di Felice Fortunaci. Fonte: megachipdue
Ecco il testo della lettera con gli impegni presi dall'Italia, un Paese in ginocchio, di fronte all'ultimatum europeo. La trovate, tra gli altri, sul Corriere della Sera. Invito a leggerla integralmente. E' a dir poco agghiacciante: vendita dei beni pubblici a privati, privatizzazione di tutti i servizi pubblici entro 12 mesi, licenziamenti facili, pensioni irraggiungibili, e molto altro... Cosa da non sottovalutare: il tutto viene condito con la totale distruzione della Costituzione, dei suoi principi di ispirazione sociale, della divisione dei poteri.
Questa è una vera rivoluzione. Un rovesciamento netto e rapido della costituzione materiale, con piena benedizione quirinalizia. Al Colle lo Stato d'eccezione piace, e non poco. Chi si illude del contrario perde tempo, e tempo non ce n'è più.
La devastazione della Costituzione è funzionale alla necessità di prendere decisioni tremende in tempi rapidi e senza "ostacoli" di tipo parlamentare.
Ogni spazio di espressione democratica DEVE essere impedito.
Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, in nome dell'opposizione fa forse le barricate? Sentitelo: "A parte le minacce inaccettabili di entrare a piè pari sul mercato del lavoro, tutto il resto è merce usata. Dico a Berlusconi: forza, venga in parlamento e spieghi e rispetti quel calendario". Urca, gliele canta chiare, eh? Quello che sa dire è: "rispetti quel calendario". In questo caso le calende greche arrivano, eccome se arrivano. Si fa come ad Atene, ragazzi.
Il diavolo si nasconde nei dettagli, e qui, di diavoli e dettagli, ce n'è a bizzeffe. Prendete l'accordo sulle banche. Anche questo è da leggere integralmente. Le banche devono iscrivere i titoli di stato ai valori di mercato, e devono ricapitalizzare. Se non ce la fanno, intervengono gli Stati e in seconda battuta l' EFSF con soldi pubblici.
Cioè si istituzionalizza il meccanismo che socializza le perdite e privatizza i profitti.
Gli imbecilli schiavi non parlano di questo, naturalmente. Si concentrano sulle scuse della Merkel.
Nulla - ora sia chiaro - sarà come prima. I decenni della Repubblica precipitano qui. Adesso.
Ecco il testo della lettera con gli impegni presi dall'Italia, un Paese in ginocchio, di fronte all'ultimatum europeo. La trovate, tra gli altri, sul Corriere della Sera. Invito a leggerla integralmente. E' a dir poco agghiacciante: vendita dei beni pubblici a privati, privatizzazione di tutti i servizi pubblici entro 12 mesi, licenziamenti facili, pensioni irraggiungibili, e molto altro... Cosa da non sottovalutare: il tutto viene condito con la totale distruzione della Costituzione, dei suoi principi di ispirazione sociale, della divisione dei poteri.
Questa è una vera rivoluzione. Un rovesciamento netto e rapido della costituzione materiale, con piena benedizione quirinalizia. Al Colle lo Stato d'eccezione piace, e non poco. Chi si illude del contrario perde tempo, e tempo non ce n'è più.
La devastazione della Costituzione è funzionale alla necessità di prendere decisioni tremende in tempi rapidi e senza "ostacoli" di tipo parlamentare.
Ogni spazio di espressione democratica DEVE essere impedito.
Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, in nome dell'opposizione fa forse le barricate? Sentitelo: "A parte le minacce inaccettabili di entrare a piè pari sul mercato del lavoro, tutto il resto è merce usata. Dico a Berlusconi: forza, venga in parlamento e spieghi e rispetti quel calendario". Urca, gliele canta chiare, eh? Quello che sa dire è: "rispetti quel calendario". In questo caso le calende greche arrivano, eccome se arrivano. Si fa come ad Atene, ragazzi.
Il diavolo si nasconde nei dettagli, e qui, di diavoli e dettagli, ce n'è a bizzeffe. Prendete l'accordo sulle banche. Anche questo è da leggere integralmente. Le banche devono iscrivere i titoli di stato ai valori di mercato, e devono ricapitalizzare. Se non ce la fanno, intervengono gli Stati e in seconda battuta l' EFSF con soldi pubblici.
Cioè si istituzionalizza il meccanismo che socializza le perdite e privatizza i profitti.
Gli imbecilli schiavi non parlano di questo, naturalmente. Si concentrano sulle scuse della Merkel.
Nulla - ora sia chiaro - sarà come prima. I decenni della Repubblica precipitano qui. Adesso.
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