“A day without the 99 percent”. Occupy Wall Street è tornata a farsi sentire negli Stati Uniti invitando allo sciopero generale per il primo maggio. La giornata internazionale dei lavoratori, che celebrano il Labor Day a settembre, è una normale giornata di lavoro. Manifestazione e rally si sono avute quindi un tutto il paese, con marce a Washington, proprio nei pressi della Casa Bianca, e a New York, Seattle, Portland ed Oakland. Non sono mancati gli scontri e gli arresti, oltre 35 nella sola New York durante l'intera giornata di proteste per tutta la città. Oltre una 20 gli arresti nelle città della West Coast dove migliaia di persone hanno partecipato ai rally che in alcuni casi sono degenerati in scontri, come a Seattle dove sono state infrante delle vetrine.
“Dobbiamo ricordare alla gente che siamo ancora molto importanti, questo il nostro modo di uscire di nuovo allo scoperto, il risveglio della nostra primavera”, ha detto uno degli animatori di Occupy Wall Street, promettendo quindi la ripresa delle iniziative nelle prossime settimane. Tra le diverse proteste che si sono registrate ieri, lo sciopero degli addetti ai traghetti di San Francisco e degli addetti ai servizi dell'aerporto di Los Angeles. Mentre a New York - la città dove, lo scorso settembre, è nato il movimento con l'occupazione, andata poi avanti per mesi, di Zuccotti Park - il primo appuntamento dei manifestanti è stato di fronte al Grand Central Terminal, con molti dimostranti che brandivano cartelli «Tax the Millionaires», tassiamo i milionari. Poi si sono trasferiti ad Union Square per una marcia verso Wall Street.
Occupy Wall Street è tornata in piazza a New York, ma anche a Londra, Barcellona, Toronto e Atene. E su Twitter si diffondono a macchia d'olio le parole d'ordine del movimento legate a una giornata dal sapore tutto speciale. Per il corteo di New York i nuovi hashtags sono #M1NYC e #NYCGS, nel resto del mondo accamto al tradizionale #OWS, si cinguetta anche #M1GS e #MayDay. Le parole d'ordine sono le stesse del settembre scorso, quando si montarono le prime tende all'interno di Zuccotti Park, a due passi dalla sede della Borsa di New York per contestare lo strapotere della finanza. Occupy lancia da oggi on-line una sorta di mobilitazione popolare non violenta contro lo status quo. “Oggi - si legge in una loro mail - chiediamo a tutti di non comprare nulla, di non andare a scuola, di prendersi un giorno di ferie e inventarsi ogni forma possibile per protestare conto gli abusi degli straricchi e della finanza”.
Proteste e scioperi anche in Grecia dove parecchie decine di migliaia di giovani, lavoratori e pensionati sono scesi in piazza ieri per manifestare in occasione del primo maggio. La principale e più imponente manifestazione della giornata si è tenuta a Aspropyrgos, una località a 35 km da Atene dove sorge una fabbrica siderurgica del gruppo Hellenic Halyvourgia, i cui operai sono in sciopero da diversi mesi per protestare contro i tagli degli stipendi e la diminuzione degli organici. Stando alla polizia, oltre 80 mila militanti del PAME - il Fronte di lotta dei lavoratori espressione del Partito comunista - hanno manifestato provenienti da tutta la Grecia.
Nella capitale invece i cortei sono stati due: uno organizzato dai sindacati maggioritari ha riunito alcune migliaia di persone mentre l'altro, organizzato da gruppi di sinistra e realtà sindacali di base ha sfilato a poca distanza. Cortei analoghi si sono svolti in altre città del paese.
Così come era accaduto lo scorso anno, anche ieri i sindacati dei lavoratori del trasporto marittimo ieri si sono fermati per tutta la giornata, paralizzando i traghetti da e per le isole in tutto il paese. Lo sciopero ha avuto un'adesione totale in particolare al Pireo, il grande porto collegato ad Atene, dove la Federazione Nazionale dei Marittimi, che raggruppa 14 organizzazioni sindacali di base, avevano decino una specifica astensione dal lavoro di quattro ore al mattino.
Occupy Wall Street è tornata in piazza a New York, ma anche a Londra, Barcellona, Toronto e Atene. E su Twitter si diffondono a macchia d'olio le parole d'ordine del movimento legate a una giornata dal sapore tutto speciale. Per il corteo di New York i nuovi hashtags sono #M1NYC e #NYCGS, nel resto del mondo accamto al tradizionale #OWS, si cinguetta anche #M1GS e #MayDay. Le parole d'ordine sono le stesse del settembre scorso, quando si montarono le prime tende all'interno di Zuccotti Park, a due passi dalla sede della Borsa di New York per contestare lo strapotere della finanza. Occupy lancia da oggi on-line una sorta di mobilitazione popolare non violenta contro lo status quo. “Oggi - si legge in una loro mail - chiediamo a tutti di non comprare nulla, di non andare a scuola, di prendersi un giorno di ferie e inventarsi ogni forma possibile per protestare conto gli abusi degli straricchi e della finanza”.
Proteste e scioperi anche in Grecia dove parecchie decine di migliaia di giovani, lavoratori e pensionati sono scesi in piazza ieri per manifestare in occasione del primo maggio. La principale e più imponente manifestazione della giornata si è tenuta a Aspropyrgos, una località a 35 km da Atene dove sorge una fabbrica siderurgica del gruppo Hellenic Halyvourgia, i cui operai sono in sciopero da diversi mesi per protestare contro i tagli degli stipendi e la diminuzione degli organici. Stando alla polizia, oltre 80 mila militanti del PAME - il Fronte di lotta dei lavoratori espressione del Partito comunista - hanno manifestato provenienti da tutta la Grecia.
Nella capitale invece i cortei sono stati due: uno organizzato dai sindacati maggioritari ha riunito alcune migliaia di persone mentre l'altro, organizzato da gruppi di sinistra e realtà sindacali di base ha sfilato a poca distanza. Cortei analoghi si sono svolti in altre città del paese.
Così come era accaduto lo scorso anno, anche ieri i sindacati dei lavoratori del trasporto marittimo ieri si sono fermati per tutta la giornata, paralizzando i traghetti da e per le isole in tutto il paese. Lo sciopero ha avuto un'adesione totale in particolare al Pireo, il grande porto collegato ad Atene, dove la Federazione Nazionale dei Marittimi, che raggruppa 14 organizzazioni sindacali di base, avevano decino una specifica astensione dal lavoro di quattro ore al mattino.
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