di Claudia Capone - in ListaProspettive
L` uomo di immondizia.
Era lì, dentro il cassonetto dell` immondizia eletto a camera da letto coperto da un telo di plastica, uno strato di immondizia come materasso.
Cercava riposo dopo un giorno di giri a vuoto per le strade caotiche e soste vicino qualche chiesa, alla ricerca di qualche soldo e un tozzo di pane da mettere sotto i denti.
Si era ritirato lì, forse perchè il colore azzurro del cassonetto gli ricordava il colore della sua camera, delle tendine aeree che si sollevavano all` aria primaverile o semplicemente perchè gli ricordava l` azzurro del cielo del suo paese.
Dormiva lì e chissà cosa sognava. Forse un` altalena che lo portava leggero a toccare il cielo.
Quell`oscillazione era così bella che quasi sembrava la vivesse: ora lo portava in alto, su, più su, vicino le nuvole e poi con un` improvvisa inclinazione, lo rilasciava giù, libero di precipitare nel vuoto.
Non sapeva che quel movimento era reale , che invece era stato catapultato tra le lame di un camion addetto alla raccolta dell` immondizia. Un urlo, gli occhi spalancati degli operatori della nettezza, l`orrore di vedere le sue gambe compattate tra cartacce e scorze di patate.
Poi la corsa in ospedale e poi la morte.
Così è morto un uomo. Nessuno richiederà il suo corpo maciullato,il suo funerale si risolverà in un` affrettata benedizione e la sua sepoltura si perderà tra le tante, senza forse nemmeno un segno di riconoscimento.
Così si può morire oggi, anche ad Atene.
Pensavamo che queste cose potessero succedere altrove, in America forse, dove i barboni senza casa sono migliaia, o in Francia o in Inghilterra, ma, chissà perchè, pensavamo che non potessero riguardarci qui, ad Atene.
Pensavamo, per una sorta di spirito di auto-conservazione storico-geografica , che la società greca non potesse mai arrivare a tali crudezze, che coltivasse ancora forti i fermenti della solidarietà e del vivere civile.
E invece la globalizzazione prima, la grande sete dell` euro, la crisi economica dopo, l` hanno ridotta a un` ameba, a corpo gelatinoso, quasi melmoso, che si muove spinto dalle ambizioni di potere e dai fallimenti di pochi, ma completamente insensibile alle esigenze dei suoi componenti più deboli.
Il dio denaro qui fa miracoli: resuscita morti per gli uffici delle tasse, pone come candidati a sindaco vecchi ultranovantenni , offre cariche di scrutatore a nonne ottantaquattrenni, assegna residenze inesistenti a fantomatici prestanome perchè possano figurare come parte dell` elettorato, permette a certa gente di percepire tre, quattro pensioni alla volta.
Sull` altare di questo dio sanguinario la società greca ha sacrificato quell`uomo di immondizia: pochi hanno capito, con raccapriccio, quanto quella sorte tocchi tutti da vicino perchè ci rivela in che considerazione siamo tenuti dal capitale, dalla finanza e dal potere: asini da sfruttare nel lavoro, nella famiglia, nei rapporti sociali, cani da mandare randagi su informazioni - spazzatura e da far divertire con le oscenità di loro gusto su televisioni, giornali, internet, limoni da spremere fino all` ultimo euro, che poi finiscono nel cassonetto dei rifiuti.
Claudia Capone
Claudia Capone
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