Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

giovedì 7 luglio 2011

BUONE VACANZE, ANZI NO


C'è tanto da fare, proprio ora ...
di Riccardo Orioles. Fonte: ucuntu
Spero che siate in vacanza, tutti meno quelli che portano avanti siti,
blog, movimenti e roba varia. Siete infatti l'unica forza concreta di
questo paese. I politici, per quanto benintenzionati, sono dilettanti:
Di Pietro che fa i capricci, Vendola sì-e-no, Veltroni che vuole i
referendum ma nel Pd, Grillo che oggi è Mao e domani Fantozzi...
I cattivi, purtroppo, in vacanza non ci vanno mai. Noi abbiamo
dimenticato il G8, ma loro no, e infatti ci riprovano a ogni
occasione. Noi non riusciamo a fare una rete unita, e loro appena
possono ce la strozzano coi bavagli. Noi ci accapigliamo sul sesso dei
diavoli e loro, ridendo e scherzando, preparano golpe alla vaselina.
Gli operai, in vacanza ci vanno poco e male. Quelli più fortunati (i
polentoni, i terroni al nord e tutti gli altri “perbene”) ci vanno col
cuore in gola, non sapendo se ritroveranno la fabbrica (svanita in
Cina, in India, o semplicemente in cocaina) e se dovranno lavorare il
doppio o solo qualche ora in più.
Per tutti gli altri – callcenterine romane, neri, terroni al sud,
muratori rumeni – la parola “vacanza” è una di quelle a cui anche solo
pensare è pericoloso, come “pensione”, “contratto”, “orario” o
“avvenire”.

* * *

Ecco, è un'estate così. Ma non stava vincendo il centro sinistra? Ma
Berlusconi non stava andando a ramengo?

Sì, nei giornali è così. Ma nella realtà non ci sono solo la destra e
la (centro)sinistra, c'è anche chi sta sopra e chi sta sotto. Lo
scontro vero è quello, anche se è maleducato parlarne. Ma tutto ciò
che succede, Berlusconi o Bersani, lega o tricolore, ha un senso solo
se chi sta sotto comincia a salire un poco, e questo non lo decide la
“politica” ma altre cose.

I guai in famiglia non mancano, siamo sinceri. C'è lite fra Cgil e
Fiom, cioè fra il sindacato “politico” e quello degli operai
organizzati. Noi – fra amici si parla chiaro – diciamo che ha ragione
la Fiom, pane al pane. Fa male la Camusso a trattare su cose senza le
quali né gli operai né il Paese possono campare.

Ma non di tradimento si tratta, bensì di errore: uno dei tanti sbagli
in buonafede di cui è costellato il cammino (né sarà l'ultimo) dei
lavoratori. Non è un pranzo di gala, diceva il tale. L'importante è
che almeno qualcuno abbia le idee chiare e non si lasci scoraggiare e
abbia pazienza, e poi la dura realtà – l'unica maestra seria – farà il
suo lavoro.

Ricordo quell'operaio cinquantenne, si chiamava Bastiano, il più
diffidente della fabbrica. “Sciupirari? e picchì? cca concludemu? 'A
fuorza, simpri iddi ci l'hannu!”. Eppure, quando occupammo la
fabbrica, era davanti al cancello, in prima fila: “Non si campa cchiù!
Che vita è? Pissu ppi pissu, facemu a luttacontinua tutt'insemi e
quannu finisci si cunta!”.

* * *

Nella crisi Marchionne (su cui insistiamo moltissimo perché è il
centro di tutto, sia della “politica” che della realtà vera) c'è stato
un episodio trascurato dai media, ed anche dalla maggior parte dei
blog indipendenti. E' stato quando gli operai della Fiat serba, quella
che doveva far da crumira a Mirafiori, a un certo punto propongono ai
torinesi: “Bene, allora incontriamoci e mettiamoci d'accordo. Magari
organizziamo qualcosa insieme. Visto che il padrone è lo stesso...”.

Non è che siano stati presi molto sul serio. Normale, nell'ottocento
(siamo nell'ottocento, lo sapete). Normale ma non scoraggiante –
all'inizio le cose vanno piano. Fatto sta che per la prima volta è
stata messa sul tavolo, elementare ingenuo e tutto quel che volete,
l'idea di uno sciopero multinazionale.

E' un'idea pericolosa, specie se messa insieme (e qualche operaio ci
penserà, ci puoi giurare) con l'altra di organizzarsi in rete
(Tunisia, Milano) per fare cose “politiche”, più o meno moderate. Io
dico che andrà così, prima o poi. “Uno inventa la tipografia e quegli
zozzoni di operai dopo un po' ne approfittano per farsi i volantini.
Si figuri con internet, signora mia”.

* * *

Succedono tante cose, nel mio paese. Al Nord i volontari cattolici
spazzano via la Lega. A Parma i cittadini che due anni fa lodavano i
vigili che picchiavano i negri ora linciano il sindaco di cui hanno
scoperto, poveri innocenti, che è un po' ladrone. A Napoli, la città
più “qualunquista” d'Italia (giusto, signora mia?), dànno a De
Magistris esattamente gli stessi voli di trent'anni fa a Bassolino:
traditi ma non arresi, non rassegnati affatto al “non c'è nulla da
fare”.
A Roma “consulitur”, ma Sagunto non si lascia espugnare affatto.
Questo è il clima.

* * *

Tutto questo si unisce in un concetto semplice: facciamo rete.
Dappertutto, e senza etichette. Abbiamo un modello vincente, è
l'antimafia. Senza etichette e chiacchiere (e quando ne ha di solito
sono dannose), è il movimento-locomotiva di tutti gli altri. Vi serve
un programma politico? Tre parole: Dalla Chiesa e Impastato.

E poi non mollate i siti, continuate a remare. Certo, ciascuno di noi
è moralmente giustificato quando non ce la fa più e molla il remo.
Tutto così pesante, nessuno a dirti bravo. Eppure dobbiamo continuare.
Non siamo più stretti in difesa ma stiamo costruendo - ora -
l'alternativa.

* * *

Io dico “siti” perché sono vecchio e mi pare di dire chissà che
modernità. Ma in realtà le cose sono molto più avanti, e a portata di
mano. Per esempio: c'è la tv guarda-e-dormi che sta morendo, per colpa
non di Santoro ma di i programmi divertenti su YouTube (“Freaks” ha
preso milioni di accessi, e con quattro soldi). C'è la destra che è
morta, e sono i gruppi FB che l'hanno seppellita.

C'è il centrosinistra che non osa essere troppo di destra (e Dio sa se
vorrebbe) per paura di restar solo. C'è Repubblica che migra sempre
più da carta a rete (sempre restando saldamente in mano a un padrone)
applicando i suoi soldi alle nostre idee. Ma soldi non ce ne vogliono
poi tanti. E noi stiamo qui a fare (solo) il nostro sito?
Riccardo Orioles

(PS: A Catania Tony Zermo ha appena benedetto il nuovo sindaco, un
giovane “di sinistra” assai ragionevole. Il suo rivale – o alleato,
non s'è capito bene – è un giovane “di destra” altrettanto
ragionevole. Danno interviste insieme, fraternamente. Entrambi sono
amici delle costruzioni ragionevoli (corso Martiri, ad esempio),
entrambi ragionevolmente ben trattati da Ciancio. Auguri...)

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