Un paese in minorita'.

dalla Mailing list ListaSinistra
di Salvatore Camaioni

E' come quando ad un bambino gli si blocca la crescita, la maturazione, il fisiologico sviluppo fisico e mentale. Questa è la miserevole sorte toccata all'Italia ed ai suoi abitanti.
Ormai questa repubblica ha più di mezzo secolodi vita (benché stentata ed asfittica) e ne sappiamo abbastanza per tirare qualche provvisoria conclusione.

Ogni volta che questo sfortunato paese ha avuto la possibilità e la voglia di dare una svolta alla propria esistenza, si è sempre verificato, con matematica puntualità, qualche fatto di sangue, eclatante, che ne ha bloccato la dinamica, facendo abortire il tentativo.
Si è sempre trattato di tentativi di svolta nel senso dell'appropriazione, da parte del popolo, del proprio futuro in modo autonomo e spontaneo, senza la tradizionale guida ed eterodirezione dei poteri forti (economici, politici).

Inaltre parole, tutte le volte che la democrazia ha tentato di uscire dalle astrazioni cartacee per diventare reale e operativa, c'è sempre stato qualcuno e qualcosa che lo hanno impedito: chiaro segno che in Italia la politica non può mai essere appannaggio esclusivo del popolo e della sua mutevole inclinazione.
C'è un'ipoteca, un'istanza superiore, a prescindere, che è tuttora vitale ed implacabile.
Tutto è iniziato nel 1947, con la strage di Portella della Ginestra, dove assieme al bandito-burattino Giuliano sparavano anche uomini dei servizi (americani ed italiani). Allora, in una realtà geopolitica divisa in blocchi, si doveva arrestare il comunismo.

La stessa preoccupazione è presente nelle stragi nere di Piazza Fontana e Piazza della Loggia, e poi nel rapimento ed assassinio di Aldo Moro, stavolta perpetrato dai rossi. L'entità sovraordinata -cioè il grumo di fortissimi interessi economici e politici- ha dunque utilizzato manovalanza banditesca o politica, di ogni colore, per bloccare lo sviluppo della neonata democrazia italiana, condannata a rimanere in fasce, nella culla, minore d'età, immatura e dunque sotto tutela.

Alla caduta della cosiddetta prima repubblica, gli attentati di Roma, Firenze e Milano, con l'apoteosi finale delle scenografiche stragi di Falcone e Borsellino, utilizzano manovalanza mafiosa per bloccare un nuovo sussulto di democrazia profilatosi al cadere dei vecchi referenti partitici. Stavolta la paura del comunismo non c'è più -perché è caduto il blocco sovietico- ma resta la fifa matta dell'indipendenza politica e della sovranità del popolo italiano.

La joint venture tra entità sovraordinata e mafia sceglie come obbiettivi, oltre ai monumenti, due giudici che stavano sulle scatole ai mafiosi. Il nuovo assetto è imperniato sul nuovo partito di Forza Italia, che serve ancora una volta a bloccare i conati democratici del popolo italiano, e ci riesce alla grande.

Adesso siamo all'epilogo di questa fase, perché il nano fetens è ormai decrepito, inaffidabile. L'entità sovraordinata è alla ricerca di un nuovo assetto che mantenga la democrazia italiana in stato di minorità.
Quali saranno gli obbiettivi sensibili scelti questa volta per scatenare il panico collettivo?
quale manovalanza sarà scelta? a chi sarà affidata le gestione apparente di questa nuova pagina criminale della storia politica della repubblica italiana?
Salvatore Camaioni.

P.S.
Questa entità sovraordinata non è una o più persone fisiche ma un grumo di interessi, che di volta in volta viene tutelato ed impersonato da soggetti e organismi interessati.
Dietro ogni fatto eclatante ci sono sempre i servizi, che l'ipocrisia nazionale chiama "deviati". La verità è che i nostri servizi -se per tali intendiamo quelli che davvero hanno il potere di fare quello che decidono di fare nella assoluta impenetrabilità ed impunità- sono ontologicamente deviati appunto perché rispondono non alle istituzioni ufficiali italiane ma a qualcun altro che conta di più.
I servizi non-deviati, cioè quelli buoni e legali, se davvero esistono non servono e non contano un cazzo, tanto è vero che i servizi-deviati gliela fanno sempre in barba: ma allora, che cazzo di servizi sono?
Ora, se in Italia agisce da sempre un gruppo di persone -i cosiddetti servizi deviati- che hanno il potere di orientare e teleguidare la politica italiana, chi scrive di fatto la nostra storia? e che significato ha la parola democrazia? in quale altro paese, davvero indipendente, esistono servizi 'deviati', che non rispondono alle autorità ufficiali, impenetrabili ed impuniti?
S.C.