Giuseppe Allegri, Alex Foti - Fonte il manifesto.
Sono parecchi i motivi per cui vale la pena venire l'ultima settimana di settembre a protestare a Bruxelles contro l'eurocrazia. Uno è il campo noborder che organizza nella capitale dell'Ue una settimana di workshop e azioni in difesa del diritto dei migranti a varcare i confini e per cercare di arrestare l'ondata di xenofobia europea che dall'Italia e dalla Francia manda un pessimo segnale ai nuovi stati membri. Il campeggio (http://noborder.bxl.eu) ha per immagine il poster dell'artista/subvertiser Titom che ritrae uno sbarazzino burattino che taglia con le cesoie il filo spinato di uno dei tanti campi di detenzione per sans papiers di cui è punteggiata l'Europa.
Come rete euromayday, sotto la sigla Precarious United (http://precarious-united.eu) abbiamo contribuito a organizzare la giornata d'azione del 29 settembre contro la Commissione e l'Ecofin, il vertice dei ministri finanziari europei che si ritroverà per decidere l'aggiustamento strutturale per colmare i deficit causati dal salvataggio delle grandi banche.
Sono parecchi i motivi per cui vale la pena venire l'ultima settimana di settembre a protestare a Bruxelles contro l'eurocrazia. Uno è il campo noborder che organizza nella capitale dell'Ue una settimana di workshop e azioni in difesa del diritto dei migranti a varcare i confini e per cercare di arrestare l'ondata di xenofobia europea che dall'Italia e dalla Francia manda un pessimo segnale ai nuovi stati membri. Il campeggio (http://noborder.bxl.eu) ha per immagine il poster dell'artista/subvertiser Titom che ritrae uno sbarazzino burattino che taglia con le cesoie il filo spinato di uno dei tanti campi di detenzione per sans papiers di cui è punteggiata l'Europa.
Come rete euromayday, sotto la sigla Precarious United (http://precarious-united.eu) abbiamo contribuito a organizzare la giornata d'azione del 29 settembre contro la Commissione e l'Ecofin, il vertice dei ministri finanziari europei che si ritroverà per decidere l'aggiustamento strutturale per colmare i deficit causati dal salvataggio delle grandi banche.
I soldi che avremmo potuto spendere in forme di reddito e basic income per precari e disoccupati, educazione universitaria, economia ecosostenibile, li hanno dati ai banchieri, quelli che con la loro irrazionalità e avidità ci hanno precipitato in depressione.
Per fermare la deflazione, dobbiamo batterci per un'Europa ecosociale che dia strumenti di garanzia alla società e rifaccia partire l'economia con la greenomics. Insomma rossi, verdi, black e pink dopo Copenhagen sono chiamati a raccolta a Bruxelles per difendere il diritto della generazione precaria e immigrata a esistere e progettare il futuro, nello spazio non più verticale dei media e nell'ambiente reso minaccioso dalla crisi climatica.
Nessun commento:
Posta un commento