Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

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giovedì 16 febbraio 2012

That's italy. GLI ECONOMISTI DI BALLARO'

Autore: MAURIZIO ACERBO controlacrisi
Chi guarda la tv ha bisogno di strumenti di autodifesa soprattutto in questi tempi di grande coalizione. Un primo efficace strumento è il vostro computer e un qualsiasi motore di ricerca. Si tratta di un esercizio di ricerca sul campo che consigliamo soprattutto alle persone di sinistra che tendono ad abbassare pericolosamente il proprio tasso di criticità nei confronti di questo governo “tecnico”.
Una particolare accortezza va riservata a una trasmissione come Ballarò che non si sa perchè viene considerata da molti un esempio di informazione equilibrata.

Mentre nei confronti dei politici il telespettatore ha la possibilità di un giudizio autonomo perchè bene o male sa di chi si tratta, con i tecnici al governo e gli economisti che ne celebrano le gesta è ben più complicato.

L’analisi degli ospiti quindi è un esercizio assai utile. Veniamo alla puntata appena andata in onda di Ballarò.

Il sottosegretario Claudio De Vincenti si premura di informarci che lui è keynesiano e il telespettatore di sinistra a casa è indotto a pensare che è uno dei “nostri”. Non abbiamo il tempo di approfondire le opere di De Vincenti ma qualche indicazione sulle opinioni del sottosegretario ce la dà la sua posizione sul referendum sull’acqua. Il nostro era un sostenitore della privatizzazione della gestione dell’acqua e contrario al nostro referendum (vedi articolo). Dovrebbe bastare per farci capire che il “tecnico” non è dei “nostri”.

Poi c’è l’onnipresente economista in collegamento dagli Stati Uniti: Michele Boldrin celebra ovviamente il governo Monti. La scapigliatura, l’orecchino e il fatto che parli male di Tremonti e Berlusconi potrebbe indurre qualche telespettatore di sinistra a pensare che anche in tal caso abbiamo a che fare con uno dei “nostri”.

Inoltre il tipo si mette anche lui a spiegare Keynes a Diliberto. Uno potrebbe pensare che da un lato c’è un moderno economista democratico, liberal, riformista e dall’altro il solito comunista ideologico e obsoleto.

Per prendere le misure del personaggio forse può giovare al telespettatore di sinistra sapere che il professor Michele Boldrin “Il 9 gennaio 2009 è stato uno dei firmatari (…insieme ai premi Nobel Vernon Smith, James M. Buchanan e Edward Prescott e a molti altri economisti) dell’appello, promosso dal Cato Institute, rivolto al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per esprimere la propria contrarietà alle politiche neo-keynesiane promosse dalla nuova amministrazione. L’appello è comparso nello spazio dedicato alle inserzioni a pagamento di diversi quotidiani amercani (New York Times, Washington Post, ecc.)”.

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