Il leader di M5S dopo l'incontro con il capo dello Stato: "Ho ringraziato Napolitano per la sollecitudine. Gli ho espresso la mia preoccupazione per la condizione economica, sociale e politica del Paese. Gli ho chiesto di tornare alle urne se necessario". Al vertice anche Casaleggio

La conferenza stampa fiume di Beppe Grillo senza Gianroberto Casaleggio, presente solo da Napolitano, è stata una occasione per riproporre tutti i temi caldi del Movimento 5 Stelle e per criticare aspramente, come di consueto per questa formazione politica, l’immobilismo sui tagli agli sprechi e alla vita politica italiana. In conclusione, prima delle domande di routine, la richiesta più forte è di abrogare la legge elettorale, definita incostituzionale, e di sciogliere le camere, ma anche di abolire il finanziamento pubblico ai partiti, eliminare ogni grande opera inutile e fermare l’acquisto degli F35. Mentre Grillo parla ai giornalisti in conferenza stampa, criticando duramente il loro operato nei riguardi con i parlamentari del movimento 5 stelle, gli stessi parlamentari si riuniscono in piazza Montecitorio per protestare contro il governo.
SIAMO GIOVANI MA DETERMINATI – Grillo ha continuato a descrivere la situazione di sofferenza del paese giustificando gli errori dei 5 Stelle con la giovane età della nuova formazione politica che tuttavia, ha aggiunto, ha le idee chiare e una serie di proposte concrete come gli aiuti alle imprese, il reddito di cittadinanza, l’impignorabilità della prima casa, l’abolizione delle province e di tutti i privilegi e gli sprechi delle figure istituzionali. E ancora Grillo ha parlato del finanziamento pubblico ai giornali e del debito della Rai, che continua a commissionare all’esterno quello che potrebbe realizzare con i suoi oltre 12 mila dipendenti, una azienda pubblica ora sotto osservazione del nuovo Presidente della Vigilanza targato 5 Stelle. La critica più forte alla classe politica attuale, la stessa che ha permesso questa situazione disperata, con una disoccupazione record mai vista dal 1977, la continua crescita del debito pubblico 110 mila miliardi l’anno e le imprese che chiudono al ritmo di una al minuto. Secondo Grillo si può rimanere nell’euro ma rinegoziando le condizioni o attraverso l’emissione di Eurobond. Infine il leader del movimento 5 Stelle ha minacciato l’uscita dal Parlamento nel caso che le sue parole non vengano ascoltate.
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