce insieme ad altri beni comuni: salute e sicurezza, giustizia; e poi il rifiuto della guerra, quella guerra che l'Italia ripudia.
Un coro potente, appassionato, un concerto non dissonante, allegro. L'acqua in primo luogo. Il successo clamoroso nella raccolta delle firme ha un valore in sé, ma descrive anche una forma di partecipazione, alternativa a quella democrazia che si risolve in un sol giorno, in un solo voto e poi rimette le scelte degli altri giorni a un migliaio di professionisti politici, talvolta capaci, talvolta inaffidabili. Il governo dell'acqua lo vorremmo invece affidato a persone competenti e motivate, al corrente delle cento caratteristiche locali di domanda e di offerta idrica.
I referendum e la manifestazione che li lancia servono proprio a collegare queste diversità in un impegno comune. A risparmiare e risanare; e inoltre a estinguere tutte le seti con equità; a non sprecare mai, non sporcare mai il bene prezioso. Il modello partecipativo ha due pregi, tra gli altri. Mette al sicuro l'acqua da inopinate vendite di comuni indebitati a padroni multinazionali. Si evita così di sottoporre l'acqua di tutti alla finanza che, come si sa, non ha mai sete di acqua, ma sempre e solo di dividendi.