
Secondo la ricerca, la Grecia è il Paese Ue che ha tagliato di più in sanità e oggi la sua spesa pubblica in servizi per la salute è inferiore a tutti gli altri membri dell'Unione Europea prima del 2004: tra il 2009 e il 2011 il budget per gli ospedali pubblici è stato ridotto del 25%.
L'incidenza di alcune malattie infettive è aumenta negli anni "caldi" della crisi, osserva lo studio: l'infezione da Hiv tra i tossicodipendenti è cresciuta di 10 volte tra il 2009 e il 2012 ; la tubercolosi è raddoppiata nel 2013; la mortalità infantile è cresciuta del 43% tra il 2008 e il 2010; il tasso di depressi nella popolazione è aumentato di 2,5 volte tra il 2008 e il 2011; infine non è da sottovalutare l'impennata dei suicidi, aumentati del 45% tra il 2007 e il 2011.
David Stuckler, co-autore del lavoro, ha sottolineato come il costo dell'austerità in Grecia sia stato sostenuto principalmente dai cittadini, colpiti in maniera devastante dai tagli al settore sanitario. "La speranza è che questo lavoro possa suggerire scelte diverse alla politica e aiutare a dare risposte immediate alla popolazione - ha affermato Stuckler -. Ci sono altri Paesi che hanno superato gravi crisi finanziarie, come l'Islanda e la Finlandia, e questi Stati hanno puntato sul welfare per ripartire. Una possibilità che anche la Greciadovrebbe iniziare a valutare".
Nessun commento:
Posta un commento