LA BCE SPERA CHE I MERCATI COMPRENDANO CHE IL MASSACRO SOCIALE E' STRUTTURALE
16/08/2010 Fonte Controlacrisi
16/08/2010 Fonte Controlacrisi
«Gli aggiustamenti necessari approvati in Europa sono di natura strutturale: si rivedono i sistemi di prelievo fiscale e la struttura e il livello della spesa viene resa più compatibile con la crescita».
Con queste due righe che delineano un'Europa rigorista si chiude oggi l'intervista a Jurgen Stark sul FT, nella quale cerca di convincere i mercati che le riforme lacrime e sangue intraprese dai governi sotto dettatura della BCE funzioneranno e non saranno un caso isolato.
Detta brutalmente, le prossime finanziarie non potranno essere differenti da quella di Tremonti, e questo vale per CHIUNQUE VADA AL GOVERNO.
L'Europa e il nuovo patto di stabilità non transigono, da un lato la linea Marcegaglia della responsabilità nazionale, dall'altro la sciagurata ipotesi dei governi tecnici in caso di caduta di Cesare prendono spunto proprio da questo elemento, rassicurare i poteri forti europei che in Italia comunque vada la crisi continueranno a pagarla i lavoratori.
Peccato però che ai mercati delle parole di Stark non frega nulla dato che il germe della speculazione finanziaria continua a far girare la ruota della speculazione come e peggio di prima della crisi. Non è un caso che come scriveva Halevi qualche giorno fa i profitti in europa crescono mentre diminuiscono gli investimenti sull'innovazione e sull'economia reale, e non è un caso che le vendite di titoli spazzatura hanno raggiunto i livelli di prima della crisi.
Risultato di tutto questo è un aumento della disoccupazione di massa, aumento dell'inflazione e la creazione di un'Europa a due velocità, dove i tedeschi comandano la giostra ed i paesi periferici che rischiano il Default devono subire tutti gli scompensi che questo genera nelle proprie economie reali. Il 29 settembre i sindacati europei hanno organizzato la prima manifestazione europea contro le politiche di austerity a difesa dell'occupazione.
Controlacrisi.org cercherà di supportare questa manifestazione e di aprire la discussione nella sinistra italiana che continua a sottovalutare per incapacità o per scelta politica gli effetti concreti che avranno sulle nostre condizioni materiali le scelte fatte in Europa in questi mesi.
BCE: STARK, RIFORME DI BILANCIO MIGLIORANO PROSPETTIVE CRESCITA (FT)(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 16 ago - Le riforme di bilancio intraprese da diversi Paesi dell'Eurozona contribuiscono a migliorare le prospettive di crescita nel medio termine. Lo afferma Juergen Stark, membro del Comitato direttivo della Bce, in un articolo pubblicato dal quotidiano britannico 'Financial Times'.
Secondo Stark i mercati finanziari non comprendono appieno la natura delle riforme avviate dai Paesi dell'area dopo la crisi del debito sovrano della primavera scorsa. Si confonde, afferma Stark, la severità di bilancio con la riforma di bilancio. «La cosa di cui bisogna tenere conto - continua - è che la correzione delle politiche di bilancio non è una mossa isolata ma è piuttosto un cambiamento fondamentale nella strategia che sta alla base delle politiche di bilancio», e cioè nella strategia che dovrà portare a realizzare avanzi primari ora e in futuro.
Stark risponde in questo modo, come già altri esponenti della Bce in precedenza, allo scetticismo dei mercati sulla sostenibilità dei pacchetti di austerità approvati da diversi Paesi dell'Eurozona, come Grecia e Spagna.
Secondo Stark, invece, «gli aggiustamenti necessari approvati in Europa sono di natura strutturale: si rivedono i sistemi di prelievo fiscale e la struttura e il livello della spesa viene resa più compatibile con la crescita».
Nessun commento:
Posta un commento