Tanto per confermare che l'obiettivo primario Amerik-israeliano non è assolutamente quello di evitare che l'Iran possa costruire armi nucleari ma cercare una "scusa" per attaccarlo militarmente. La Turchia sara' pure quella che e' ... pero' ha dimostrato che ci possono essere ancora paesi in grado di tenere la schiena dritta e prendere decisioni in modo autonomo dagli USA ...lunedì, 17 maggio 2010 Fonte: Mazzetta Splinder
L'Iran disarma Israele e Stati Uniti
Con l'accordo preso con la Turchia, con la mediazione del presidente brasiliano Lula, l'Iran si è impegnato a far gestire all'estero il ciclo di arricchimento dell'uranio necessario al funzionamento delle sue centrali.
L'accordo spiazza e disarma Stati Uniti ed Israele, che ora rimangono senza argomenti e soprattutto privi della tanto utile "minaccia iraniana". Esemplare in questo senso il titolo del New York Times: " L'iran acconsente a spedire l'uranio, complicando i colloqui per le sanzioni".
Non un sospiro di sollievo per lo scampato del pericolo di un Iran armato di bombe atomiche, ma la delusione per il tramonto dell'utilissima "minaccia iraniana" che negli ultimi anni è stata la foglia di fico ad ogni aggressione militare e alla politica espansionistica d'Israele, che ora è nudo davanti al mondo con le proprie responsabilità esposte agli sguardi di tutti, anche dei timorosi degli "islamici".
Il NYT riferisce comunque che gli "esperti" stanno cercando attivamente pretesti per dirsi insoddisfatti dell'accordo
Accordo che ha talmente spiazzato le diplomazie occidentali che la UE dichiara dubbi, mentre le altre diplomazie (Francia INsoddisfatta a a parte) per ora tacciono, eppure l'accordo è esattamente quanto richiesto da anni al regime di Teheran, che manderà pure in Turchia il suo uranio prima di ricevere quello arricchito, in segno di buona fede.
Aggiornamento: Israele ufficialmente tace e aspetta reazioni dagli altri paesi che tardano ad arrivare, filtra un non troppo velato scetticismo.
Israele "teme" che l'Iran eviterà le sanzioni, dichiarazioni di vario genere sostengono che Turchia e Brasile si sono fatti ingannare da Ahmadinejad, che tradirà gli accordi.
A testimonianza dell'effettiva "pericolosità" del programma nucleare iraniano, l'uranio oggetto dell'accordo è più della metà di quello stimato in possesso di Teheran (dai due terzi alla metà secondo le stime più alte), arricchito al 3.5%, che scambiato varrà la fornitura uranio al 20% per una centrale modestissima. L'uranio per fare le bombe è arricchito -almeno- all'85%. La quantità d'uranio che rimane all'Iran non basta a fare una bomba. Il che significa che comunque l'Iran ha offerto di liberarsi di una potenziale bomba delle ipotetiche due che si poteva permettere di sognare.
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