Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...
(di classe) :-))
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
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Francobolllo
Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.
Europa, SVEGLIA !!
giovedì 26 maggio 2011
Non siamo in vendita Italia Grecia Europa Mondo.
di Doriana Goracci. Fonte: resetitalia
Grecia, “l’uscita dall’euro è ormai sul tavolo” Lo ha scritto la Commissaria europea per la pesca, Maria Damanaki, in un intervento che compare sulla homepage del suo sito personale. ”Sono obbligata a parlare apertamente” aggiunge la politica greca, esponente del Pasok attualmente al governo.“ Questa era ed è la notizia finanziaria degli ultimi giorni. Riportai ad agosto passato su, Grecia in Saldi e Soldi e Noi? , per intero una testimonianza del 31 maggio 2010, Crisi Grecia: dov’è la differenza con l’Italia? : “Noi in Grecia, facevamo così “Ebbene sì, parlo della Grecia, dove ho vissuto una decina d’ anni a cavallo. Cosa avete capito?A cavallo tra l’ essere fuori d’ Europa ed esserci dentro…”
Stiamo in Strada, da tempo, in Italia Grecia Europa e Mondo, nonni e nipoti.
“Migliaia di greci ”indignati” manifestano da oggi pomeriggio sull’esempio delle proteste inscenate nei giorni scorsi dai cittadini spagnoli nella Plaza del Sol a Madrid.Alle manifestazioni partecipano migliaia di cittadini che intendono così esprimere la propria collera contro le misure di austerità decise dal governo socialista di Giorgio Papandreou. Le proteste, secondo i partecipanti, non hanno nulla a che vedere con i partiti…”
OPA OPA…Era l’11 maggio 2011 ad Atene: sciopero generale e proteste contro il piano di austerity dettato da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. Ancora tagli alla spesa pubblica. Violenti scontri in piazza tra la polizia e i manifestanti.
Alle manifestazioni partecipano migliaia di cittadini che intendono così esprimere la propria collera contro le misure di austerità decise dal governo socialista di Giorgio Papandreou. Le manifestazioni, secondo i partecipanti, non hanno nulla a che vedere con i partiti. “La parola indignati, dicono, non vuole in nessun modo fomentare disordini o indicare il modo in cui si svolgerà la protesta, anzi sin dall’inizio abbiamo dichiarato che desideriamo incontrarci pacificamente e spontaneamente”.
Dalle informazioni avute su Facebook, riporto pure: “venerdì 27 maggio 2011 18.00.00 Cominciamo la nostra pacifica rivoluzione per le strade greche. Di nuovo ma in solidarietà ai fratelli spagnoli. Senza partiti, senza fascisti, senza cappucci e senza violenza (e se non arriva la polizia e dunque non ci saranno infiltrati, non avremo nulla di tutto ciò) Scendiamo per le strade e occupiamo le nostre città … STIAMO IN STRADA .. Grecia … stasera … cominciamo a parlarne … OLOUS STOUS DROMOUS …”
E andando un po’ indietro, a marzo 2010: Borsa Greca Seri Draghi Stesse Facce Stesse Razze. “Siamo seri. In religioso silenzio ascoltiamo, innalzando i nostri cuori al Signore: ” Sono misure molto serie», ha detto Draghi a margine di un convegno all’Università di Roma III, facendo riferimento ai tagli fiscali varati dal governo di Atene.In particolare l’esecutivo greco ha predisposto un piano per il contenimento della spesa pubblica per complessivi 4,8 miliardi con lo scopo di ridare sostenibilità ai conti dello Stato e riavviare un percorso di crescita dell’economia.” In altrettanto religioso silenzio finanziario, tanto non ci si capisce niente, abbiamo letto il 3 marzo che “Anche l’agenzia Moody’s, infine, ha definito il piano «un chiaro segnale dell’intenzione del governo di riassumere il controllo sulle finanze pubbliche” e riconosce che il miglioramento dei conti ellenici non è fattibile «dall’oggi al domani», e che al governo deve essere lasciato il tempo di mettere in pratica i suoi piani.” E noi sono decenni che li facciamo lavorare, in silenzio.
In Grecia un po’ meno. I risparmi del consiglio dei Ministri di Atene, di ben 4,8 miliardi di euro, deriva a quanto pare e per buona parte,da effettivi tagli alla spesa. Nello specifico, l’esecutivo avrebbe previsto da tagli del 30% delle tredicesime degli statali, e del 60% le quattordicesime, un aumento del 20% delle imposte di alcolici e tabacchi.Tant’è che i dipendenti pubblici già da tempo avevano proclamato un nuovo sciopero per il 16 marzo. E’ da tempo che sono in piazza, nonni e nipoti.Li chiamano, quando non ci sono feriti e morti, “attimi di tensione”, come le belle fotografie della Stampa: tassazione maggiore per tredicesime e quattordicesime, il congelamento delle pensioni, dei salari pubblici, il blocco delle assunzioni, l’aumento dell’età pensionabile a 63 anni entro il 2015, l’aumento delle tasse sulla benzina, gli alcolici e i tabacchi e l’aumento dell’Iva. Il 24 febbraio c’era già stato un titolo Grecia, sciopero contro piano austerità: paese bloccato. scontri polizia anarchici…”
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