CONFINDUSTRIA DI LOTTA E DI EUROGOVERNO SEGNALA CHE L'ITALIA E' IN CRISI.
Fonte: controlacrisi
Questa mattina, le agenzie riportano che il centro studi dell'organizzazionedegli industriali segnala la precaria situazione economica del paese e chiede riforme per uscirne. Spiega il centro studi che se le cose rimarranno cosi la crescita sara' dimezzata e il prodotto interno in calo nel 2012. L'associazionedegli industriali taglia quindi le previsioni di crescita del paese: +0,9% nel2011 dal +1,1% previsto lo scorso dicembre dal governo nel def. «Per centraregli obiettivi ambiziosi ma obbligati di azzeramento del deficit e di evitare lastagnazione» e necessario «varare subito misure strutturali» continua la nota degli industriali, che chiedono percio' «misure che siano credibili» e, citando «i documenti dello stesso governo» avvertono: senza riforme «diverrebbero necessarie manovre aggiuntive» per l'1% del Pil al 2014, «cioe' altri 18 miliardi oltre ai 39» previsti. Cosi - prosegue la nota - «la modesta crescita verrebbe dimezzata allo 0,6% gia nel 2012». Questo allarme arriva proprio nel momentogiusto. E' chiaro infatti che i nostri padroni si fanno alfieri dell'austerity europea chiedendo al nostro governo di usare ancora piu' forza e vigore nella manovra lacrime e sangue sulla quale in questi giorni sta lavorando Tremonti. Le ricette che l'Europa ci chiede, pero' sono quelle che dalla crisi ci fanno uscire o quelle che la crisi l'hanno prodotta? Non e' forse questa insensata rincorsa a politiche di rigore finanziario che produce la stagnazione e la disoccupazione? Probabilmente tra l'opposizione ci sara' chi dira di prendere in seria considerazione l'allarme di Confindustria, e purtroppo anche le sue proposte... Tremonti prendera' nota.
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