Pechino, 6 ago. - (Adnkronos) - Fonte: controlacrisi
La risposta degli Stati Uniti al problema del debito è stata finora «arrogante». «Ma non ci vorrà molto tempo prima che scoppi la crisi del debito sovrano Usa». Lo afferma all'ADNKRONOS Guan Jianzhong, presidente dell'agenzia di rating cinese Dagong. Il presidente dell'agenzia cinese ribadisce l'opposizione a eventuali iniezioni di liquidità da parte della Federal Reserve: «Un terzo round di quantitative easing - spiega - significherebbe esportare il debito degli Usa, stampando una quantità eccessiva di dollari: sarebbe un pò come placare la sete bevendo veleno». D'altronde, sottolinea Guan, se un paese «emette la valuta di riserva internazionale, gli spetta il compito di mantenerla stabile, perchè una svalutazione ad arte significa violare l'interesse dei creditori, e questo costituisce un default de facto». «Le altre agenzie - ammette - ritengono che chi ha questo diritto sulla valuta internazionale non potrà mai fallire, dal momento che potrà sempre ripagare il debito stampando più carta moneta». Invece, per Guan «per gli Stati Uniti il peso del debito è già insostenibile: continuano a contare sul diritto di emettere dollari per mantenere una continuità nel rapporto fra debitore e creditore». «Ma alla fine - commenta Guan - il biglietto verde verrà abbandonato ed allora gli Stati Uniti non potranno più chiedere prestiti. E quel che è peggio, le banconote in circolazione diventeranno carta straccia». «A giudicare dalla situazione attuale - è la conclusione dell'economista cinese - non ci vorrà molto tempo prima che scoppi la crisi del debito sovrano degli Stati Uniti». (Mge/Col/Adnkronos)
Nessun commento:
Posta un commento