Fonte: Il Manifesto | Autore: Jacopo Rosatelli
Ha fatto danni epocali
Risoluzione in commissione lavoro. Il documento che approderΰ nell'aula dell'europarlamento condanna senza mezzi termini il "salvataggio" di Ue, Fmi e Bce in Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda. I popolari: "La colpa del disastro θ dei socialisti"
Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro sono i Paesi oggetto dei «piani di salvataggio» ad opera dell�Unione europea, attraverso la troika formata da Commissione europea, Bce e Fondo monetario. Risultato? «Le politiche di aggiustamento e le riforme strutturali nei quattro Paesi hanno condotto a drammatiche quote di disoccupazione, a una percentuale storica di posti di lavoro perduti, e a un peggioramento delle condizioni di lavoro». A dirlo nero su bianco θ la Commissione lavoro e affari sociali del Parlamento europeo, che ha approvato ieri a larga maggioranza una risoluzione di bilancio dell�operato della troika.
Il rapporto passa ora all�esame dell�aula di Strasburgo, che dovrΰ votarlo a marzo: θ possibile che alla fine dell�iter qualcosa cambi, ma il segnale lanciato ieri θ molto chiaro. «La dimensione sociale dell�Europa θ stata completamente ignorata dalla Troika, che ha agito come fosse un club di banchieri», ha dichiarato dopo il voto di ieri l�estensore del documento, il socialista spagnolo Alejandro Cercas. «Ora l�Europa deve dimostrare che si occupa non solo della salute finanziaria degli stati membri � ha aggiunto �, ma anche della vita quotidiana dei suoi cittadini». Salute finanziaria, peraltro, tutt�altro che raggiunta, come mostra ad esempio l�esplosione del debito pubblico greco.
Gli eurodeputati mettono in evidenza anche l�aumento della povertΰ, dovuto ai tagli imposti dalla troika nei settori dell�assistenza socio-sanitaria e delle pensioni, e l�incremento delle diseguaglianze figlio dell�austeritΰ.
Oltre a ciς, la commissione lavoro dell�Europarlamento punta il dito contro violazioni delle stesse regole «costituzionali» europee, come l�articolo 178 del Trattato sul funzionamento Ue che riconosce agli stati «la responsabilitΰ per la definizione della loro politica sanitaria e per l�organizzazione e la fornitura dei servizi sanitari e di assistenza medica». Tutto il contrario � dice la risoluzione approvata ieri � di quello che θ realmente accaduto.
Un duro j�accuse che non risparmia nulla dell�operato della troika, da anni al centro delle critiche di movimenti sociali, partiti di sinistra e sindacati � la cui confederazione europea si mobiliterΰ il prossimo 4 aprile. Di diverso parere i conservatori del Partito popolare europeo, che hanno votato contro il documento: «La colpa dell�aumento della disoccupazione � hanno sostenuto � θ dei socialisti, che hanno chiuso gli occhi di fronte al nascere della crisi, senza reagire prontamente». Il riferimento θ agli ex premier di Grecia e Portogallo, Giorgos Papandreu e Josι Socrates, al governo nel cruciale biennio 2009�2011, sostituiti poi dai primi ministri conservatori Antonis Samaras e Pedro Passos Coelho attualmente in sella.
Insoddisfatti del documento approvato ieri, ma per ragioni opposte a quelle del Ppe, sono i rappresentanti della Gue, il gruppo della sinistra unitaria all�Eurocamera: a loro giudizio si doveva dire piω chiaramente che la troika θ illegittima. Per Francesco Martone di Sel, il voto del Parlamento europeo evidenzia «la necessitΰ ormai irrinunciabile di mettere mano all�architettura istituzionale dell�Ue per costruire istituzioni politiche forti e democratiche, che siano il fondamento del progetto federale degli Stati Uniti d�Europa».
Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro sono i Paesi oggetto dei «piani di salvataggio» ad opera dell�Unione europea, attraverso la troika formata da Commissione europea, Bce e Fondo monetario. Risultato? «Le politiche di aggiustamento e le riforme strutturali nei quattro Paesi hanno condotto a drammatiche quote di disoccupazione, a una percentuale storica di posti di lavoro perduti, e a un peggioramento delle condizioni di lavoro». A dirlo nero su bianco θ la Commissione lavoro e affari sociali del Parlamento europeo, che ha approvato ieri a larga maggioranza una risoluzione di bilancio dell�operato della troika.
Il rapporto passa ora all�esame dell�aula di Strasburgo, che dovrΰ votarlo a marzo: θ possibile che alla fine dell�iter qualcosa cambi, ma il segnale lanciato ieri θ molto chiaro. «La dimensione sociale dell�Europa θ stata completamente ignorata dalla Troika, che ha agito come fosse un club di banchieri», ha dichiarato dopo il voto di ieri l�estensore del documento, il socialista spagnolo Alejandro Cercas. «Ora l�Europa deve dimostrare che si occupa non solo della salute finanziaria degli stati membri � ha aggiunto �, ma anche della vita quotidiana dei suoi cittadini». Salute finanziaria, peraltro, tutt�altro che raggiunta, come mostra ad esempio l�esplosione del debito pubblico greco.
Gli eurodeputati mettono in evidenza anche l�aumento della povertΰ, dovuto ai tagli imposti dalla troika nei settori dell�assistenza socio-sanitaria e delle pensioni, e l�incremento delle diseguaglianze figlio dell�austeritΰ.
Oltre a ciς, la commissione lavoro dell�Europarlamento punta il dito contro violazioni delle stesse regole «costituzionali» europee, come l�articolo 178 del Trattato sul funzionamento Ue che riconosce agli stati «la responsabilitΰ per la definizione della loro politica sanitaria e per l�organizzazione e la fornitura dei servizi sanitari e di assistenza medica». Tutto il contrario � dice la risoluzione approvata ieri � di quello che θ realmente accaduto.
Un duro j�accuse che non risparmia nulla dell�operato della troika, da anni al centro delle critiche di movimenti sociali, partiti di sinistra e sindacati � la cui confederazione europea si mobiliterΰ il prossimo 4 aprile. Di diverso parere i conservatori del Partito popolare europeo, che hanno votato contro il documento: «La colpa dell�aumento della disoccupazione � hanno sostenuto � θ dei socialisti, che hanno chiuso gli occhi di fronte al nascere della crisi, senza reagire prontamente». Il riferimento θ agli ex premier di Grecia e Portogallo, Giorgos Papandreu e Josι Socrates, al governo nel cruciale biennio 2009�2011, sostituiti poi dai primi ministri conservatori Antonis Samaras e Pedro Passos Coelho attualmente in sella.
Insoddisfatti del documento approvato ieri, ma per ragioni opposte a quelle del Ppe, sono i rappresentanti della Gue, il gruppo della sinistra unitaria all�Eurocamera: a loro giudizio si doveva dire piω chiaramente che la troika θ illegittima. Per Francesco Martone di Sel, il voto del Parlamento europeo evidenzia «la necessitΰ ormai irrinunciabile di mettere mano all�architettura istituzionale dell�Ue per costruire istituzioni politiche forti e democratiche, che siano il fondamento del progetto federale degli Stati Uniti d�Europa».
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