Fonte: Swissinfo
LA PAZ - Duro scontro tra il presidente boliviano Evo Morales e la maggioranza dei media del Paese causato dall'approvazione al senato di una legge contro il razzismo ed ogni forma di discriminazione fortemente voluta dal presidente che l'ha subito promulgata.
Le preoccupazioni dei giornali, che ieri sono usciti in gran parte con le prime pagine bianche tranne la scritta "Non c'è democrazia, senza libertà di stampa", si concentrano su due articoli che prevedono sanzioni economiche e sospensione delle licenze per quei media che pubblicassero articoli "con idee razziste o discriminatorie". Sessanta giornalisti stanno anche facendo lo sciopero della fame.
"L'ho fatto senza timore", ha assicurato il presidente aggiungendo:"Anch'io sono stato oggetto di discriminazione", ha precisato Morales. "È ora di finirla di dire razza maledetta", ha notato facendo riferimento ad articoli e a programmi radiotelevisivi che non esitano a ricorrere a tali termini per indicare le etnie indigene, di cui lui stesso fa parte, ed i cui milioni di componenti gli hanno permesso di vincere le elezioni.
Lo scontro tra Morales e tali media, che per lo più appoggiano apertamente i suoi oppositori, è in corso fin da quando è diventato presidente. E si è esacerbato da quando Morales ha aumentato il numero di media che appoggiano il suo governo ed ha al suo fianco numerose emittenti radiofoniche, acquistate da imprese venezuelane.
Le preoccupazioni dei giornali, che ieri sono usciti in gran parte con le prime pagine bianche tranne la scritta "Non c'è democrazia, senza libertà di stampa", si concentrano su due articoli che prevedono sanzioni economiche e sospensione delle licenze per quei media che pubblicassero articoli "con idee razziste o discriminatorie". Sessanta giornalisti stanno anche facendo lo sciopero della fame.
"L'ho fatto senza timore", ha assicurato il presidente aggiungendo:"Anch'io sono stato oggetto di discriminazione", ha precisato Morales. "È ora di finirla di dire razza maledetta", ha notato facendo riferimento ad articoli e a programmi radiotelevisivi che non esitano a ricorrere a tali termini per indicare le etnie indigene, di cui lui stesso fa parte, ed i cui milioni di componenti gli hanno permesso di vincere le elezioni.
Lo scontro tra Morales e tali media, che per lo più appoggiano apertamente i suoi oppositori, è in corso fin da quando è diventato presidente. E si è esacerbato da quando Morales ha aumentato il numero di media che appoggiano il suo governo ed ha al suo fianco numerose emittenti radiofoniche, acquistate da imprese venezuelane.
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