Pubblicato il 17 giu 2013 - rifondazione -
di Articolotre.com -La crisi li schiaccia e, di conseguenza, l’emigrazione aumenta. Non c’è certo da stupirsi: se in Italia si parla tanto di fuga di cervelli e di speranza di lavoro all’estero, in Grecia e in Spagna la situazione non è molto diversa. Probabilmente peggiore e a dare l’allarme è l’Ocse.
Nella sua relazione annuale sull’immigrazione, infatti, l’Organizzazione ha illustrato come nel corso del 2012, i due paesi più vessati dalla crisi abbiano perso migliaia e migliaia di cittadini, i quali hanno deciso di abbandonare la propria vita e cercare fortuna altrove. Se gli ellenici diretti verso la Germania sono aumentati del 70%, infatti, gli spagnoli che hanno fatto le valigie sono aumentati del 50%.
Ciò che allarma maggiormente gli esperti è come, nella stragrande maggioranza, gli emigrati siano individui altamente qualificati e professionisti: una loro assenza dal panorama economico dei paesi natali implica pertanto una complicazione nella ripresa finanziaria. Era però immaginabile: la Spagna e la Grecia, d’altronde, hanno il più alto tasso di disoccupazione in tutta l’Unione Europea, con il 50% dei giovani in cerca di lavoro.
Non che vada molto meglio per l’Italia: secondo recenti stime, gli italiani stanno seguendo l’esempio e, nel 2012, l’emigrazione dei nostri connazionali è aumentata del 30%, con quasi 80.000 cittadini che hanno preferito andarsene. Anche in questo caso, la meta prediletta è la Germania, dove tutto sembra splendere e la crisi non esistere.
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