di Marco Travaglio. Fonte: beppegrillo
Buongiorno a tutti, parliamo un po’ di informazione per così dire a proposito di alcuni temi di grandissima attualità, cominciamo con questa catastrofe epocale del Giappone, con le miserie dei nostri opinionisti spacciati per esperti a proposito del nucleare, non sono un esperto, quindi non voglio minimamente entrare nei dettagli tecnici di quello che è successo, che sta succedendo che magari scopriremo tra qualche giorno a proposito delle centrali nucleari giapponesi definite a rischio dallo stesso governo che ha evacuato ampie zone circostanti e ha avviato operazioni di decontaminazione ambientale e anche personale su molte persone che durante quell’esplosione, quell’emissione di nubi si sono trovate nella zona, vedremo cosa è successo.
Supercazzole nucleari
La cosa interessante è che prima ancora di avere la più pallida idea di cosa fosse quella nube, alcuni noti opinionisti del nulla, si sono subito premurati di farci sapere che non era successo nulla, anzi che il sesto terremoto più devastante della storia dell’umanità, come facciano poi a dirlo non si sa, ha dimostrato che in nucleare è sicuro.
Anzi è la più sicura delle fonti energetiche, Beppe Grillo sul sito ha già infilato una serie di supercazzole Fini, Casini, Prestigiacomo, ma non solo, memorabili quelle dell’ottimo Chicco Testa, intanto c’è quella meravigliosa di Umberto Veronesi “le centrali nucleari sono sicure, chi è contrario è fermo a una vecchia mentalità ideologica che si basa su presupposti sbagliati” complimenti, Valerio Rossi Albertini del Cnr “le fughe radioattive mi sentirei di escluderle, nella peggiore delle ipotesi si tratta di materiale contaminato da radiazioni, ma non ci sarà il cosiddetto effetto Chernobyl”, Paolo Clemente responsabile del laboratorio rischi naturali Enea “i sistemi di sicurezza si spengono automaticamente, così è accaduto in Giappone, solo in uno questo meccanismo non ha funzionato a regola d’arte, ops” “la posizione del governo italiano sul nucleare rimane quella che è, non è che si può cambiare idea ogni minuto, Fabrizio Cicchito” certo, quando mai hanno cambiato idea questi, uno che era socialista lombardiano e adesso sta con Berlusconi, non si può mica cambiare idea ogni minuto, in fondo piduista era e piduista rimane, infatti è il capogruppo del partito fondato da un piduista, peccato che non riesco a trovare… ah Chicco Testa ha chiamato “sciacalli” quelli che parlano della fuoriuscita di radiazioni dalle centrali nucleari in Giappone.
“gli impianti nucleari hanno retto, hanno dimostrato di tenere botta” è una tragedia enorme, abbiamo visto diversi impianti chimici e di gas in fiamme, mi sento di dire che al momento gli impianti nucleari hanno tenuto, hanno retto botta, si sono messi automaticamente in sicurezza e l’unico problema a un impianto si è verificato per mancanza di energia elettrica, vedremo nei prossimi giorni, ma sono fiducioso” chi trae spunto da questa tragedia per fare polemica sul nucleare è uno sciacallo, visto che ci troviamo di fronte a uno dei più grandi terremoti della storia del mondo, questo la dice lunga sul livello di certi politici” e credo che la dica lunga anche sul livello di Testa che naturalmente era un ambientalista, anche nuclearista e adesso è diventato uno sponsor vivente, un uomo sandwich vivente del nucleare, ma attenzione perché il bello deve ancora venire, il meglio ve lo lascio proprio in fondo, siamo al quasi meglio, Franco Battaglia esperto, così vengono sempre qualificati questi professori, questo è Il Giornale pag. 8 di sabato “troppe bugie sul nucleare, le centrali restano sicure” posso immaginarmi quando il Giappone fu colpito dal sisma del 2007 La Repubblica con non poco cinismo titolava in prima pagina “terremoto in Giappone, fuga radioattiva” e poi aggiunge che perfino Chernobyl era una barzelletta, “Chernobyl non sarebbe stata alcun incubo se non fosse stato per coloro che hanno scientemente e colpevolmente fatto passare per tale un evento che, ancorché il più disgraziato occorso nel settore di produzione elettronucleare, ne ha dimostrato in modo inequivocabile l’assoluta sicurezza” la prova che il nucleare è sicuro è Chernobyl, dice l’esperto Battaglia e poi aggiunge “di Chernobyl avremo occasione di parlare” visto che il mese prossimo ricorre il 25° anniversario e immagino già con quali carnevalate, certo, si ricorderanno le vittime e quindi è come a carnevale, le risate a ricordare Chernobyl, perché Chernobyl è la prova che il nucleare è sicuro, dice l’esperto Franco Battaglia.
Capite che di fronte a questi esperti anche chi non ci capisce niente si sente esperto, perché per quanto inesperto, sarà sempre più esperto degli esperti! Adesso dice: figuriamoci con questo Giappone, si insisterà di nuovo, i mezzi italiani di informazione, insisteranno sull’allarme nucleare e probabilmente non mancheranno di segnalare l’incendio di un edificio che ospita una turbina nella centrale nucleare di Onagawa e già non mancheranno di segnalare questo incendio, sarebbe meglio non segnalarlo, però purtroppo si sa come sono fatti questi giornali, questi mezzi di informazione, segnalano gli incendi nelle centrali.
Si sa com’è fatta la gente che quando vede del fumo uscire da una centrale scappa, facendosi prendere da questa emozionalità, da questa irrazionale paura indotta da questi maledetti mezzi di informazione o indotta anche da quello che vedono, sapete com’è la gente semplice, Battaglia invece sarebbe rimasto lì sotto, si sarebbe fatto una superpista, una supersniffata, un aerosol, i fumenti avrebbe fatto con i fumi della centrale di Onagawa, ma suppongo che eviteranno di specificare che era quella una turbina di un impianto non nucleare, spero di sbagliare le mie supposizioni ma voi verificate i reattori nucleari sono progettati in modo da spegnersi automaticamente alla prossima sollecitazione sismica.
Prevede l’esperto Battaglia “avremmo la prova ahimè sperimentale che i reattori nucleari sono non sicuri, ma sicurissimi in ordine al timore terremoti” quello di ieri peraltro è il seguito di uno occorso 3 giorni fa sempre in zona di intensità 10 volte maggiore a quello de L’Aquila e di cui nessuno si è sentito il dovere di avvisare nessuno visto che non ha avuto conseguenze, benché meno sugli impianti nucleari, potremmo dire di avere elementi a sufficienza per affermare che la densità di popolazione e il carattere sismico del nostro territorio sono essere generosi argomentazioni deboli per sostenere contrarietà all’installazione di reattori nucleari anche nel nostro paese? Forse sì, ma poco importa, i mezzi italiani di informazione - parola grossa ma è così che si chiamano - non smetteranno di proporci quelle argomentazioni, ne sono sicuro, la previsione di Battaglia sotto il titolo “troppe bugie sul nucleare, le centrali restano sicure, i catastrofisti si scateneranno nel descrivere scenari apocalittici ma la verità è un’altra: gli impianti nipponici hanno retto bene e restano un modello per tutto il mondo” vi ho detto che avrei lasciato alla fine di questa piccola rassegna stampa il meglio del meglio perché qui siamo di fronte a un esperto che tutto il mondo ci invidia, ancora più di Bertolaso titolo “nucleare sicuro, è la prova del 9!” è comparso anche questo sabato 12 su Il Messaggero, il giornale della famiglia Caltagirone, impegnata nel ramo costruzioni, sempre è importante saperlo chi sono gli editori di questi giornali, nonché suocero di Pierferdinando Casini, grande sponsor anche lui del nucleare che infatti ha ancora recentemente invitato il governo a darsi da fare nella costruzione delle famose 10 o 20 o 50 centrali nucleari annunciate da Scajola e poi misteriosamente disperse.
Scrive il grande esperto “quando ancora eravamo alle prime notizie del tremendo sisma che si è abbattuto sulla costa nord – orientale del Giappone, ecco che i siti e le agenzie italiane hanno iniziato a diffondere notizie sull’allarme nucleare, orbene, se allo stato degli atti una prima cosa si può dire, è che proprio la terribile intensità del fenomeno abbattutosi sul Giappone ci consegna una nuova conferma del fatto che in materia di sicurezza di impianti nucleari, i passi in avanti compiuti negli ultimi decenni sono stati notevolissimi, tali da reggere nella realtà dei fatti senza creare pericoli per ambienti e popolazioni, proprio l’impatto di eventi terribilmente fuori scala, quale quello verificatosi e come prescrivono le norme nel cui rispetto si costruiscono oggi centrali atomiche. Il Giappone ha 54 centrali in esercizio secondo l’agenzia internazionale per l’energia atomica, centrali che coprono ¼ del fabbisogno elettrico del paese come si può regolarmente verificare, il Giappone è uno dei paesi da sempre più impegnati nella piena trasparenza di questo avviene nei suoi impianti, proprio per l’elevatissimo rischio sismico di una parte rilevante del suo territorio, attraversato da linee di faglie di zolle tettoniche, oceaniche e continentali realizzati i suoi impianti, adottando criteri antisismici sempre più alti nei decenni e questo è vero e è questo il motivo per il quale le procedure automatico di arresto dei reattori si sono subitaneamente attivate in 4 centrali nell’area nord – orientale colpita dal sisma epicentro oceanico, in altre due più distanti, comunque entro 7 minuti è stato disposto il blocco e in altre 5 ancora più lontane, comunque entro 20 minuti le autorità giapponesi hanno disposto il fermo di sicurezza per una completa verifica della tenuta di ogni parte degli impianti, nella centrale di Onagawa tra le 4 il cui fermo è stato automatico, è stato subito estinto un incendio, dovuto a corto circuiti elettrici in una turbina non interna al circuito di raffreddamento del materiale fissile e dunque senza nessun rilascio di scorie pericolose. Per un’altra centrale, quella di Fukushima la più vicina a Sendai, su cui si è abbattuto lo Tsunami è stata comunque disposta l’evacuazione della popolazione entro i due chilometri di raggio, come previsto dalle procedure nel caso etc. Fino a ieri sera i giapponesi hanno continuato a confermare alla Ia che nessun rilascio di materiale pericoloso radioattivo risultava segnalato. I media internazionali in altre parole hanno amplificato senza troppo comprendere la prima notizia rilasciata da Tokyo relativo allo stato di emergenza nucleare proclamato dal Governo di Tokyo Prima che fosse trascorsa un’ora dall’evento, è una procedura standard di sicurezza per eventi sismici superiori all’intensità 5 della scala Richter e qui siamo a un’intensità 8/9 di energia, letteralmente spaventosa come documentano le immagini che tutti abbiamo visto, stiamo parlando del settimo evento tellurico che abbia mai colpito il mondo, da che abbiamo strumenti e sedi storiche per rilevarli, eppure le centrali hanno tenuto, si sono rivelate molto utili le elezioni apprese alla maggiore centrale atomica operante al mondo, quella di Kashiwazaki una potenza superiore agli 8 etc..
Esperti del nulla
L’impianto tenne, ma in quel caso furono i violentissimi movimenti oscillatori a determinare lo sversamento di 1,2 metri cubi di acqua da una piscina per il combustibile etc., possiamo trarre tre prime conclusioni.
Una delle ragioni per cui le centrali elettronucleari costano tanto è proprio la sicurezza, ma come si vede sono soldi ben spesi; le norme di sicurezza vigenti in Europa sono altrettanto ferree di quelle giapponesi; l’Italia ha vaste zone sismiche ma i fenomeni non sono della magnitudo di quelli giapponesi” viene da toccarsi quando si leggono queste cose, assistere ieri su molti siti italiani antinuclearisti da come si sovrapponevano sulla cartina dell’Italia le aree a rischio sismico e quelle addirittura a rischio, per tentare di dimostrare che il nucleare non possiamo permettercelo, è solo una dimostrazione di crassa ignoranza tecnologica.
Se andate a vedere i giornali di stamattina, 3 giorni dopo le previsioni di Battaglia de Il Messaggero che adesso vi dico chi ha firmato etc., troverete titoli come sto parlando de Il Corriere della sera, un giornale favorevole al ritorno del nucleare “emergenza in 4 centrali, l’allarme per i reattori surriscaldati è a rischio di fusione è stato esteso. Prevista un’altra scossa devastante nelle prossime ore – strano perché in Italia ci avevano detto che i terremoti non si possono prevedere e neanche prevenire – dottore siamo contaminati? Tra gli sfollati in fila per il test, ora il Giappone teme la pioggia radioattiva, 4 centrali nucleari danneggiate, l’energia è razionata, un muro di cemento contro il rischio di sindrome cinese, ma battaglia per fermare la fusione del nocciolo, emergenza nucleare, rischi troppo alti etc.” e poi c’è il nostro governo “no a ripensamenti emotivi”.
Adesso vi dico chi è il genio che ha scritto quelle belle cose intitolate “nucleare sicuro è la prova del 9” questo signore è Oscar Giannino che molti di voi sicuramente conoscono perché è molto presente nelle televisioni e si fa riconoscere, rispetto agli altri ospiti dei talk show per indossare sempre delle mise variopinte sul rosso fuoco, sul verde pisello, sul giallo limone, colori sgargianti, bastone in mano barba, baffi, calvizie, occhialetti… Oscar Giannino.
Uno che ha scritto una cosa del genere così clamorosamente disattesa nei giorni successivi, non dico che dovrebbe sparire, per l’amor del cielo, ma nascondersi per qualche giorno nella speranza che nessuno lo noti che è stato proprio lui a scrivere queste cose “nucleare sicuro è la prova del 9” sarebbe suggeribile ma in Italia sapete che nessuno paga mai per le smarronate che fa, per le previsioni che sbaglia, per le analisi sballate, bisognerà pur domandarsi come si orienta un’opinione pubblica quando coloro che la dovrebbero informare sono del livello di quelli che vi ho appena letto, perché non c’è soltanto l’informazione asservita alla politica, alle banche, c’è anche l’informazione asservita sulle questioni più tecniche che sono poi quelle sulle quali l’uomo della strada, me compreso naturalmente, è più carente di informazioni e quindi è chiaro che è proprio su quelle faccende che si va a cercare l’esperto per farsi un’idea.
Per fortuna non sono tutti così naturalmente, oggi c’è un ottimo pezzo di Sergio Rizzo su Il Corriere della sera, Sergio Rizzo spiega che qui il problema non è dire “il nucleare non si fa perché è successo quello che è successo in Giappone” bisogna essere onesti e dire che non esistono centrali nucleari sicure, dopodiché un popolo di masochisti o di amanti del brivido o di gente che è stufa di vivere, può anche decidere di riempire il proprio paese di centrali nucleari, naturalmente, l’importante è che non ci si racconti la barzelletta del nucleare sicuro, del nucleare moderno, per quanto moderno e sicuro e sicuramente quello del Giappone è il più moderno e il più sicuro perché i giapponesi li conosciamo, non è mai sicuro perché la natura riserva sempre delle sorprese, a volte belle, a volte brutte, chi parla di nucleare sicuro o è molto disinformato o è molto interessato o molto interessati sono i suoi padroni che naturalmente si stanno tuffando a capofitto tutti quanti nel grande business degli appalti del nucleare e intanto, scrive Rizzo, a 24 anni dal referendum del 1987 dove gli italiani decisero “basta con il nucleare, tutti i partiti dissero no al nucleare, a parte il piccolo partito repubblicano, gli stessi socialisti che oggi sono al governo con Berlusconi e ci raccontano che bisogna tornare al nucleare, furono contrari al nucleare, Martelli insieme agli ambientalisti e ai radicali proposero il referendum contro il nucleare, a 24 anni da quel referendum non è mai stato presentato un piano energetico nazionale e dica agli italiani come pensiamo di alimentare nei prossimi anni le fabbriche, i treni e i frigoriferi e ricorda che nel frattempo abbiamo inquinato il paese riempiendo le tasche ai petrolieri e poi ci siamo accorti, magari andando agli spettacoli di Grillo che la Germania produce 70 volte più energia solare dell’Italia, anche se naturalmente la Germania ha molto meno sole d’Italia e quando ci siamo avventurati nel campo delle rinnovabili che non sono naturalmente la soluzione unica e definitiva per coprire il fabbisogno, ma sono una delle soluzioni che andrebbero prese in considerazione, le abbiamo trasformate in truffe (vedi le gigantesche truffe dell’eolico) da questo punto di vista siamo all’avanguardia nella disinformazione e nella contraddittorietà del comportamento della nostra politica, intanto si continua a discutere nucleare sì, nucleare no senza raccontare alla gente che il nucleare, anche se ritornasse in Italia, lo rivedremmo tra una ventina di anni, visto che tanto è il periodo necessario per individuare i siti, costruire le centrali, ammesso e non concesso che si trovino i soldi, le avremo quando probabilmente tutto il mondo si sarà indirizzato su altre fonti energetiche molto più moderne e quelle sì, molto più sicure o meno insicure.
La domanda naturalmente è: come fa un’opinione pubblica a formarsi un’opinione informata, quando coloro che dovrebbero aiutarla sono del livello che abbiamo visto poco fa.
Supercazzole scolastiche
Stessa cosa succede naturalmente quotidianamente su tutto quello che ci occorre sapere e capire per farci un’idea e formarci un’opinione, i titoli fuorvianti dei giornali, i messaggi che passano continuamente sui giornali e soprattutto televisioni, stasera torna Giuliano Ferrara, a proposito di messaggi fuorvianti, si rincorrono e si inseguono e è diventato ormai praticamente impossibile neutralizzarli tutti perché sono troppi.
C’è un volume di fuoco impressionante, pensate soltanto al povero Santoro che vede alcune persone che gli stanno fotografando dentro casa, dice a questi signori di allontanarsi e questi se ne vanno per giornali a denunciare di essere della protezione civile, come se la protezione civile avesse il compito di fotografare dentro le case dei privati, eppure i giornali, mi è piaciuto molto un titolo semplicemente incredibile de Il Corriere della Sera diceva “Santoro scambia uomini della protezione civile per dei fotografi, ma se vedi uno con la macchina fotografica che ti fotografa dentro la tua proprietà, cosa vuole dire che lo scambi per un fotografo? E’ ovvio che se ha la macchina fotografica e sta fotografando dentro casa tua è un fotografo! O altri titoli come quello di oggi che riprende naturalmente una delle tante scemenze dette da Maria Stella Gelmini ieri sera a che Tempo che fa, “la sinistra va in piazza per la scuola pubblica, ma manda i figli alle private” non so se avete notato l’assoluta cazzata che c’è in questo concetto, questa poveretta, stiamo parlando di una che per diventare Avvocato è dovuta andare a dare l’esame a Reggio Calabria, essendo di Brescia evidentemente in previsione del fatto che a Brescia conoscendola non avrebbero promossa e altrimenti dovrebbe spiegarci cosa c’è di tanto meritocratico, perché l’avete sentita ieri sera che diceva il 68, basta con l’egualitarismo, il 6 politico, non so dove sia il 6 politico del 68 nel 2011, ma comunque lei è convinta che c’è il 68 in questo momento in Italia e quindi che la gente fa le lauree collettive, ottiene il 6 politico etc., ha detto “basta, meritocrazia!” sarebbe stato interessante che qualcuno le facesse delle domande, in particolare sul suo esame di Stato a Reggio Calabria, per capire cosa c’è di meritocratico nell’andare in Calabria per un esame che dovresti dare a casa tua, a Brescia!
dare in Calabria per un esame che dovresti dare a casa tua, a Brescia! icolare sul suo esame di Stato a Reggio Calabria, perPensate la cazzata di dire che c’è gente che manda i figli alla scuola privata e poi manifesta per la scuola pubblica e in questo lei vede una contraddizione, stiamo parlando di una cretinata assoluta, se levassero i treni, i tram, le metropolitane, ci sarebbero proteste, perché? Perché è semplicemente assurdo negare i trasporti pubblici alla gente, dopodiché uno dice: ah ma perché tu manifesti a favore del treno se poi vai in macchina? Io vado in macchina perché faccio quello che mi pare, dopodiché sono favorevole al treno, al taxi, alla metropolitana… cosa vuole dire? Uno solo perché è favorevole al treno o all’autobus non può prendere la macchina? Giustamente è stata opportuna l’obiezione di Fabio Fazio che ha ricordato una frase di Giovanotti, il quale, pare come un genio rispetto alla Gelmini, ha detto “sono favorevole all’acqua pubblica anche se poi mi vado a comprare l’acqua minerale” non è che il governo può permettersi di avvelenare l’acqua nei rubinetti dei cittadini per costringerli a comprare l’acqua minerale, dopodiché c’è chi è favorevole all’acqua pubblica e dopodiché si compra l’acqua minerale, ma saranno cazzi suoi, non posso manifestare per la scuola pubblica e poi mandare mio figlio dove mi pare? Mando mio figlio dove mi pare, ma se la scuola pubblica facesse schifo, li manderei alla scuola privata e mi batterei per una scuola pubblica che non fa più schifo, ma cosa vuole dire, non c’è nessuna contraddizione, ci sono un sacco di persone che erano favorevoli al divorzio e non per questo hanno divorziato, un conto è il diritto delle persone a divorziare, un altro conto è che tu poi sei obbligato a divorziare perché eri favorevole al divorzio, ma diamo i numeri? Per dirvi cosa passa nelle teste vuote di queste ministre e dei giornali che gli vanno dietro, invece di analizzarle dal punto di vista clinico.
Supercazzole giudiziarie
Concludo ma ne abbiamo già parlato diverse volte, con tutti gli input che ci arrivano a proposito della riforma della giustizia
Ieri ho sentito il Ministro Alfano che era in televisione a reti unificate dall’Annunziata e poi era alla Sette la sera, dire notevoli cazzate, tipo per esempio che nel 1987 si è fatto un referendum sulla responsabilità civile dei giudici perché i giudici quando sbagliano devono pagare di tasca loro, come i medici, come i chirurghi che sbagliano, intanto nel 1987 il referendum sulla responsabilità civile dei giudici, che passò, era unito a un pacchetto di altri referendum tra cui quello che aboliva il nucleare, allora un governo che se ne infischia del referendum del 1987 nel nucleare e tira dritto sul ripristino del nucleare senza chiedere agli italiani se nel frattempo hanno cambiato idea, è curioso che sventoli referendum del 1987 solo per quanto riguarda la responsabilità civile dei giudici, ma state attenti perché se vedete i sondaggi si scopre che due italiani su 3 sono favorevoli alla parte della riforma Alfano che fa pagare personalmente ai giudici i loro errori, perché molte persone pensano che oggi i giudici non paghino per i loro errori, o per i loro delitti, perché ci stanno raccontando da anni che c’è il Csm, l’organo di autogoverno che giudica i giudici, quindi i giudici si giudicano da soli, si assolvono sempre, fanno quadrato, fanno corporazione, fanno casta e quindi è ora di finirla.
Il cittadino vittima di errore giudiziario deve poter denunciare il giudice che gli ha fatto un torto, un abuso e ottenere da lui personalmente il risarcimento, esattamente come il cittadino quando va a farsi un’operazione, se il medico sbaglia l’operazione, il cittadino ha diritto a denunciarlo e a rivalersi su di lui, questo è quello che ci raccontano, un discorso che fa molta presa, dice: mi ha messo in galera, non c’entravo niente, deve pagare, per questo poi ottengono sondaggi favorevoli su una riforma del genere. Si pensa, cioè che i giudici non vogliano pagare per i loro errori, non paghino per i loro errori e che il referendum dei radicali e dei socialisti del 1987 che li voleva costringere finalmente a pagare per i loro errori, sia stato tradito e disatteso dalla lobby dei giudici che ha costretto i politici a non far pagare ai giudici i loro errori e allora forse è il caso di raccontare le cose come stanno.
Non è vero niente quello che è stato detto, il referendum del 1987 prevedeva la responsabilità civile dei giudici quando sbagliano per dolo o per colpa grave, il dolo cosa vuole dire? Che l’hai fatto a posta a sbagliare, la colpa grave cos’è? Che non l’hai fatto a posta perché non hai preso tutte le precauzioni, hai mancato gravemente ai tuoi doveri perché pur non volendo fare un torto a quello o quell’altro imputato indagato, però non hai preso tutte le precauzioni per evitarlo e questa è una colpa, è colposo il tuo errore, non è doloso, non è intenzionale ma comunque è una tua responsabilità perché spettava a te evitare di fare quell’errore, facendo meglio le indagini, leggendo meglio le carte, capendole meglio etc., quindi questo diceva il referendum, ci vuole una responsabilità civile, bisogna che le vittime dell’errore vengano risarcite in sede civile, il referendum non è stato affatto tradito, è stato tradotto in legge dall’allora maggioranza che erano il pentapartito, democristiani e socialisti che avevano promosso il referendum e gli altri che stabilì quanto segue: il cittadino che ritiene di avere subito un errore giudiziario può fare causa allo Stato, lo Stato se perde la causa risarcisce il cittadino che è rimasto vittima di errore, poi se quell’errore dipende da dolo o colpa grave del magistrato o dei magistrati, potrebbero essere i 5 della Cassazione, i 3 della Corte d’Appello, o il magistrato singolo se è un PM, G.I.P., Gup, quello che è, lo Stato si rivale sul giudice o sui giudici per far pagare a loro il danno che ha anticipato lo Stato un cittadino vittima, questo dice la legge oggi, il fatto che poi lo Stato inefficiente com’è si dimentichi di chiedere conto ai magistrati che sbagliano, non è stabilito dalla legge, è dovuto al fatto che lo Stato è inefficiente.
Perché deve essere lo Stato in prima battuta a risarcire i danni al cittadino vittima di errore giudiziario? Perché il magistrato mica è un professionista, mica è un libero professionista, che agisce per conto suo? Il magistrato rappresenta lo Stato, il Pubblico Ministero si chiama Pubblico Ministero proprio perché è pubblico, rappresenta l’istituzione Stato, rappresenta la giustizia, non è il Pubblico Ministero tizio, caio o sempronio, il Pubblico Ministero si mette la toga proprio perché in quel momento non è lui, in quel momento è la giustizia, è lo Stato, è l’azione penale! Il giudice idem, non è mica che fa le sentenze in veste di Marco Travaglio o pinco pallino, è la giustizia che esercita le sue funzioni, quindi in nome dello Stato, ecco perché non ci dovrebbe mai essere discussione tra l’interesse pubblico che è quello rappresentato dal PM e dal giudice e l’Avvocato che è invece una parte privata sia che rappresenti le vittime, la parte civile, sia che rappresenti l’imputato o l’indagato, loro rappresentano i clienti che li pagano, il PM e il giudice rappresentano tutti noi, un interesse generale, lo Stato.
Se però il magistrato sbaglia per dolo o per colpa grave, lo Stato deve chiamarlo a risarcire perché ha fatto un danno sia alla vittima dell’errore giudiziario, sia a tutta la collettività, ha addirittura rovinato il buon nome dello Stato, il magistrato che appositamente arresta uno che non dovrebbe arrestare, appositamente intercetta uno che non dovrebbe intercettare, appositamente condanna uno che sa essere innocente o rinvia a giudizio uno che ha essere innocente o indaga, perquisisce, si accanisce contro uno che lui sa essere innocente, oppure che è talmente incapace, colpa grave, che gli fa tutti questi danni perché non è buono a fare il suo mestiere, è ovvio che lo Stato deve rivalersi nei suoi confronti e deve far pagare a lui il prezzo dei suoi errori e oggi la legge consente che questo avvenga, prevede che questo avvenga, proprio in seguito al referendum di 24 anni fa, perché non può essere oggi il cittadino che si sente vittima di un errore giudiziario a denunciare direttamente il Magistrato che lui asserisce avergli fatto il danno? Perché il magistrato non può ogni giorno subire denunce da un cittadino per quello che lui ha fatto nell’esercizio delle sue funzioni, il magistrato deve decidere, dicevano i latini, senza speranze di vantaggi da quello che fa e senza paura di ritorsioni per quello che fa, non deve avere nessuna aspettativa né positiva, né negativa, perché? Perché altrimenti non è libero di decidere secondo la legge e secondo la sua coscienza, se sai che domani arresti uno e dopodomani quello ti può denunciare personalmente, se quel qualcuno che devi arrestare è un poveraccio lo arresti lo stesso, ma se quel qualcuno che devi arrestare è un potente, ci pensi 3 volte prima di arrestarlo, invece tu dovresti semplicemente valutare se ci sono i presupposti per arrestarlo o no, senza timore di denunce, se lo fai o senza speranza di favori o di applausi o di regali se non lo fai, ecco perché ci deve essere lo Stato in mezzo.
E’ lo Stato che riceve le denunce, paga l’eventuale danno e se il danno è stato creato da un giudice che ha sbagliato per dolo e colpa grave, lo chiama a rispondere, ma è così oggi, cosa cambia in futuro? Che direttamente e personalmente l’imputato o l’indagato che ritengono di avere subito un errore giudiziario, possono denunciare il magistrato, personalmente.
Sapete che il magistrato non è un chirurgo o un medico o un falegname o un idraulico, se viene l’idraulico a casa mia per aggiustare il lavandino e me lo devasta, gli chiedo i danni, se vado dal chirurgo per farmi operare e quello mi rovina, gli chiedo i danni, ma non vado dal magistrato a chiedergli di processarmi, non mi scelgo il magistrato, mentre io mi scelgo il chirurgo, l’elettricista, l’idraulico, il falegname etc..
Il chirurgo e il medico hanno il compito di salvarmi la vita, hanno il compito di migliorarmi la salute, di rimettermi in salute, il Magistrato non ha nessun compito se non quello di, nel penale stabilire se uno ha commesso reati oppure no, nel civile di stabilire in una controversia tra due soggetti, chi ha ragione e chi ha torto, pensate come è diverso: il medico che fa il suo mestiere bene dà grande soddisfazione al suo paziente, gli salva la vita, lo riporta in salute, l’idraulico che fa il suo mestiere bene, dà grande soddisfazione al suo cliente, perché? Perché non gli funzionava il rubinetto e adesso funziona, l’elettricista se fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione al suo cliente che lo paga, perché? Perché prima non ci vedeva, era al buio e adesso accende la luce, il falegname che fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione perché? Perché mi serviva una libreria e guarda che bella libreria mi ha fatto, li pago per questo, li ho scelti prendendo informazioni e li ho pagati per fare una cosa buona che mi serve, il giudice non lo scegli, non lo paghi e soprattutto non è lì per dare soddisfazione, è lì per fare giustizia che è una cosa diversa, il magistrato in genere si crea sempre dei nemici, è una conseguenza inevitabile del suo mestiere crearsi dei nemici, pensate il giudice civile che dirime la controversia, la lite di condominio, la lite di confine, la lite tra debitore e creditore, ci sono due parti che dicono entrambe di avere ragione e chiedono al giudice di dargliela, il giudice non può dare ragione a tutti e due e non può neanche dire: non ha ragione nessuno dei due, deve dire per forza che ha ragione uno o ha ragione l’altro, quindi uno dei due sicuramente lo scontenta e uno dei due sicuramente il giorno dopo si incazza e uno dei due sicuramente se può farlo, lo denuncia, dicendo: avevo ragione io e tu hai dato ragione all’altro!
Idem nel penale, non è che un cittadino capita davanti al PM così per sport, perché il PM vuole dargli un’occhiata, se uno capita davanti a un PM o a un giudice è perché c’è una denuncia, c’è il sospetto che abbia commesso un reato, quindi quando incontri un PM non è che dici “speriamo che mi faccia una buona operazione, speriamo che mi faccia una buona libreria, un buon impianto elettrico, speriamo che mi salvi la vita” non sei mica tu che sei andato a chiedere un servizio a lui, è lui che ti ha chiamato perché sei sospettato di un reato, quindi ovviamente non è che diventi amico del PM, la tua unica speranza è che il PM faccia giustizia e che se la sua indagine è fatta bene, il processo è fatto bene, l’udienza preliminare è fatta bene nei vari gradi di giudizio, tu alla fine abbia giustizia se sei colpevole condannato, se sei innocente assolto, idem se sei vittima di un reato e lo vai a denunciare, vai a denunciare, mica scegli il PM, fai la denuncia, l’indagine finisce a tizio che però è PM, rappresenta l’ufficio del PM, rappresenta lo Stato e poi se è vero che hai subito il reato e se si trovano le prove farà condannare quello che ti ha fatto il torto, se non si trovano le prove o se proprio tu avevi torto, allora la persona che tu hai denunciato verrà assolta, quindi una su due ti incazzi se ritieni di essere vittima e la magistratura non riesce a darti giustizia o stabilisce che non sei vittima e una su due ti incazzi se vieni indagato e poi vieni condannato, anzi ti incazzi pure se vieni indagato e poi vieni assolto perché comunque ti hanno tenuto a bagnomaria per un po’ di tempo. Il giudice avrà sempre dei nemici, è inevitabile che abbia dei nemici, è pagato a posta per chiamare la gente nel penale a rispondere di reati e nel civile a dare ragione a uno e torto a un altro, quindi comunque decida scontenterà sempre qualcuno, nel penale o scontenta la vittima o scontenta l’imputato, nel civile o scontenta una parte o scontenta l’altra, figuratevi se le parti che sono scontente potessero denunciare il giorno dopo il singolo magistrato, i magistrati per non avere grane semplicemente non sarebbero più nulla, non prenderebbero più alcuna iniziativa è questa la magistratura che vogliamo?
Vedete come è facile suggestionare le persone, il giudice che ha sbagliato paghi, è già così, è giusto che a pagare sia subito lo Stato e che poi in caso in cui il giudice abbia dolosamente o gravemente e colposamente sbagliato, allora faccia pagare a lui i danni, ma mai consentire al privato cittadino di denunciare il giudice, perché altrimenti i giudici per evitare denunce e grane, visto che fanno migliaia e migliaia di processi, avrebbero migliaia e migliaia di denunce, nessuno vuole avere migliaia e migliaia di denunce, semplicemente non farebbero più nulla!
E’ questa la giustizia che vogliamo? Basta saperlo, purtroppo per saperlo non si riesce a capirlo guardando certi programmi televisivi o leggendo i giornali, bisogna approfondire e non sempre quelli delegati all’approfondimento sanno quello di cui stanno parlando, per cui anche la cosa più facile, che sembra più di buonsenso, il giudice che sbaglia paga, in realtà nasconde una propaganda che è difficile da smontare perché richiede più tempo, è un problema complesso e non può essere compresso in una trasmissione televisiva o un articolo di giornale, diffidate sempre di tutto ciò che vi sembra semplicissimo, quando vi raccontano che c’è una cosa semplice, cercate di andare a vedere anche quello che c’è dietro, sviluppiamo un po’ di spirito critico e soprattutto impariamo a sceglierci gli esperti che lo sono per davvero e non sono servi di qualcuno, passate parola e buona settimana
Supercazzole nucleari
La cosa interessante è che prima ancora di avere la più pallida idea di cosa fosse quella nube, alcuni noti opinionisti del nulla, si sono subito premurati di farci sapere che non era successo nulla, anzi che il sesto terremoto più devastante della storia dell’umanità, come facciano poi a dirlo non si sa, ha dimostrato che in nucleare è sicuro.
Anzi è la più sicura delle fonti energetiche, Beppe Grillo sul sito ha già infilato una serie di supercazzole Fini, Casini, Prestigiacomo, ma non solo, memorabili quelle dell’ottimo Chicco Testa, intanto c’è quella meravigliosa di Umberto Veronesi “le centrali nucleari sono sicure, chi è contrario è fermo a una vecchia mentalità ideologica che si basa su presupposti sbagliati” complimenti, Valerio Rossi Albertini del Cnr “le fughe radioattive mi sentirei di escluderle, nella peggiore delle ipotesi si tratta di materiale contaminato da radiazioni, ma non ci sarà il cosiddetto effetto Chernobyl”, Paolo Clemente responsabile del laboratorio rischi naturali Enea “i sistemi di sicurezza si spengono automaticamente, così è accaduto in Giappone, solo in uno questo meccanismo non ha funzionato a regola d’arte, ops” “la posizione del governo italiano sul nucleare rimane quella che è, non è che si può cambiare idea ogni minuto, Fabrizio Cicchito” certo, quando mai hanno cambiato idea questi, uno che era socialista lombardiano e adesso sta con Berlusconi, non si può mica cambiare idea ogni minuto, in fondo piduista era e piduista rimane, infatti è il capogruppo del partito fondato da un piduista, peccato che non riesco a trovare… ah Chicco Testa ha chiamato “sciacalli” quelli che parlano della fuoriuscita di radiazioni dalle centrali nucleari in Giappone.
“gli impianti nucleari hanno retto, hanno dimostrato di tenere botta” è una tragedia enorme, abbiamo visto diversi impianti chimici e di gas in fiamme, mi sento di dire che al momento gli impianti nucleari hanno tenuto, hanno retto botta, si sono messi automaticamente in sicurezza e l’unico problema a un impianto si è verificato per mancanza di energia elettrica, vedremo nei prossimi giorni, ma sono fiducioso” chi trae spunto da questa tragedia per fare polemica sul nucleare è uno sciacallo, visto che ci troviamo di fronte a uno dei più grandi terremoti della storia del mondo, questo la dice lunga sul livello di certi politici” e credo che la dica lunga anche sul livello di Testa che naturalmente era un ambientalista, anche nuclearista e adesso è diventato uno sponsor vivente, un uomo sandwich vivente del nucleare, ma attenzione perché il bello deve ancora venire, il meglio ve lo lascio proprio in fondo, siamo al quasi meglio, Franco Battaglia esperto, così vengono sempre qualificati questi professori, questo è Il Giornale pag. 8 di sabato “troppe bugie sul nucleare, le centrali restano sicure” posso immaginarmi quando il Giappone fu colpito dal sisma del 2007 La Repubblica con non poco cinismo titolava in prima pagina “terremoto in Giappone, fuga radioattiva” e poi aggiunge che perfino Chernobyl era una barzelletta, “Chernobyl non sarebbe stata alcun incubo se non fosse stato per coloro che hanno scientemente e colpevolmente fatto passare per tale un evento che, ancorché il più disgraziato occorso nel settore di produzione elettronucleare, ne ha dimostrato in modo inequivocabile l’assoluta sicurezza” la prova che il nucleare è sicuro è Chernobyl, dice l’esperto Battaglia e poi aggiunge “di Chernobyl avremo occasione di parlare” visto che il mese prossimo ricorre il 25° anniversario e immagino già con quali carnevalate, certo, si ricorderanno le vittime e quindi è come a carnevale, le risate a ricordare Chernobyl, perché Chernobyl è la prova che il nucleare è sicuro, dice l’esperto Franco Battaglia.
Capite che di fronte a questi esperti anche chi non ci capisce niente si sente esperto, perché per quanto inesperto, sarà sempre più esperto degli esperti! Adesso dice: figuriamoci con questo Giappone, si insisterà di nuovo, i mezzi italiani di informazione, insisteranno sull’allarme nucleare e probabilmente non mancheranno di segnalare l’incendio di un edificio che ospita una turbina nella centrale nucleare di Onagawa e già non mancheranno di segnalare questo incendio, sarebbe meglio non segnalarlo, però purtroppo si sa come sono fatti questi giornali, questi mezzi di informazione, segnalano gli incendi nelle centrali.
Si sa com’è fatta la gente che quando vede del fumo uscire da una centrale scappa, facendosi prendere da questa emozionalità, da questa irrazionale paura indotta da questi maledetti mezzi di informazione o indotta anche da quello che vedono, sapete com’è la gente semplice, Battaglia invece sarebbe rimasto lì sotto, si sarebbe fatto una superpista, una supersniffata, un aerosol, i fumenti avrebbe fatto con i fumi della centrale di Onagawa, ma suppongo che eviteranno di specificare che era quella una turbina di un impianto non nucleare, spero di sbagliare le mie supposizioni ma voi verificate i reattori nucleari sono progettati in modo da spegnersi automaticamente alla prossima sollecitazione sismica.
Prevede l’esperto Battaglia “avremmo la prova ahimè sperimentale che i reattori nucleari sono non sicuri, ma sicurissimi in ordine al timore terremoti” quello di ieri peraltro è il seguito di uno occorso 3 giorni fa sempre in zona di intensità 10 volte maggiore a quello de L’Aquila e di cui nessuno si è sentito il dovere di avvisare nessuno visto che non ha avuto conseguenze, benché meno sugli impianti nucleari, potremmo dire di avere elementi a sufficienza per affermare che la densità di popolazione e il carattere sismico del nostro territorio sono essere generosi argomentazioni deboli per sostenere contrarietà all’installazione di reattori nucleari anche nel nostro paese? Forse sì, ma poco importa, i mezzi italiani di informazione - parola grossa ma è così che si chiamano - non smetteranno di proporci quelle argomentazioni, ne sono sicuro, la previsione di Battaglia sotto il titolo “troppe bugie sul nucleare, le centrali restano sicure, i catastrofisti si scateneranno nel descrivere scenari apocalittici ma la verità è un’altra: gli impianti nipponici hanno retto bene e restano un modello per tutto il mondo” vi ho detto che avrei lasciato alla fine di questa piccola rassegna stampa il meglio del meglio perché qui siamo di fronte a un esperto che tutto il mondo ci invidia, ancora più di Bertolaso titolo “nucleare sicuro, è la prova del 9!” è comparso anche questo sabato 12 su Il Messaggero, il giornale della famiglia Caltagirone, impegnata nel ramo costruzioni, sempre è importante saperlo chi sono gli editori di questi giornali, nonché suocero di Pierferdinando Casini, grande sponsor anche lui del nucleare che infatti ha ancora recentemente invitato il governo a darsi da fare nella costruzione delle famose 10 o 20 o 50 centrali nucleari annunciate da Scajola e poi misteriosamente disperse.
Scrive il grande esperto “quando ancora eravamo alle prime notizie del tremendo sisma che si è abbattuto sulla costa nord – orientale del Giappone, ecco che i siti e le agenzie italiane hanno iniziato a diffondere notizie sull’allarme nucleare, orbene, se allo stato degli atti una prima cosa si può dire, è che proprio la terribile intensità del fenomeno abbattutosi sul Giappone ci consegna una nuova conferma del fatto che in materia di sicurezza di impianti nucleari, i passi in avanti compiuti negli ultimi decenni sono stati notevolissimi, tali da reggere nella realtà dei fatti senza creare pericoli per ambienti e popolazioni, proprio l’impatto di eventi terribilmente fuori scala, quale quello verificatosi e come prescrivono le norme nel cui rispetto si costruiscono oggi centrali atomiche. Il Giappone ha 54 centrali in esercizio secondo l’agenzia internazionale per l’energia atomica, centrali che coprono ¼ del fabbisogno elettrico del paese come si può regolarmente verificare, il Giappone è uno dei paesi da sempre più impegnati nella piena trasparenza di questo avviene nei suoi impianti, proprio per l’elevatissimo rischio sismico di una parte rilevante del suo territorio, attraversato da linee di faglie di zolle tettoniche, oceaniche e continentali realizzati i suoi impianti, adottando criteri antisismici sempre più alti nei decenni e questo è vero e è questo il motivo per il quale le procedure automatico di arresto dei reattori si sono subitaneamente attivate in 4 centrali nell’area nord – orientale colpita dal sisma epicentro oceanico, in altre due più distanti, comunque entro 7 minuti è stato disposto il blocco e in altre 5 ancora più lontane, comunque entro 20 minuti le autorità giapponesi hanno disposto il fermo di sicurezza per una completa verifica della tenuta di ogni parte degli impianti, nella centrale di Onagawa tra le 4 il cui fermo è stato automatico, è stato subito estinto un incendio, dovuto a corto circuiti elettrici in una turbina non interna al circuito di raffreddamento del materiale fissile e dunque senza nessun rilascio di scorie pericolose. Per un’altra centrale, quella di Fukushima la più vicina a Sendai, su cui si è abbattuto lo Tsunami è stata comunque disposta l’evacuazione della popolazione entro i due chilometri di raggio, come previsto dalle procedure nel caso etc. Fino a ieri sera i giapponesi hanno continuato a confermare alla Ia che nessun rilascio di materiale pericoloso radioattivo risultava segnalato. I media internazionali in altre parole hanno amplificato senza troppo comprendere la prima notizia rilasciata da Tokyo relativo allo stato di emergenza nucleare proclamato dal Governo di Tokyo Prima che fosse trascorsa un’ora dall’evento, è una procedura standard di sicurezza per eventi sismici superiori all’intensità 5 della scala Richter e qui siamo a un’intensità 8/9 di energia, letteralmente spaventosa come documentano le immagini che tutti abbiamo visto, stiamo parlando del settimo evento tellurico che abbia mai colpito il mondo, da che abbiamo strumenti e sedi storiche per rilevarli, eppure le centrali hanno tenuto, si sono rivelate molto utili le elezioni apprese alla maggiore centrale atomica operante al mondo, quella di Kashiwazaki una potenza superiore agli 8 etc..
Esperti del nulla
L’impianto tenne, ma in quel caso furono i violentissimi movimenti oscillatori a determinare lo sversamento di 1,2 metri cubi di acqua da una piscina per il combustibile etc., possiamo trarre tre prime conclusioni.
Una delle ragioni per cui le centrali elettronucleari costano tanto è proprio la sicurezza, ma come si vede sono soldi ben spesi; le norme di sicurezza vigenti in Europa sono altrettanto ferree di quelle giapponesi; l’Italia ha vaste zone sismiche ma i fenomeni non sono della magnitudo di quelli giapponesi” viene da toccarsi quando si leggono queste cose, assistere ieri su molti siti italiani antinuclearisti da come si sovrapponevano sulla cartina dell’Italia le aree a rischio sismico e quelle addirittura a rischio, per tentare di dimostrare che il nucleare non possiamo permettercelo, è solo una dimostrazione di crassa ignoranza tecnologica.
Se andate a vedere i giornali di stamattina, 3 giorni dopo le previsioni di Battaglia de Il Messaggero che adesso vi dico chi ha firmato etc., troverete titoli come sto parlando de Il Corriere della sera, un giornale favorevole al ritorno del nucleare “emergenza in 4 centrali, l’allarme per i reattori surriscaldati è a rischio di fusione è stato esteso. Prevista un’altra scossa devastante nelle prossime ore – strano perché in Italia ci avevano detto che i terremoti non si possono prevedere e neanche prevenire – dottore siamo contaminati? Tra gli sfollati in fila per il test, ora il Giappone teme la pioggia radioattiva, 4 centrali nucleari danneggiate, l’energia è razionata, un muro di cemento contro il rischio di sindrome cinese, ma battaglia per fermare la fusione del nocciolo, emergenza nucleare, rischi troppo alti etc.” e poi c’è il nostro governo “no a ripensamenti emotivi”.
Adesso vi dico chi è il genio che ha scritto quelle belle cose intitolate “nucleare sicuro è la prova del 9” questo signore è Oscar Giannino che molti di voi sicuramente conoscono perché è molto presente nelle televisioni e si fa riconoscere, rispetto agli altri ospiti dei talk show per indossare sempre delle mise variopinte sul rosso fuoco, sul verde pisello, sul giallo limone, colori sgargianti, bastone in mano barba, baffi, calvizie, occhialetti… Oscar Giannino.
Uno che ha scritto una cosa del genere così clamorosamente disattesa nei giorni successivi, non dico che dovrebbe sparire, per l’amor del cielo, ma nascondersi per qualche giorno nella speranza che nessuno lo noti che è stato proprio lui a scrivere queste cose “nucleare sicuro è la prova del 9” sarebbe suggeribile ma in Italia sapete che nessuno paga mai per le smarronate che fa, per le previsioni che sbaglia, per le analisi sballate, bisognerà pur domandarsi come si orienta un’opinione pubblica quando coloro che la dovrebbero informare sono del livello di quelli che vi ho appena letto, perché non c’è soltanto l’informazione asservita alla politica, alle banche, c’è anche l’informazione asservita sulle questioni più tecniche che sono poi quelle sulle quali l’uomo della strada, me compreso naturalmente, è più carente di informazioni e quindi è chiaro che è proprio su quelle faccende che si va a cercare l’esperto per farsi un’idea.
Per fortuna non sono tutti così naturalmente, oggi c’è un ottimo pezzo di Sergio Rizzo su Il Corriere della sera, Sergio Rizzo spiega che qui il problema non è dire “il nucleare non si fa perché è successo quello che è successo in Giappone” bisogna essere onesti e dire che non esistono centrali nucleari sicure, dopodiché un popolo di masochisti o di amanti del brivido o di gente che è stufa di vivere, può anche decidere di riempire il proprio paese di centrali nucleari, naturalmente, l’importante è che non ci si racconti la barzelletta del nucleare sicuro, del nucleare moderno, per quanto moderno e sicuro e sicuramente quello del Giappone è il più moderno e il più sicuro perché i giapponesi li conosciamo, non è mai sicuro perché la natura riserva sempre delle sorprese, a volte belle, a volte brutte, chi parla di nucleare sicuro o è molto disinformato o è molto interessato o molto interessati sono i suoi padroni che naturalmente si stanno tuffando a capofitto tutti quanti nel grande business degli appalti del nucleare e intanto, scrive Rizzo, a 24 anni dal referendum del 1987 dove gli italiani decisero “basta con il nucleare, tutti i partiti dissero no al nucleare, a parte il piccolo partito repubblicano, gli stessi socialisti che oggi sono al governo con Berlusconi e ci raccontano che bisogna tornare al nucleare, furono contrari al nucleare, Martelli insieme agli ambientalisti e ai radicali proposero il referendum contro il nucleare, a 24 anni da quel referendum non è mai stato presentato un piano energetico nazionale e dica agli italiani come pensiamo di alimentare nei prossimi anni le fabbriche, i treni e i frigoriferi e ricorda che nel frattempo abbiamo inquinato il paese riempiendo le tasche ai petrolieri e poi ci siamo accorti, magari andando agli spettacoli di Grillo che la Germania produce 70 volte più energia solare dell’Italia, anche se naturalmente la Germania ha molto meno sole d’Italia e quando ci siamo avventurati nel campo delle rinnovabili che non sono naturalmente la soluzione unica e definitiva per coprire il fabbisogno, ma sono una delle soluzioni che andrebbero prese in considerazione, le abbiamo trasformate in truffe (vedi le gigantesche truffe dell’eolico) da questo punto di vista siamo all’avanguardia nella disinformazione e nella contraddittorietà del comportamento della nostra politica, intanto si continua a discutere nucleare sì, nucleare no senza raccontare alla gente che il nucleare, anche se ritornasse in Italia, lo rivedremmo tra una ventina di anni, visto che tanto è il periodo necessario per individuare i siti, costruire le centrali, ammesso e non concesso che si trovino i soldi, le avremo quando probabilmente tutto il mondo si sarà indirizzato su altre fonti energetiche molto più moderne e quelle sì, molto più sicure o meno insicure.
La domanda naturalmente è: come fa un’opinione pubblica a formarsi un’opinione informata, quando coloro che dovrebbero aiutarla sono del livello che abbiamo visto poco fa.
Supercazzole scolastiche
Stessa cosa succede naturalmente quotidianamente su tutto quello che ci occorre sapere e capire per farci un’idea e formarci un’opinione, i titoli fuorvianti dei giornali, i messaggi che passano continuamente sui giornali e soprattutto televisioni, stasera torna Giuliano Ferrara, a proposito di messaggi fuorvianti, si rincorrono e si inseguono e è diventato ormai praticamente impossibile neutralizzarli tutti perché sono troppi.
C’è un volume di fuoco impressionante, pensate soltanto al povero Santoro che vede alcune persone che gli stanno fotografando dentro casa, dice a questi signori di allontanarsi e questi se ne vanno per giornali a denunciare di essere della protezione civile, come se la protezione civile avesse il compito di fotografare dentro le case dei privati, eppure i giornali, mi è piaciuto molto un titolo semplicemente incredibile de Il Corriere della Sera diceva “Santoro scambia uomini della protezione civile per dei fotografi, ma se vedi uno con la macchina fotografica che ti fotografa dentro la tua proprietà, cosa vuole dire che lo scambi per un fotografo? E’ ovvio che se ha la macchina fotografica e sta fotografando dentro casa tua è un fotografo! O altri titoli come quello di oggi che riprende naturalmente una delle tante scemenze dette da Maria Stella Gelmini ieri sera a che Tempo che fa, “la sinistra va in piazza per la scuola pubblica, ma manda i figli alle private” non so se avete notato l’assoluta cazzata che c’è in questo concetto, questa poveretta, stiamo parlando di una che per diventare Avvocato è dovuta andare a dare l’esame a Reggio Calabria, essendo di Brescia evidentemente in previsione del fatto che a Brescia conoscendola non avrebbero promossa e altrimenti dovrebbe spiegarci cosa c’è di tanto meritocratico, perché l’avete sentita ieri sera che diceva il 68, basta con l’egualitarismo, il 6 politico, non so dove sia il 6 politico del 68 nel 2011, ma comunque lei è convinta che c’è il 68 in questo momento in Italia e quindi che la gente fa le lauree collettive, ottiene il 6 politico etc., ha detto “basta, meritocrazia!” sarebbe stato interessante che qualcuno le facesse delle domande, in particolare sul suo esame di Stato a Reggio Calabria, per capire cosa c’è di meritocratico nell’andare in Calabria per un esame che dovresti dare a casa tua, a Brescia!
dare in Calabria per un esame che dovresti dare a casa tua, a Brescia! icolare sul suo esame di Stato a Reggio Calabria, perPensate la cazzata di dire che c’è gente che manda i figli alla scuola privata e poi manifesta per la scuola pubblica e in questo lei vede una contraddizione, stiamo parlando di una cretinata assoluta, se levassero i treni, i tram, le metropolitane, ci sarebbero proteste, perché? Perché è semplicemente assurdo negare i trasporti pubblici alla gente, dopodiché uno dice: ah ma perché tu manifesti a favore del treno se poi vai in macchina? Io vado in macchina perché faccio quello che mi pare, dopodiché sono favorevole al treno, al taxi, alla metropolitana… cosa vuole dire? Uno solo perché è favorevole al treno o all’autobus non può prendere la macchina? Giustamente è stata opportuna l’obiezione di Fabio Fazio che ha ricordato una frase di Giovanotti, il quale, pare come un genio rispetto alla Gelmini, ha detto “sono favorevole all’acqua pubblica anche se poi mi vado a comprare l’acqua minerale” non è che il governo può permettersi di avvelenare l’acqua nei rubinetti dei cittadini per costringerli a comprare l’acqua minerale, dopodiché c’è chi è favorevole all’acqua pubblica e dopodiché si compra l’acqua minerale, ma saranno cazzi suoi, non posso manifestare per la scuola pubblica e poi mandare mio figlio dove mi pare? Mando mio figlio dove mi pare, ma se la scuola pubblica facesse schifo, li manderei alla scuola privata e mi batterei per una scuola pubblica che non fa più schifo, ma cosa vuole dire, non c’è nessuna contraddizione, ci sono un sacco di persone che erano favorevoli al divorzio e non per questo hanno divorziato, un conto è il diritto delle persone a divorziare, un altro conto è che tu poi sei obbligato a divorziare perché eri favorevole al divorzio, ma diamo i numeri? Per dirvi cosa passa nelle teste vuote di queste ministre e dei giornali che gli vanno dietro, invece di analizzarle dal punto di vista clinico.
Supercazzole giudiziarie
Concludo ma ne abbiamo già parlato diverse volte, con tutti gli input che ci arrivano a proposito della riforma della giustizia
Ieri ho sentito il Ministro Alfano che era in televisione a reti unificate dall’Annunziata e poi era alla Sette la sera, dire notevoli cazzate, tipo per esempio che nel 1987 si è fatto un referendum sulla responsabilità civile dei giudici perché i giudici quando sbagliano devono pagare di tasca loro, come i medici, come i chirurghi che sbagliano, intanto nel 1987 il referendum sulla responsabilità civile dei giudici, che passò, era unito a un pacchetto di altri referendum tra cui quello che aboliva il nucleare, allora un governo che se ne infischia del referendum del 1987 nel nucleare e tira dritto sul ripristino del nucleare senza chiedere agli italiani se nel frattempo hanno cambiato idea, è curioso che sventoli referendum del 1987 solo per quanto riguarda la responsabilità civile dei giudici, ma state attenti perché se vedete i sondaggi si scopre che due italiani su 3 sono favorevoli alla parte della riforma Alfano che fa pagare personalmente ai giudici i loro errori, perché molte persone pensano che oggi i giudici non paghino per i loro errori, o per i loro delitti, perché ci stanno raccontando da anni che c’è il Csm, l’organo di autogoverno che giudica i giudici, quindi i giudici si giudicano da soli, si assolvono sempre, fanno quadrato, fanno corporazione, fanno casta e quindi è ora di finirla.
Il cittadino vittima di errore giudiziario deve poter denunciare il giudice che gli ha fatto un torto, un abuso e ottenere da lui personalmente il risarcimento, esattamente come il cittadino quando va a farsi un’operazione, se il medico sbaglia l’operazione, il cittadino ha diritto a denunciarlo e a rivalersi su di lui, questo è quello che ci raccontano, un discorso che fa molta presa, dice: mi ha messo in galera, non c’entravo niente, deve pagare, per questo poi ottengono sondaggi favorevoli su una riforma del genere. Si pensa, cioè che i giudici non vogliano pagare per i loro errori, non paghino per i loro errori e che il referendum dei radicali e dei socialisti del 1987 che li voleva costringere finalmente a pagare per i loro errori, sia stato tradito e disatteso dalla lobby dei giudici che ha costretto i politici a non far pagare ai giudici i loro errori e allora forse è il caso di raccontare le cose come stanno.
Non è vero niente quello che è stato detto, il referendum del 1987 prevedeva la responsabilità civile dei giudici quando sbagliano per dolo o per colpa grave, il dolo cosa vuole dire? Che l’hai fatto a posta a sbagliare, la colpa grave cos’è? Che non l’hai fatto a posta perché non hai preso tutte le precauzioni, hai mancato gravemente ai tuoi doveri perché pur non volendo fare un torto a quello o quell’altro imputato indagato, però non hai preso tutte le precauzioni per evitarlo e questa è una colpa, è colposo il tuo errore, non è doloso, non è intenzionale ma comunque è una tua responsabilità perché spettava a te evitare di fare quell’errore, facendo meglio le indagini, leggendo meglio le carte, capendole meglio etc., quindi questo diceva il referendum, ci vuole una responsabilità civile, bisogna che le vittime dell’errore vengano risarcite in sede civile, il referendum non è stato affatto tradito, è stato tradotto in legge dall’allora maggioranza che erano il pentapartito, democristiani e socialisti che avevano promosso il referendum e gli altri che stabilì quanto segue: il cittadino che ritiene di avere subito un errore giudiziario può fare causa allo Stato, lo Stato se perde la causa risarcisce il cittadino che è rimasto vittima di errore, poi se quell’errore dipende da dolo o colpa grave del magistrato o dei magistrati, potrebbero essere i 5 della Cassazione, i 3 della Corte d’Appello, o il magistrato singolo se è un PM, G.I.P., Gup, quello che è, lo Stato si rivale sul giudice o sui giudici per far pagare a loro il danno che ha anticipato lo Stato un cittadino vittima, questo dice la legge oggi, il fatto che poi lo Stato inefficiente com’è si dimentichi di chiedere conto ai magistrati che sbagliano, non è stabilito dalla legge, è dovuto al fatto che lo Stato è inefficiente.
Perché deve essere lo Stato in prima battuta a risarcire i danni al cittadino vittima di errore giudiziario? Perché il magistrato mica è un professionista, mica è un libero professionista, che agisce per conto suo? Il magistrato rappresenta lo Stato, il Pubblico Ministero si chiama Pubblico Ministero proprio perché è pubblico, rappresenta l’istituzione Stato, rappresenta la giustizia, non è il Pubblico Ministero tizio, caio o sempronio, il Pubblico Ministero si mette la toga proprio perché in quel momento non è lui, in quel momento è la giustizia, è lo Stato, è l’azione penale! Il giudice idem, non è mica che fa le sentenze in veste di Marco Travaglio o pinco pallino, è la giustizia che esercita le sue funzioni, quindi in nome dello Stato, ecco perché non ci dovrebbe mai essere discussione tra l’interesse pubblico che è quello rappresentato dal PM e dal giudice e l’Avvocato che è invece una parte privata sia che rappresenti le vittime, la parte civile, sia che rappresenti l’imputato o l’indagato, loro rappresentano i clienti che li pagano, il PM e il giudice rappresentano tutti noi, un interesse generale, lo Stato.
Se però il magistrato sbaglia per dolo o per colpa grave, lo Stato deve chiamarlo a risarcire perché ha fatto un danno sia alla vittima dell’errore giudiziario, sia a tutta la collettività, ha addirittura rovinato il buon nome dello Stato, il magistrato che appositamente arresta uno che non dovrebbe arrestare, appositamente intercetta uno che non dovrebbe intercettare, appositamente condanna uno che sa essere innocente o rinvia a giudizio uno che ha essere innocente o indaga, perquisisce, si accanisce contro uno che lui sa essere innocente, oppure che è talmente incapace, colpa grave, che gli fa tutti questi danni perché non è buono a fare il suo mestiere, è ovvio che lo Stato deve rivalersi nei suoi confronti e deve far pagare a lui il prezzo dei suoi errori e oggi la legge consente che questo avvenga, prevede che questo avvenga, proprio in seguito al referendum di 24 anni fa, perché non può essere oggi il cittadino che si sente vittima di un errore giudiziario a denunciare direttamente il Magistrato che lui asserisce avergli fatto il danno? Perché il magistrato non può ogni giorno subire denunce da un cittadino per quello che lui ha fatto nell’esercizio delle sue funzioni, il magistrato deve decidere, dicevano i latini, senza speranze di vantaggi da quello che fa e senza paura di ritorsioni per quello che fa, non deve avere nessuna aspettativa né positiva, né negativa, perché? Perché altrimenti non è libero di decidere secondo la legge e secondo la sua coscienza, se sai che domani arresti uno e dopodomani quello ti può denunciare personalmente, se quel qualcuno che devi arrestare è un poveraccio lo arresti lo stesso, ma se quel qualcuno che devi arrestare è un potente, ci pensi 3 volte prima di arrestarlo, invece tu dovresti semplicemente valutare se ci sono i presupposti per arrestarlo o no, senza timore di denunce, se lo fai o senza speranza di favori o di applausi o di regali se non lo fai, ecco perché ci deve essere lo Stato in mezzo.
E’ lo Stato che riceve le denunce, paga l’eventuale danno e se il danno è stato creato da un giudice che ha sbagliato per dolo e colpa grave, lo chiama a rispondere, ma è così oggi, cosa cambia in futuro? Che direttamente e personalmente l’imputato o l’indagato che ritengono di avere subito un errore giudiziario, possono denunciare il magistrato, personalmente.
Sapete che il magistrato non è un chirurgo o un medico o un falegname o un idraulico, se viene l’idraulico a casa mia per aggiustare il lavandino e me lo devasta, gli chiedo i danni, se vado dal chirurgo per farmi operare e quello mi rovina, gli chiedo i danni, ma non vado dal magistrato a chiedergli di processarmi, non mi scelgo il magistrato, mentre io mi scelgo il chirurgo, l’elettricista, l’idraulico, il falegname etc..
Il chirurgo e il medico hanno il compito di salvarmi la vita, hanno il compito di migliorarmi la salute, di rimettermi in salute, il Magistrato non ha nessun compito se non quello di, nel penale stabilire se uno ha commesso reati oppure no, nel civile di stabilire in una controversia tra due soggetti, chi ha ragione e chi ha torto, pensate come è diverso: il medico che fa il suo mestiere bene dà grande soddisfazione al suo paziente, gli salva la vita, lo riporta in salute, l’idraulico che fa il suo mestiere bene, dà grande soddisfazione al suo cliente, perché? Perché non gli funzionava il rubinetto e adesso funziona, l’elettricista se fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione al suo cliente che lo paga, perché? Perché prima non ci vedeva, era al buio e adesso accende la luce, il falegname che fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione perché? Perché mi serviva una libreria e guarda che bella libreria mi ha fatto, li pago per questo, li ho scelti prendendo informazioni e li ho pagati per fare una cosa buona che mi serve, il giudice non lo scegli, non lo paghi e soprattutto non è lì per dare soddisfazione, è lì per fare giustizia che è una cosa diversa, il magistrato in genere si crea sempre dei nemici, è una conseguenza inevitabile del suo mestiere crearsi dei nemici, pensate il giudice civile che dirime la controversia, la lite di condominio, la lite di confine, la lite tra debitore e creditore, ci sono due parti che dicono entrambe di avere ragione e chiedono al giudice di dargliela, il giudice non può dare ragione a tutti e due e non può neanche dire: non ha ragione nessuno dei due, deve dire per forza che ha ragione uno o ha ragione l’altro, quindi uno dei due sicuramente lo scontenta e uno dei due sicuramente il giorno dopo si incazza e uno dei due sicuramente se può farlo, lo denuncia, dicendo: avevo ragione io e tu hai dato ragione all’altro!
Idem nel penale, non è che un cittadino capita davanti al PM così per sport, perché il PM vuole dargli un’occhiata, se uno capita davanti a un PM o a un giudice è perché c’è una denuncia, c’è il sospetto che abbia commesso un reato, quindi quando incontri un PM non è che dici “speriamo che mi faccia una buona operazione, speriamo che mi faccia una buona libreria, un buon impianto elettrico, speriamo che mi salvi la vita” non sei mica tu che sei andato a chiedere un servizio a lui, è lui che ti ha chiamato perché sei sospettato di un reato, quindi ovviamente non è che diventi amico del PM, la tua unica speranza è che il PM faccia giustizia e che se la sua indagine è fatta bene, il processo è fatto bene, l’udienza preliminare è fatta bene nei vari gradi di giudizio, tu alla fine abbia giustizia se sei colpevole condannato, se sei innocente assolto, idem se sei vittima di un reato e lo vai a denunciare, vai a denunciare, mica scegli il PM, fai la denuncia, l’indagine finisce a tizio che però è PM, rappresenta l’ufficio del PM, rappresenta lo Stato e poi se è vero che hai subito il reato e se si trovano le prove farà condannare quello che ti ha fatto il torto, se non si trovano le prove o se proprio tu avevi torto, allora la persona che tu hai denunciato verrà assolta, quindi una su due ti incazzi se ritieni di essere vittima e la magistratura non riesce a darti giustizia o stabilisce che non sei vittima e una su due ti incazzi se vieni indagato e poi vieni condannato, anzi ti incazzi pure se vieni indagato e poi vieni assolto perché comunque ti hanno tenuto a bagnomaria per un po’ di tempo. Il giudice avrà sempre dei nemici, è inevitabile che abbia dei nemici, è pagato a posta per chiamare la gente nel penale a rispondere di reati e nel civile a dare ragione a uno e torto a un altro, quindi comunque decida scontenterà sempre qualcuno, nel penale o scontenta la vittima o scontenta l’imputato, nel civile o scontenta una parte o scontenta l’altra, figuratevi se le parti che sono scontente potessero denunciare il giorno dopo il singolo magistrato, i magistrati per non avere grane semplicemente non sarebbero più nulla, non prenderebbero più alcuna iniziativa è questa la magistratura che vogliamo?
Vedete come è facile suggestionare le persone, il giudice che ha sbagliato paghi, è già così, è giusto che a pagare sia subito lo Stato e che poi in caso in cui il giudice abbia dolosamente o gravemente e colposamente sbagliato, allora faccia pagare a lui i danni, ma mai consentire al privato cittadino di denunciare il giudice, perché altrimenti i giudici per evitare denunce e grane, visto che fanno migliaia e migliaia di processi, avrebbero migliaia e migliaia di denunce, nessuno vuole avere migliaia e migliaia di denunce, semplicemente non farebbero più nulla!
E’ questa la giustizia che vogliamo? Basta saperlo, purtroppo per saperlo non si riesce a capirlo guardando certi programmi televisivi o leggendo i giornali, bisogna approfondire e non sempre quelli delegati all’approfondimento sanno quello di cui stanno parlando, per cui anche la cosa più facile, che sembra più di buonsenso, il giudice che sbaglia paga, in realtà nasconde una propaganda che è difficile da smontare perché richiede più tempo, è un problema complesso e non può essere compresso in una trasmissione televisiva o un articolo di giornale, diffidate sempre di tutto ciò che vi sembra semplicissimo, quando vi raccontano che c’è una cosa semplice, cercate di andare a vedere anche quello che c’è dietro, sviluppiamo un po’ di spirito critico e soprattutto impariamo a sceglierci gli esperti che lo sono per davvero e non sono servi di qualcuno, passate parola e buona settimana
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