(Qui la FONTE e da Wikidedia)
Operazione Northwoods
Memorandum del Piano Northwoods (13 marzo 1962) Documento completo in PDF
L'Operazione Northwoods (Operation Northwoods) fu un piano concepito nel 1962 da altissimi dirigenti del Dipartimento (Ministero) della Difesa USA (tra i quali la massima autorità militare, il Capo degli Stati Maggiori Riuniti, generale Lyman Lemnitzer) allo scopo di suggestionare l'opinione pubblica statunitense ed indurla così a sostenere un attacco militare USA contro il regime cubano di Fidel Castro.
Il piano, che non fu mai messo in atto, prevedeva l'esecuzione di una serie di azioni organizzate da entità governative USA condotte sotto mentite spoglie e in maniera tale da farle apparire come dirette da entità esterne e contrarie al governo statunitense, inclusi attacchi terroristici (compreso la simulazione del dirottamento di falsi aerei di linea) da portare a termine contro il territorio nazionale degli Stati Uniti.
Sino a quando, in tempi recenti, non sono venuti alla luce (a seguito di una richiesta del National Security Archive statunitense che si è avvalsa del Freedom of Information Act) documenti ufficiali declassificati del governo statunitense che provano in modo incontrovertibile la realtà di tale piano, voci ed informazioni giornalistiche relative alla sua esistenza erano sempre state definite come destituite di qualsiasi fondamento.
Il progetto del Piano fu presentato sotto forma di un documento intitolato "Justification for US Military Intervention in Cuba" (Giustificazione per un intervento militare statunitense a Cuba), un memorandum (pdf) presentato dai responsabili del Dipartimento della Difesa USA e degli Stati Maggiori Riuniti statunitense presso il Caribbean Survey Group (Gruppo di Studio sui Caraibi).
Una bozza del documento recante un paragrafo già definito ed approvato fu presentata dagli Stati Maggiori Riuniti all'attenzione del Segretario (Ministro) alla Difesa Robert McNamara il 13 marzo allo scopo di sviluppare la pianificazione relativa, ma McNamara non diede corso a tale richiesta.
Memorandum del Piano Northwoods (13 marzo 1962) Documento completo in PDF
L'Operazione Northwoods (Operation Northwoods) fu un piano concepito nel 1962 da altissimi dirigenti del Dipartimento (Ministero) della Difesa USA (tra i quali la massima autorità militare, il Capo degli Stati Maggiori Riuniti, generale Lyman Lemnitzer) allo scopo di suggestionare l'opinione pubblica statunitense ed indurla così a sostenere un attacco militare USA contro il regime cubano di Fidel Castro.
Il piano, che non fu mai messo in atto, prevedeva l'esecuzione di una serie di azioni organizzate da entità governative USA condotte sotto mentite spoglie e in maniera tale da farle apparire come dirette da entità esterne e contrarie al governo statunitense, inclusi attacchi terroristici (compreso la simulazione del dirottamento di falsi aerei di linea) da portare a termine contro il territorio nazionale degli Stati Uniti.
Sino a quando, in tempi recenti, non sono venuti alla luce (a seguito di una richiesta del National Security Archive statunitense che si è avvalsa del Freedom of Information Act) documenti ufficiali declassificati del governo statunitense che provano in modo incontrovertibile la realtà di tale piano, voci ed informazioni giornalistiche relative alla sua esistenza erano sempre state definite come destituite di qualsiasi fondamento.
Il progetto del Piano fu presentato sotto forma di un documento intitolato "Justification for US Military Intervention in Cuba" (Giustificazione per un intervento militare statunitense a Cuba), un memorandum (pdf) presentato dai responsabili del Dipartimento della Difesa USA e degli Stati Maggiori Riuniti statunitense presso il Caribbean Survey Group (Gruppo di Studio sui Caraibi).
Una bozza del documento recante un paragrafo già definito ed approvato fu presentata dagli Stati Maggiori Riuniti all'attenzione del Segretario (Ministro) alla Difesa Robert McNamara il 13 marzo allo scopo di sviluppare la pianificazione relativa, ma McNamara non diede corso a tale richiesta.
Contenuti del Piano
In risposta alla richiesta di creare pretesti adatti a giustificare un intervento militare emessa da parte del colonnello Edward Lansdale, capo operativo del Progetto Cuba, il documento fornisce una lista di metodi (e, in alcuni casi, veri e propri schemi di pianificazione) che il suo estensore riteneva avrebbero creato consenso interno ed internazionale a favore di un intervento militare statunitense diretto contro Cuba. Si tratta di attacchi simulati concepiti in modo tale da farli apparire come ispirati o eseguiti per conto del regime cubano.
Dal momento che parrebbe consigliabile l'utilizzo di una provocazione come base per un intervento militare statunitense a Cuba, potrebbe essere portato ad esecuzione un piano segreto di simulazione, che includa necessarie azioni preliminari come da proposte in risposta al requisito 33c, come tentativo di provocare reazioni da parte cubana. Dovrebbero essere incrementati inganni e iniziative di disturbo per convincere Cuba di una invasione imminente. La nostra posizione militare durante l'esecuzione del piano permetterà un cambio rapido dallo stato di esercitazione a quello di intervento se la risposta cubana lo giustificherà.
Sarà pianificata una serie di incidenti ben coordinati a Guantanamo, apparentemente condotti da forze cubane nemiche.
a. Ipotesi di incidente per rendere credibile un attacco (non in ordine cronologico):
Diffondere molte voci usando una radio clandestina.
Sbarcare forze cubane amiche in uniforme mimetica per inscenare un attacco alla base.
Simulare la cattura di sabotatori cubani nella base.
Creare disordini ai cancelli della base utilizzando forze alleate cubane.
Far esplodere munizioni e accendere fuochi nella base.
Incendiare un aereo sulle piste (sabotaggio).
Colpire la base dall'esterno con colpi di mortaio con alcuni danni alle installazioni.
Catturare squadre d'assalto in avvicinamento dal mare a Guantanamo City o nelle vicinanze.
Catturare gruppi di miliziani che assaltano la base.
Sabotare una nave nel porto con fiamme e incendi.
Affondare una nave accanto alla bocca del porto. Simulare funerali di finte vittime (possibilmente una decina).
b. Gli Stati Uniti risponderebbero con azioni di attacco volte a garantire i rifornimenti di carburante e di acqua e distruggendo le installazioni di artiglieria e di mortaio che minacciano la base.
c. Avviare operazioni militari americane su larga scala.
Un incidente sullo stile del "Maine" potrebbe essere organizzato in vari modi:
a. Si potrebbe far esplodere una nave americana a Guantanamo e incolpare Cuba.
b. Si potrebbe abbattere un velivolo telecomandato (senza equipaggio) sulle acque territoriali cubane. Potremmo causare un simile incidente vicino a l'Avana o a Santiago come spettacolare esito di un attacco cubano dal mare o dal cielo o da entrambi. La presenza di aerei o navi cubani che semplicemente indagano le intenzioni della nave potrebbero facilmente risultare prove convincenti che la nave sia stata attaccata. La vicinanza con l'Avana o Santiago aggiungerebbe credibilità, particolarmente nei confronti di chi abbia udito lo scoppio o visto le fiamme. Gli Stati Uniti potrebbero procedere con una operazione di salvataggio via aerea e navale coperta da caccia per evacuare i sopravvissuti di un equipaggio inesistente. Liste di vittime sui giornali porterebbero una utile ondata di indignazione nazionale.
Potrebbe essere avviata una campagna terroristica di matrice comunista cubana nella zona di Miami, in altre città della Florida o addirittura a Washington. La campagna potrebbe mirare a rifugiati negli Stati Uniti. Potremmo affondare una barca di cubani in rotta verso la Florida, nella realtà o con una simulazione. Potremmo promuovere attentati alle vite di rifugiati cubani negli Stati Uniti fino al punto di pubblicizzare ampiamente dei ferimenti. L'esplosione di alcune bombe al plastico in manifestazioni sportive selezionate, L'arresto di agenti cubani e la diffusione di documenti predisposti per sostenere il coinvolgimento cubano, sarebbero utili nel promuovere l'immagine di un governo irresponsabile.
Potrebbe essere simulata ostilità di matrice cubana e castrista nei confronti di una vicina nazione caraibica, sull'esempio dell'invasione del 14 giugno della Repubblica Dominicana. Sappiamo che Castro al momento sovvenziona attività sovversive nei confronti di Haiti, della Repubblica Dominicana, del Guatemala e del Nicaragua e forse di altri stati. Queste attività possono essere evidenziate e ne possono essere inventati degli altri per poi smascherarli. Ad esempio possiamo sfruttare la reattività delle Forze Aeree Dominicane nei confronti di intrusioni sulo spazio aereo nazionale. B-26 o C-46 "cubani" potrebbero effettuare raid incendiari notturni. Si possono reperire munizioni incendiarie del blocco sovietico e accoppiarle con messaggi "cubani" ai movimenti clandestini comunisti della Repubblica Dominicana e rifornimenti "cubani" che potrebbero essere trovati o intercettati sulle spiagge.
L'uso di MIG pilotati da aviatori americani potrebbe fornire ulteriori provocazioni. Il disturbo dell'aeronautica civile, l'attacco a vascelli di superficie e la distruzione di un aereo telecomandato americano da parte di MIG sarebbe utile come azione complementare. Un F-86 adeguatamente riverniciato potrebbe convincere i passeggeri di aver visto un MIG, a maggior ragione se il pilota dovesse annunciare l'evento. L'inconveniente principale di questa ipotesi è il rischio implicito nel reperimento o nella modifica dell'aereo. Tuttavia, copie credibili di MIG possono essere realizzate negli Stati Uniti in tre mesi.
Tentativi di dirottamento nei confronti di aerei e imbarcazioni dovrebbero apparentemente proseguire come misure di disturbo organizzate dal governo cubano. Contemporaneamente, dovrebbero essere incoraggiate autentiche diserzioni di aerei ed imbarcazioni civili e militari cubani.
È possibile provocare un incidente che dimostri in modo convincente che un aereo cubano abbia attaccato e abbattuto un velivolo charter civile in volo dagli Stati Uniti verso Giamaica, il Guatemala, Panama o il Venezuela. La destinazione potrebbe essere scelta in modo che il piano di volo incroci Cuba. I passeggeri dovrebbero essere un gruppo di studenti universitari in vacanza o qualsiasi gruppo di persone con interessi comuni tali da giustificare un volo charter e non di linea.
a. Un aereo della base aerea di Eglin AFB verrebbe riveniciato e rinumerato come un duplicato esatto di un aereo civile, di proprietà di una organizzazione facente capo alla CIA nell'area di Miami. Al momento previsto, il duplicato sostituirebbe l'aereo originale e vi sarebbero imbarcati i passeggeri prescelti, tutti con identità opportunamente preparate. L'aereo originale verrebbe sostituito da un velivolo radiocomandato.
b. Gli orari di decollo del velivolo radiocomandato e di quello reale verrebbero sincronizzati per permettere un incontro a sud della Florida. Dal punto d'incontro, l'aereo civile scenderebbe a quote molto basse e si dirigerebbe direttamente a un campo ausiliario della base aerea di Eglin, equipaggiata per l'evacuazione dei passeggeri e per riportare l'aereo alle condizioni originarie. Nel frattempo, il velivolo radiocomandato proseguirebbe lungo il piano di volo previsto. Giunto sopra Cuba, il drone trasmetterebbe sulle frequenze internazionali d'emergenza il segnale di "MAYDAY", dichiarandosi sotto attacco da parte di un MIG cubano. La trasmissione verrebbe interrotta e la distruzione del velivolo sarebbe innescata sa un radiosegnale. Ciò permetterebbe alle stazioni radio ICAO nell'emisfero occidentale di informare dell'accaduto gli Stati Uniti, invece di costringerci a tentare di "rivendere" la storia dell'incidente.
È possibile inscenare un incidente che faccia pensare che MIG cubani abbiano abbattuto un aereo dell'USAF su acque internazionali durante un attacco non provocato.
a. 4 o 5 caccia F-101 saranno inviati dalla base aerea di Homestead, in Florida, nelle vicinanze di Cuba. La loro missione sarà quella di invertire la rotta e simulare caccia nemici per una esercitazione nel sud della Florida. Questi aerei potrebbero fare frequenti variazioni di rotta. Gli equipaggi riceverebbero istruzioni di mantenersi oltre le 12 miglia dalle coste cubane. Tuttavia sarebbero equipaggiati con munizionamento reale per fronteggiare eventuali iniziative ostili dei MIG cubani.
b. Durante uno di questi voli, un pilota precedentemente istruito, chiuderebbe la formazione mantenendo una notevole distanza tra i velivoli. Giunto vicino a Cuba, questo pilota trasmetterebbe di essere stato attaccato dai MIG e scenderebbe di quota, senza ulteriori comunicazioni. A quel punto si dovrebbe dirigere direttamente a ovest a bassissima quota e atterrare in una base ausiliaria di Eglin. L'aereo sarebbe subito preso in carico da personale adeguato e gli sarebbe dato un nuovo numero di serie. Il pilota, che avrebbe condotto l'operazione sotto falso nome, tornerebbe alla sua identità e alla sua normale attività. A quel punto aereo e pilota sarebbero scomparsi.
c. Alla stessa ora del presunto abbattimento, un sottomarino o una piccola imbarcazione di superficie spargerebbe parti di F-101, paracadute e altro all'incirca a 15 o 20 miglia dalla costa cubana e si disimpegnerebbe. I piloti di ritorno ad Homestead racconterebbero una storia autentica, per quel che ne sanno. Navi ed aerei da recupero potrebbero essere inviati, trovando parti dell'aereo.
Secondo James Bamford nel suo libro Body of Secrets:
« L'Operazione Northwoods, che aveva l'approvazione per iscritto del Capo e di tutti i membri degli Stati Maggiori Riuniti (degli USA, N.d.T.), richiedeva che si sparasse a persone innocenti nelle strade d'America; che si affondassero in alto mare barche cariche di rifugiati in fuga da Cuba; che si scatenasse un'ondata di terrorismo violento a Washington, D.C., Miami e altrove. Degli innocenti sarebbero stati incastrati (arrestati e accusati di crimini, N.d.T.) per attentati dinamitardi che non avevano commesso; degli aerei sarebbero stati dirottati. »
Usando prove false, di tutto ciò sarebbe stato accusato Castro, dando in tal modo a Lemnitzer (il Capo degli Stati Maggiori Riuniti USA, N.d.T.) e ai suoi associati il pretesto del quale avevano bisogno per scatenare la guerra con il supporto dell'opinione pubblica interna ed internazionale.
Reazioni
Dal momento che parrebbe consigliabile l'utilizzo di una provocazione come base per un intervento militare statunitense a Cuba, potrebbe essere portato ad esecuzione un piano segreto di simulazione, che includa necessarie azioni preliminari come da proposte in risposta al requisito 33c, come tentativo di provocare reazioni da parte cubana. Dovrebbero essere incrementati inganni e iniziative di disturbo per convincere Cuba di una invasione imminente. La nostra posizione militare durante l'esecuzione del piano permetterà un cambio rapido dallo stato di esercitazione a quello di intervento se la risposta cubana lo giustificherà.
Sarà pianificata una serie di incidenti ben coordinati a Guantanamo, apparentemente condotti da forze cubane nemiche.
a. Ipotesi di incidente per rendere credibile un attacco (non in ordine cronologico):
Diffondere molte voci usando una radio clandestina.
Sbarcare forze cubane amiche in uniforme mimetica per inscenare un attacco alla base.
Simulare la cattura di sabotatori cubani nella base.
Creare disordini ai cancelli della base utilizzando forze alleate cubane.
Far esplodere munizioni e accendere fuochi nella base.
Incendiare un aereo sulle piste (sabotaggio).
Colpire la base dall'esterno con colpi di mortaio con alcuni danni alle installazioni.
Catturare squadre d'assalto in avvicinamento dal mare a Guantanamo City o nelle vicinanze.
Catturare gruppi di miliziani che assaltano la base.
Sabotare una nave nel porto con fiamme e incendi.
Affondare una nave accanto alla bocca del porto. Simulare funerali di finte vittime (possibilmente una decina).
b. Gli Stati Uniti risponderebbero con azioni di attacco volte a garantire i rifornimenti di carburante e di acqua e distruggendo le installazioni di artiglieria e di mortaio che minacciano la base.
c. Avviare operazioni militari americane su larga scala.
Un incidente sullo stile del "Maine" potrebbe essere organizzato in vari modi:
a. Si potrebbe far esplodere una nave americana a Guantanamo e incolpare Cuba.
b. Si potrebbe abbattere un velivolo telecomandato (senza equipaggio) sulle acque territoriali cubane. Potremmo causare un simile incidente vicino a l'Avana o a Santiago come spettacolare esito di un attacco cubano dal mare o dal cielo o da entrambi. La presenza di aerei o navi cubani che semplicemente indagano le intenzioni della nave potrebbero facilmente risultare prove convincenti che la nave sia stata attaccata. La vicinanza con l'Avana o Santiago aggiungerebbe credibilità, particolarmente nei confronti di chi abbia udito lo scoppio o visto le fiamme. Gli Stati Uniti potrebbero procedere con una operazione di salvataggio via aerea e navale coperta da caccia per evacuare i sopravvissuti di un equipaggio inesistente. Liste di vittime sui giornali porterebbero una utile ondata di indignazione nazionale.
Potrebbe essere avviata una campagna terroristica di matrice comunista cubana nella zona di Miami, in altre città della Florida o addirittura a Washington. La campagna potrebbe mirare a rifugiati negli Stati Uniti. Potremmo affondare una barca di cubani in rotta verso la Florida, nella realtà o con una simulazione. Potremmo promuovere attentati alle vite di rifugiati cubani negli Stati Uniti fino al punto di pubblicizzare ampiamente dei ferimenti. L'esplosione di alcune bombe al plastico in manifestazioni sportive selezionate, L'arresto di agenti cubani e la diffusione di documenti predisposti per sostenere il coinvolgimento cubano, sarebbero utili nel promuovere l'immagine di un governo irresponsabile.
Potrebbe essere simulata ostilità di matrice cubana e castrista nei confronti di una vicina nazione caraibica, sull'esempio dell'invasione del 14 giugno della Repubblica Dominicana. Sappiamo che Castro al momento sovvenziona attività sovversive nei confronti di Haiti, della Repubblica Dominicana, del Guatemala e del Nicaragua e forse di altri stati. Queste attività possono essere evidenziate e ne possono essere inventati degli altri per poi smascherarli. Ad esempio possiamo sfruttare la reattività delle Forze Aeree Dominicane nei confronti di intrusioni sulo spazio aereo nazionale. B-26 o C-46 "cubani" potrebbero effettuare raid incendiari notturni. Si possono reperire munizioni incendiarie del blocco sovietico e accoppiarle con messaggi "cubani" ai movimenti clandestini comunisti della Repubblica Dominicana e rifornimenti "cubani" che potrebbero essere trovati o intercettati sulle spiagge.
L'uso di MIG pilotati da aviatori americani potrebbe fornire ulteriori provocazioni. Il disturbo dell'aeronautica civile, l'attacco a vascelli di superficie e la distruzione di un aereo telecomandato americano da parte di MIG sarebbe utile come azione complementare. Un F-86 adeguatamente riverniciato potrebbe convincere i passeggeri di aver visto un MIG, a maggior ragione se il pilota dovesse annunciare l'evento. L'inconveniente principale di questa ipotesi è il rischio implicito nel reperimento o nella modifica dell'aereo. Tuttavia, copie credibili di MIG possono essere realizzate negli Stati Uniti in tre mesi.
Tentativi di dirottamento nei confronti di aerei e imbarcazioni dovrebbero apparentemente proseguire come misure di disturbo organizzate dal governo cubano. Contemporaneamente, dovrebbero essere incoraggiate autentiche diserzioni di aerei ed imbarcazioni civili e militari cubani.
È possibile provocare un incidente che dimostri in modo convincente che un aereo cubano abbia attaccato e abbattuto un velivolo charter civile in volo dagli Stati Uniti verso Giamaica, il Guatemala, Panama o il Venezuela. La destinazione potrebbe essere scelta in modo che il piano di volo incroci Cuba. I passeggeri dovrebbero essere un gruppo di studenti universitari in vacanza o qualsiasi gruppo di persone con interessi comuni tali da giustificare un volo charter e non di linea.
a. Un aereo della base aerea di Eglin AFB verrebbe riveniciato e rinumerato come un duplicato esatto di un aereo civile, di proprietà di una organizzazione facente capo alla CIA nell'area di Miami. Al momento previsto, il duplicato sostituirebbe l'aereo originale e vi sarebbero imbarcati i passeggeri prescelti, tutti con identità opportunamente preparate. L'aereo originale verrebbe sostituito da un velivolo radiocomandato.
b. Gli orari di decollo del velivolo radiocomandato e di quello reale verrebbero sincronizzati per permettere un incontro a sud della Florida. Dal punto d'incontro, l'aereo civile scenderebbe a quote molto basse e si dirigerebbe direttamente a un campo ausiliario della base aerea di Eglin, equipaggiata per l'evacuazione dei passeggeri e per riportare l'aereo alle condizioni originarie. Nel frattempo, il velivolo radiocomandato proseguirebbe lungo il piano di volo previsto. Giunto sopra Cuba, il drone trasmetterebbe sulle frequenze internazionali d'emergenza il segnale di "MAYDAY", dichiarandosi sotto attacco da parte di un MIG cubano. La trasmissione verrebbe interrotta e la distruzione del velivolo sarebbe innescata sa un radiosegnale. Ciò permetterebbe alle stazioni radio ICAO nell'emisfero occidentale di informare dell'accaduto gli Stati Uniti, invece di costringerci a tentare di "rivendere" la storia dell'incidente.
È possibile inscenare un incidente che faccia pensare che MIG cubani abbiano abbattuto un aereo dell'USAF su acque internazionali durante un attacco non provocato.
a. 4 o 5 caccia F-101 saranno inviati dalla base aerea di Homestead, in Florida, nelle vicinanze di Cuba. La loro missione sarà quella di invertire la rotta e simulare caccia nemici per una esercitazione nel sud della Florida. Questi aerei potrebbero fare frequenti variazioni di rotta. Gli equipaggi riceverebbero istruzioni di mantenersi oltre le 12 miglia dalle coste cubane. Tuttavia sarebbero equipaggiati con munizionamento reale per fronteggiare eventuali iniziative ostili dei MIG cubani.
b. Durante uno di questi voli, un pilota precedentemente istruito, chiuderebbe la formazione mantenendo una notevole distanza tra i velivoli. Giunto vicino a Cuba, questo pilota trasmetterebbe di essere stato attaccato dai MIG e scenderebbe di quota, senza ulteriori comunicazioni. A quel punto si dovrebbe dirigere direttamente a ovest a bassissima quota e atterrare in una base ausiliaria di Eglin. L'aereo sarebbe subito preso in carico da personale adeguato e gli sarebbe dato un nuovo numero di serie. Il pilota, che avrebbe condotto l'operazione sotto falso nome, tornerebbe alla sua identità e alla sua normale attività. A quel punto aereo e pilota sarebbero scomparsi.
c. Alla stessa ora del presunto abbattimento, un sottomarino o una piccola imbarcazione di superficie spargerebbe parti di F-101, paracadute e altro all'incirca a 15 o 20 miglia dalla costa cubana e si disimpegnerebbe. I piloti di ritorno ad Homestead racconterebbero una storia autentica, per quel che ne sanno. Navi ed aerei da recupero potrebbero essere inviati, trovando parti dell'aereo.
Secondo James Bamford nel suo libro Body of Secrets:
« L'Operazione Northwoods, che aveva l'approvazione per iscritto del Capo e di tutti i membri degli Stati Maggiori Riuniti (degli USA, N.d.T.), richiedeva che si sparasse a persone innocenti nelle strade d'America; che si affondassero in alto mare barche cariche di rifugiati in fuga da Cuba; che si scatenasse un'ondata di terrorismo violento a Washington, D.C., Miami e altrove. Degli innocenti sarebbero stati incastrati (arrestati e accusati di crimini, N.d.T.) per attentati dinamitardi che non avevano commesso; degli aerei sarebbero stati dirottati. »
Usando prove false, di tutto ciò sarebbe stato accusato Castro, dando in tal modo a Lemnitzer (il Capo degli Stati Maggiori Riuniti USA, N.d.T.) e ai suoi associati il pretesto del quale avevano bisogno per scatenare la guerra con il supporto dell'opinione pubblica interna ed internazionale.
Reazioni
È stato sostenuto che il Presidente John F. Kennedy abbia personalmente rigettato il Piano[senza fonte], ma non esiste traccia ufficiale di tale evento. Il Segretario alla Difesa Robert McNamara esaminò e respinse la proposta e Kennedy rimosse il Generale Lyman Lemnitzer dall'incarico di Capo degli Stati Maggiori Riuniti poco dopo. Ciò malgrado, Lemnitzer divenne poco più tardi (gennaio 1963) Comandante Supremo della NATO.
Le continue spinte dirette contro il governo cubano da parte di elementi interni alle Forze Armate ed ai Servizi Segreti USA (la fallita invasione della Baia dei Porci, il Progetto Cuba ecc.), sollecitarono il Presidente John F. Kennedy a cercare di porre un freno agli elementi governativi che, con il loro forte sentimento anticomunista, si mostravano inclini ad effettuare azioni aggressive ed unilaterali contro i movimenti comunisti nel mondo. Dopo l'episodio della Baia dei Porci, John F. Kennedy licenziò il direttore della CIA Allen W. Dulles, ed i suoi vicedirettori Charles P. Cabell Richard Bissell, rivolgendo quindi le proprie attenzioni al Vietnam.
Kennedy prese inoltre misure per disciplinare le operazioni paramilitari e di Guerra Fredda condotte dalla CIA stendendo una Direttiva Presidenziale (NSAM, National Security Action Memorandum, Memorandum sulle attività della Sicurezza Nazionale) che spostava le competenze per le operazioni relative alla Guerra Fredda agli Stati Maggiori Riuniti e al Pentagono, oltre a imporre un notevole cambiamento di ruoli alla CIA, destinandola ad occuparsi esclusivamente della raccolta di informazioni. Il Presidente Kennedy morì assassinato a seguito di un attentato condotto contro di lui in circostanze mai definitivamente chiarite a Dallas nel Texas, il 22 novembre 1963.
Sin dalla sua declassificazione il documento è stato citato spesso come prova di un precedente storico da parte di numerose teorie cospirative che fanno risalire alla responsabilità dei governi l'esecuzione di atti violenti ed il ricorso al terrorismo al fine di manipolare l'opinione pubblica. Tra queste vi sono quelle che sospettano che il governo USA sia in qualche modo responsabile degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001.
Le continue spinte dirette contro il governo cubano da parte di elementi interni alle Forze Armate ed ai Servizi Segreti USA (la fallita invasione della Baia dei Porci, il Progetto Cuba ecc.), sollecitarono il Presidente John F. Kennedy a cercare di porre un freno agli elementi governativi che, con il loro forte sentimento anticomunista, si mostravano inclini ad effettuare azioni aggressive ed unilaterali contro i movimenti comunisti nel mondo. Dopo l'episodio della Baia dei Porci, John F. Kennedy licenziò il direttore della CIA Allen W. Dulles, ed i suoi vicedirettori Charles P. Cabell Richard Bissell, rivolgendo quindi le proprie attenzioni al Vietnam.
Kennedy prese inoltre misure per disciplinare le operazioni paramilitari e di Guerra Fredda condotte dalla CIA stendendo una Direttiva Presidenziale (NSAM, National Security Action Memorandum, Memorandum sulle attività della Sicurezza Nazionale) che spostava le competenze per le operazioni relative alla Guerra Fredda agli Stati Maggiori Riuniti e al Pentagono, oltre a imporre un notevole cambiamento di ruoli alla CIA, destinandola ad occuparsi esclusivamente della raccolta di informazioni. Il Presidente Kennedy morì assassinato a seguito di un attentato condotto contro di lui in circostanze mai definitivamente chiarite a Dallas nel Texas, il 22 novembre 1963.
Sin dalla sua declassificazione il documento è stato citato spesso come prova di un precedente storico da parte di numerose teorie cospirative che fanno risalire alla responsabilità dei governi l'esecuzione di atti violenti ed il ricorso al terrorismo al fine di manipolare l'opinione pubblica. Tra queste vi sono quelle che sospettano che il governo USA sia in qualche modo responsabile degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001.
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