Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...
(di classe) :-))
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...
(di classe) :-))
Francobolllo
Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.
Europa, SVEGLIA !!
mercoledì 26 settembre 2012
Una guida al debito pubblico
Tutti (a parole) contrastano il debito. Pochissimi ne conoscono la natura. Nessuno cerca di spiegarlo a chi più ne patisce gli effetti. Per invertire la rotta, il Centro nuovo modello di sviluppo (Cnms, www.cnms.it) ha messo in rete una dispensa informativa da far circolare il più possibile.
Tutti (a parole) contrastano il debito. Pochissimi ne conoscono la natura. Nessuno cerca di spiegarlo a chi più ne patisce gli effetti. Per invertire la rotta, il Centro nuovo modello di sviluppo (Cnms, www.cnms.it) ha lanciato la campagna “Debito pubblico: se non capisco non pago”, mettendo in rete una dispensa informativa da far circolare il più possibile.
Il tutto concentrato in 34 slide illustrative: dai 2mila miliardi di euro del debito italiano in “cos’è e a quanto ammonta” al ruolo degli interessi del “come si forma”, dalla genesi del debito nostrano negli anni bui tra il 1980 e il 1996 al volto dei creditori -perlopiù attori del mercato finanziario-, dal peso degli speculatori (Barclays e BlackRock amministrano ciascuno quasi 4mila miliardi di dollari) alla progressiva perdita di sovranità monetaria dovuta alla moneta comune (“l’incubo d’Europa”), dai 2,3 miliardi di euro versati dai governi dell’eurozona alle banche tra il 2008 e il 2011 al pavloviano concetto di “crescita”.
Per info: coord@cnms.it
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