O Phileleftheros Nicosia
Dopo che il parlamento cipriota ha bocciato l’accordo sul bailout, il ministro delle finanze tedesco ha accusato l’isola per le basse imposte e gli scarsi controlli. Ma dopo l’invasione turca del 1974 attirare gli investimenti era l’unico modo per sopravvivere.
Per giustificare l'inedita decisione sulla tassa bancaria, il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha detto che il modello economico di Cipro "era fallito". Sulla base di questa opinione fascista, il ministro considera quindi che "chi investe il suo denaro in un paese in cui le imposte sono basse e i controlli scarsi deve subirne le conseguenze quando le banche di questo paese non sono più affidabili".
Ma quando le iniziative fiscali di questi giorni sono state discusse con i ministri greci e ciprioti, che cosa avranno risposto? Molto probabilmente hanno ricordato che il modello di Cipro non è stato creato da un gruppo di imbroglioni, ma da uno stato europeo che ha subito un'invasione e un'occupazione militare. Uno stato che ha dovuto trovare un modo per sopravvivere.
Di conseguenza il turismo, la navigazione e le transazioni bancarie sono diventati fattori importanti grazie a un'imposta ridotta e a numerose agevolazioni, perché questo stato – per metà ancora soggetto a un'occupazione militare, ma senza che nessuno Schäuble ne tenga conto – era stato in grado di attirare degli investimenti esteri per non crollare.
Il paese aveva grande necessità di trovare dei mezzi per svilupparsi mentre la Turchia – che controlla 700mila elettori di origine turca in Germania – aveva strangolato lo stato cipriota sottraendole il 65 per cento dei suoi alberghi, l'87 per cento dei complessi turistici, il 40 per cento delle scuole, il 48 per cento delle esportazioni agricole e il 56 per cento delle spiagge (non ci stancheremo mai di ripetere queste cifre per non dimenticare la storia).
Come avrebbe potuto la Repubblica di Cipro sopravvivere senza fare ricorso a un modello in grado di attirare gli investimenti richiesti per riprendersi dall'invasione [del 1974]? Schäuble si limita a parlare di economia e sembra dimenticare la storia. Nessuno gli ha detto che delle 80 società marittime straniere registrate a Limassol, 36 sono tedesche e solo tre russe? O forse è proprio questo il problema: tre società russe che potrebbero dare fastidio ai tedeschi nei negoziati sul gas e tra le petroliere che vanno e vengono nel Mediterraneo?
Per giustificare l'inedita decisione sulla tassa bancaria, il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha detto che il modello economico di Cipro "era fallito". Sulla base di questa opinione fascista, il ministro considera quindi che "chi investe il suo denaro in un paese in cui le imposte sono basse e i controlli scarsi deve subirne le conseguenze quando le banche di questo paese non sono più affidabili".
Ma quando le iniziative fiscali di questi giorni sono state discusse con i ministri greci e ciprioti, che cosa avranno risposto? Molto probabilmente hanno ricordato che il modello di Cipro non è stato creato da un gruppo di imbroglioni, ma da uno stato europeo che ha subito un'invasione e un'occupazione militare. Uno stato che ha dovuto trovare un modo per sopravvivere.
Di conseguenza il turismo, la navigazione e le transazioni bancarie sono diventati fattori importanti grazie a un'imposta ridotta e a numerose agevolazioni, perché questo stato – per metà ancora soggetto a un'occupazione militare, ma senza che nessuno Schäuble ne tenga conto – era stato in grado di attirare degli investimenti esteri per non crollare.
Il paese aveva grande necessità di trovare dei mezzi per svilupparsi mentre la Turchia – che controlla 700mila elettori di origine turca in Germania – aveva strangolato lo stato cipriota sottraendole il 65 per cento dei suoi alberghi, l'87 per cento dei complessi turistici, il 40 per cento delle scuole, il 48 per cento delle esportazioni agricole e il 56 per cento delle spiagge (non ci stancheremo mai di ripetere queste cifre per non dimenticare la storia).
Come avrebbe potuto la Repubblica di Cipro sopravvivere senza fare ricorso a un modello in grado di attirare gli investimenti richiesti per riprendersi dall'invasione [del 1974]? Schäuble si limita a parlare di economia e sembra dimenticare la storia. Nessuno gli ha detto che delle 80 società marittime straniere registrate a Limassol, 36 sono tedesche e solo tre russe? O forse è proprio questo il problema: tre società russe che potrebbero dare fastidio ai tedeschi nei negoziati sul gas e tra le petroliere che vanno e vengono nel Mediterraneo?
Traduzione di Andrea De Ritis
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