Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

mercoledì 5 marzo 2014

Syriza, lezioni greche

Fonte: micromega | Autore: Matteo Pucciarelli, Giacomo Russo Spena               
                        
po spesso la sinistra italiana si perde in futili polemiche e tende a frazionarsi. Mentre da Atene ci arriva un altro esempio. I contenuti prima di tutto: "Non conta cosa ci conviene. Conta quel che è giusto".

A un certo punto dell'intervista, che in realtà si è trasformata in una discussione sulla sinistra e sul futuro, ci sorge un sospetto rivolto verso noi stessi però: ma davvero ci siamo ridotti così male, in Italia? A valutare sempre tutto col metro della convenienza, del sospetto, senza una visione che vada oltre il proprio piccolo recinto di dubbi o certezze. Nikos Karadillion, sindacalista e segretario di Syriza ad Atene, a volte risponde così, un po' stupefatto: ok, e quindi? Non capisce, non può capire il senso di certe domande. Qui - nel bene e nel male - si professa la semplicità: nelle idee e nella pratica politica.

Un esempio? La legge elettorale. Karadillion si infervora: "Il principio della rappresentanza proporzionale per noi non deve essere relegato ad una norma. Deve essere inserito nella Costituzione". Allora ribattiamo: "Ma Syriza è prima nei sondaggi, in questo momento non vi conviene, con l'attuale maggioritario governereste senza problemi". Risposta, senza esitazione: "Conviene alla democrazia, quindi è giusto così".

Il viaggio dentro Syriza, alla ricerca dell'alchimia perfetta per la sinistra del domani, è fatto di molte sorprese. Un mito assoluto da queste parti è Pietro Ingrao. Ma in generale le vicende e le intelligenze dei vari Lucio Magri, Luigi Pintor, Rossana Rossanda e più recentemente Fausto Bertinotti sono tenute in grande considerazione. "Ci fa un po' di tristezza vedervi adesso, così divisi", ammettono e sembra un dispiacere vero. Sono ancora (quasi) tutti comunisti e non se ne vergognano affatto, "però cambiano le stagioni e il modo di affrontare i problemi, nulla resta immutabile e non ci si può fossilizzare sulle identità".

Ci sono le elezioni europee, gli iscritti si sono votati le liste con un referendum interno ed è stata la prima volta. Chiediamo con una certa malizia del perché un ex esponente del Pasok (i socialisti, ora praticamente spariti dopo quasi 40 anni di strapotere) è stato candidato con Syriza alla carica di governatore del Peloponneso. "Perché è una persona di valore. E ha ammesso di aver fatto delle valutazioni sbagliate. Nella vita si cambia idea. Che male c'è?". Ma siccome non ci basta, allora la buttiamo lì: "Non è che siccome i consensi aumentano cercate sponde al centro?". Siamo pur sempre italiani no? Noi parliamo del centro sin dalla culla. Ci risponde di nuovo Karadillion, perentorio: "Di fronte a una crisi del genere, economica e culturale, moderare la radicalità nella richiesta di cambiamento può solo essere perdente".

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