Ferrero (Prc): Ridicoli, un'offesa a chi si batte realmente per la pace. La Cgil esprime soddisfazione.
Il premio Nobel per la pace 2012 è stato assegnato all'Unione Europea. Motivo: per "i progressi nella pace e nella riconciliazione" e per aver garantito "la democrazia e i diritti umani" nel Vecchio continente. Una bella e buona mistificazione della realtà che svuota il premio di ogni significato nel momento in cui viene assegnato a persone o istituzioni che con la pace hanno poco o nulla a che fare.
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, non accetta di 'subire' la notizia come fanno in tanti in politica. Ma attacca duramente: "La decisione di assegnare il Nobel per la Pace all’Unione Europea è ridicola. Dopo l’assegnazione “preventiva” a Obama, che invece non ha smesso di bombardare e fare “guerre umanitarie”, ora il comitato di Oslo sceglie di premiare l’Ue. Purtroppo l’Unione Europea non si è distinta in questi anni per aver praticato e perseguito la pace: ha preso parte a decine di conflitti, continuato a sfruttare le risorse del Sud del mondo, alzato i muri contro i migranti e fatto nulla per affermare i diritti umani nel mondo e all’interno dei confini dell’Unione. Questo premio non solo è non meritato ma è un’offesa a chi nel mondo si batte realmente, ogni giorno, per la pace e i diritti umani".
Incomprensibile la posizione della Cgil, che attraverso un comunicato di Fausto Durante, Responsabile del Segretariato Europa della CGIL, esprime "soddisfazione per l'assegnazione del premio Nobel per la Pace 2012 all'Unione europea. E' un riconoscimento del processo di pace nell'area dell'Unione europea e per aver garantito la democrazia e i diritti umani nel vecchio Continente".
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, non accetta di 'subire' la notizia come fanno in tanti in politica. Ma attacca duramente: "La decisione di assegnare il Nobel per la Pace all’Unione Europea è ridicola. Dopo l’assegnazione “preventiva” a Obama, che invece non ha smesso di bombardare e fare “guerre umanitarie”, ora il comitato di Oslo sceglie di premiare l’Ue. Purtroppo l’Unione Europea non si è distinta in questi anni per aver praticato e perseguito la pace: ha preso parte a decine di conflitti, continuato a sfruttare le risorse del Sud del mondo, alzato i muri contro i migranti e fatto nulla per affermare i diritti umani nel mondo e all’interno dei confini dell’Unione. Questo premio non solo è non meritato ma è un’offesa a chi nel mondo si batte realmente, ogni giorno, per la pace e i diritti umani".
Incomprensibile la posizione della Cgil, che attraverso un comunicato di Fausto Durante, Responsabile del Segretariato Europa della CGIL, esprime "soddisfazione per l'assegnazione del premio Nobel per la Pace 2012 all'Unione europea. E' un riconoscimento del processo di pace nell'area dell'Unione europea e per aver garantito la democrazia e i diritti umani nel vecchio Continente".
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