Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

martedì 1 giugno 2010

LA CONDANA

LA CONDANNA
Lo stato d'Israele isolato rispetto al mondo
L'Onu: "Il blocco su Gaza mina i diritti umani"
Migliaia di persone sono scese in piazza in Turchia gridando "Vendetta". Rapporti Ankara-Gerusalemme a rischio
ROMA - Un coro di proteste e parole di esecrazione contro il mortale intervento militare della marina israeliana della scorsa notte, contro il convoglio navale umanitario e pacifista che portava aiuti materiali alla popolazione di Gaza: un milione e mezzo di persone sottoposte al blocco di oltre 2000 tipi di merce, imposto da Israele.

Il segretario generale dell'Onu. Ban Ki-Moon si è detto "sconvolto" per l'assalto a Freedom Flottilia ed ha chiesto al governo israeliano di condurre un'inchiesta completa sull'accaduto. "Condanno questa violenza", ha detto il segretario generale dell'Onu nel corso di una conferenza stampa nella capitale ugandese, dopo l'apertura della conferenza sulla Corte Penale Internazionale. In precedenza, la responsabile dell'Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani, Navi Pillay si era detta profondamente preoccupata per le restrizioni militari di Israele su Gaza. "Nella Striscia di Gaza - ha affermato - il blocco continua a minare ogni giorno i diritti dei cittadini. Ci sono stati pochi passi avanti nella quantità dei prodotti che si possono introdurre. La situazione attuale è ben lontana dal permettere ai cittadini una vita normale e degna".

L'Unione Europea. La Ue condanna l'uso della violenza da parte di Israele. E' quanto si legge in un comunicato al termine della riunione di emergenza degli ambasciatori Ue a Bruxelles. Intanto, il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, ha riferito di aver chiamato il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, esprimendo profonda preoccupazione per l'attacco delle forze armate contro una flottiglia di Ong in missione umanitaria diretta a Gaza. ''Stamattina ho parlato con Lieberman ed ho espresso la mia più profonda preoccupazione per la tragedia. Gli ho comunicato che abbiamo la necessità che Israele apra un'inchiesta su quanto accaduto'', ha detto la Ashton.

Riunione speciale della NATO. Gli ambasciatori dei paesi membri della Nato terranno domani una riunione speciale su richiesta della Turchia. Lo ha annunciato il portavoce, James Appathurai. "Una riunione del Consiglio dell'Atlantico del Nord" che riunisce i 28 ambasciatori dei paesi della Nato "è in preparazione per domani pomeriggio a Bruxelles presso la sede dell'Alleanza".

Ambasciatori convocati. Anche Egitto e Austria, dopo i governi di Grecia, Spagna, Svezia e di molti altri paesi europei, hanno convocato gli ambasciatori israeliani nei rispettivi Paesi, sull'onda del sanguinoso attacco della notte scorsa.

Autorità Nazionale Palestinese. Nel frattempo, a Ramallah, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha contattato per telefono la Casa Bianca, l'Onu e la Turchia per discutere "gli sviluppi dell'azione di pirateria israeliana contro la 'Freedom Flottilla'". E' quanto riferisce un comunicato del gabinetto di Abbas, rilanciato dall'agenzia palestinese 'Wafa'. Alla Casa Bianca, Abbas ha comunicato "la sua ferma protesta per l'attacco israeliano", mentre al presidente turco Abdullah Gul ha presentato le sue condoglianze per "le vittime turche", augurando "pronta guarigione ai feriti". Abbas ha inoltre contattato il segretario generale dell'Onu, Ban-Ki-moon, per aggiornarlo sulla situazione.
Ababs e Gul "hanno deciso di portare questo caso di pirateria israeliana presso le sedi internazionali, soprattutto alla luce del fatto che l'attacco è avvenuto in acque internazionali e contro una nave che portava aiuti umanitari alla popolazione di Gaza".

Il ministro Frattini. Il capo della diplomazia italiana deplora "in modo
assoluto l'uccisione di civili" e chiede l'apertura di un'inchiesta per capire cosa sia accaduto durante l'assalto israeliano alle navi di aiuti umanitari dirette a Gaza.
Franco Frattini dice di aver appreso "con grande sconcerto di questa azione militare" che considera "inaccettabile e grave in senso assoluto, indipendentemente dalle motivazioni della flottiglia: Quando si uccidono dei civili è sempre un atto grave e ingiustificabile". "E' indispensabile" ha aggiunto, "che un'inchiesta accerti la verità dei fatti, che ancora non sono chiari".

Nicolas Sarkozy. Il presidente francese ha espresso la sua profonda "emozione" davanti alle tragiche conseguenze dell'operazione militare israeliana, ha chiesto un'inchiesta sull'accaduto e ha condannato l'uso sproporzionato della forza" contro la flotta umanitaria diretta a Gaza. "Deve essere fatta piena luce sulle circostanze di questa tragedia, che sottolinea l'urgenza del rilancio del processo di pace".
Intanto la Francia ha convocato l'ambasciatore israeliano.

Martin Schulz. Con l'operazione di oggi, "Israele ha oltrepassato i limiti nell'azione militare vista sugli schermi televisivi": è dura la condanna del leader del gruppo europarlamentare dei Socialisti e Democratici, composto da 184 parlamentari europei, Martin Schulz, all'assalto delle navi che trasportavano aiuti umanitari, che ha provocato una quindicina di vittime. "L'uso della forza contro i civili su queste navi è inaccettabile - sostiene Schultz - Ora chiediamo che siano salvaguardati i diritti delle persone che sono state catturate dall'esercito di Israele. La comunità internazionale deve esprimere chiaramente la sua contrarietà alle autorità israeliane".

Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano, che si trova oggi in Canada, ha annullato la sua visita alla Casa Bianca prevista per domani, a causa della crisi scoppiata a seguito dell'assalto compiuto dall'esercito israeliano contro un convoglio navale.

Ehud Barak. La responsabilità di quanto accaduto - ha detto in sostanza il ministro della difesa israeliano - va attribuita agli organizzatori della missione della flottiglia. Ehud Barak risponde alle accuse mosse al suo paese. Ed ha aggiunto che Israele è pronto ad assumersi le conseguenze delle sue azioni e intende continuare a tutelare la propria autonomia. Poco prima, il viceministro degli Esteri Danny Ayalon aveva accusato gli organizzatori della flottiglia di essere legati ad organizzazioni terroristiche internazionali, come Hamas e Al Qaeda ed aveva definito il convoglio un tentativo violento e provocatorio di rompere l'assedio a Gaza. "Non potevamo permettere l'apertura di un corridoio per il contrabbando di armi e terroristi", ha dichiarato Ayalon.

Il portavoce israeliano. "Lamentiamo la perdita di vite umane", ma è stata "una provocazione da parte degli estremisti islamici, che erano su quelle navi". E' quanto ha detto Avi Pazner, uno dei portavoce del governo israeliano. "Noi lamentiamo la perdita di vite umane in questo tragico incidente - ha detto l'ex ambasciatore israeliano in Italia - ma è stata una provocazione da parte di gruppi islamici estremisti che erano sulle quelle navi. Noi abbiamo proposto alle navi di venire al porto israeliano di Ashdod per poi trasportare noi l'aiuto umanitario a Gaza. Loro hanno rifiutato perché non erano interessati a portare aiuto umanitario, ma cercavano solo una provocazione. I nostri soldati sono saliti sulle navi - ha affermato ancora Pazner - sono stati attaccati da parte di centinaia di estremisti islamici e quando la loro vita e stata minacciata si sono difesi". Paznerha aggiunto che sulle navi della Freedom Flotilla, c'erano anche "anarchici europei e dei gruppi pro terroristi dell'estrema sinistra ed estrema destra europea".

Tony Blair. L'ex premier britannico e inviato del "Quartetto" per il Medio Oriente, si è detto ''scioccato'' per l'assalto israeliano. ''Esprimo la mia più profonda deplorazione e il mio shock per questa tragica perdita di vite umane'', ha dichiarato Blair in una nota. ''Ci deve essere un'inchiesta completa su quanto accaduto'', ha spiegato.

La rottura con la Turchia. E' da tempo che il rischio si affaccia. Ma stavolta sembra proprio che le relazioni fra Turchia e Israele siano arrivate al punto di rottura. La reazione all'attacco israeliano al convoglio umanitario appare, agli osservatoriinternazionali, un punto di non ritorno. E dopo mesi di duelli diplomatici e scontri "a due", la Turchia sembra voglia portare lo stato ebraico al cospetto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Il ministro degli esteri di Ankara, Ahmet Davutolglu, che si trova negli Stati Uniti, ha chiesto infatti la convocazione d'urgenza del "circolo ristretto delle Nazioni Unite. La Turchia, tra l'altro, è al momento membro di turno del Consiglio di Sicurezza, che potrebbe riunirsi già stasera. Nell'attesa, la Turchia ha richiamato il suo ambasciatore in israele e ha convocato quello israeliano, Gabby Levy, per un incontro durato una ventina di minuti, che non deve essere stato tra i più facili per il rappresentante dello stato ebraico

Le manifestazioni. Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in tutta la Turchia per protestare contro il raid di Israele sulla nave turca, Mavi Marmara. A Istanbul circa dieci mila persone si sono radunate nella piazza centrale di Taksim bruciando bandiere israeliane, urlando "dannata Israele" e chiedendo l'immediato embargo dei beni. "Occhio per occhio dente per dente. Vendetta, vendetta", hanno gridato i dimostranti. Ad Ankara, una manifestazione ha circondato la residenza dell'ambasciatore Gabby Levy, dove sono stati urlati slogan di vendetta e lanciate uova e bottoglie di plastica nel giardino della villa. La polizia turca ha presidiato tutte le rappresentanze diplomatiche israeliane.

Il ciclista israeliano. E mentre in tutta la Turchia le piazze si riempiono di manifestanti, un ciclista israeliano è stato aggredito da un attivista turco nella città di Tekirdag (sul lato europeo della Turchia), mentre correva per il Tour della Tracia. Lo riferisce l'agenzia Anadolu, spiegando che Hasan Fehmi Ozer, avvocato e attivista di Humanitarian Relief Foundation (IHH), una delle ong che hanno organizzato la flottiglia, è riuscito a introdursi nel percorso della gara, scagliandosi contro il ciclista israeliano e provando a tirargli un pugno.

Dal Pakistan. Una dura condanna all'uso "sfrontato della forza" da parte di Israele contro la Flottiglia pacifista diretta a Gaza è arrivato dalle autorità pakistane, che hanno espresso preoccupazione per i tre pakistani che partecipano alla missione umanitaria. "L'uccisione di membri di questa missione, che comprende anche donne, è brutale, disumana e costituisce una palese violazione delle leggi internazionali", hanno fatto sapere dal ministero degli Esteri.

La regina Rania di Giordania. "Sono scioccata dall'uccisione di civili in acque internazionali, mi sento piccola di fronte al coraggio e al sacrificio di quanti si trovano a bordo delle navi cariche di aiuti, in nome della giustizia". Con queste parole la principessa Rania di Giordania ha commentato sul sito di "micro-blogging" Twitter l'attacco sferrato dai militari israeliani. "Ogni nave che prova a infrangere il blocco è una nave della speranza per Gaza", ha aggiunto la moglie di re Abdallah in un altro "post", ricordando che "l'80 per cento della gente di Gaza vive sotto il livello di povertà e il 95 per cento delle imprese private ha chiuso". Nel settore dell'istruzione, ha osservato, "un terzo delle scuole è stato distutto durante gli attacchi del 2009, cioè l'operazione israeliana chiamata Piombo Fuso, tra dicembre 2008 e gennaio 2009, e non è ancora stato ricostruito".

La condanna di Amnesty. Amnesty International ha chiesto al governo israeliano di aprire un'inchiesta "immediata, credibile e indipendente" sull'uccisione, compiuta dalle sue forze armate, di almeno 10 attivisti a bordo di una flotta che protestava contro il blocco della Striscia di Gaza. In un comunicato Malcolm Smart, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International, ha spiegato che "appare chiaro che le forze israeliane hanno fatto ricorso alla forza eccessiva". "Israele - ha aggiunto - afferma che le sue forze hanno agito per autodifesa, essendo state attaccate, ma non è credibile sostenere che il livello di forza letale impiegato fosse giustificabile. Esso appare del tutto sproporzionato rispetto alla minaccia affrontata".

Il consiglio mondiale delle chiese. Un appello alla preghiera, dopo
l'attacco israeliano, è stato lanciato dal Consiglio mondiale delle chiese (Wcc) che proprio in questi giorni sta celebrando la ''Settimana mondiale di preghiera per la pace in Israele e Palestina''. ''Uniamo le nostre voci per gridare contro le sofferenze del popolo palestinese che da 43 anni vive sotto occupazione'', ha detto da Ginevra John Calhoun, coordinatore per il Wcc della Settimana.

Bernard Henry Levy. "L'Israele che amo con tutto il mio cuore aveva altri mezzi per operare nei confronti di queste navi ". A parlare è il filosofo francese Bernard Henri Levy, fra i firmatari di un appello di ebrei europei contro l'espansione degli insediamenti, che si trova in Israele per il convegno "la democrazia e le sue sfide".
"Nella guerra delle immagini, nella guerra delle foto e della propaganda, mi sembra che il governo israeliano stia perdendo questa guerra", ha aggiunto, citato dal quotidiano israeliano Haaretz. Questi fatti "non sono distruttivi solo per l'immagine del governo d'israele. Il danno che mi preoccupa è quello per il paese a cui sono legato incondizionalmente. Mi sembra più pericoloso di una sconfitta militare", ha commentato Levy.

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