simone oggionni - Fonte: reblab
Sabato 15 ottobre è ormai alle porte. Tra poche ore Roma sarà invasa – questo è il nostro augurio – da centinaia di migliaia di compagne e compagni, di giovani e di lavoratori.
Sarà un passaggio molto importante, il secondo grande segnale, dopo lo sciopero generale del 6 settembre, che il Paese darà a Berlusconi, a Confindustria, a tutte le classi dirigenti neo-liberiste che in questi anni (questi ultimi due decenni) si sono susseguite al governo. Non casualmente questo 15 ottobre è una scadenza europea e internazionale, convocata dal movimento degli indignados spagnoli e rilanciata dai movimenti sociali in tutto il mondo. Segno che sono mature le condizioni per una riflessione e una mobilitazione permanente di carattere internazionale, e in particolare europeo, sui danni prodotti dal sistema capitalistico e dalle politiche neo-liberiste.
Ma nel nostro Paese questo passaggio non è solo importante. E’ fondamentale: perché cade in una settimana cruciale, che potrebbe determinare la caduta del governo Berlusconi e l’apertura di nuovi scenari, tutti da verificare.
Si tratta allora, anche per questo, di un’occasione straordinaria, che dobbiamo saper sfruttare, trasformando la manifestazione in un grande appuntamento di popolo, radicale nelle parole d’ordine e pacifico nelle modalità d’azione.
Come già prima di Genova, come già prima di tanti appuntamenti studenteschi nel corso degli ultimi mesi, le trombe dei giornali asserviti stanno già suonando la solita litania, facendosi profeti di sventure e violenze di ogni tipo. Tutto per scoraggiare la partecipazione e per creare il clima favorevole (a livello di opinione pubblica e a livello di gestione della piazza) alla degenerazione della nostra iniziativa.
Per questo, a maggior ragione, dobbiamo dimostrare tutta la maturità del movimento e delle nostre organizzazioni.
Rifondazione comunista e la Federazione della Sinistra hanno deciso di non organizzare un proprio spezzone e di partecipare in tutto il corteo insieme alle strutture territoriali con cui abbiamo, in tutta Italia, organizzato i pullman, proprio per valorizzare questo elemento di comunanza e di condivisione.
Contestualmente, i Giovani Comunisti – insieme alla Fgci, e sotto la comune insegna di Alternativa Ribelle – saranno in piazza con un proprio spezzone organizzato, con le nostre bandiere e i nostri striscioni, che seguirà il percorso concordato e condiviso da tutto il comitato promotore della manifestazione, da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni. Al termine del percorso, decideremo insieme quale continuità dare alla presenza in piazza, se e come accamparci, se e come organizzare, nell’immediato, altre iniziative.
Utilizziamo questi ultimi giorni e queste ultime ore per mobilitare il maggior numero di compagni, per riempire tutti i pullman (ad oggi ne abbiamo già riempiti oltre 150) e per dare prova, come già altre volte, di tutta la nostra capacità organizzativa.
L’appuntamento per tutti i compagni è per le ore 13.30 in piazza della Repubblica, dietro il pullman a due piani di Alternativa Ribelle, riconoscibile dalle bandiere di Rifondazione, della Federazione della Sinistra e dei Giovani Comunisti.
Il nostro tempo è adesso.
Sabato 15 ottobre è ormai alle porte. Tra poche ore Roma sarà invasa – questo è il nostro augurio – da centinaia di migliaia di compagne e compagni, di giovani e di lavoratori.
Sarà un passaggio molto importante, il secondo grande segnale, dopo lo sciopero generale del 6 settembre, che il Paese darà a Berlusconi, a Confindustria, a tutte le classi dirigenti neo-liberiste che in questi anni (questi ultimi due decenni) si sono susseguite al governo. Non casualmente questo 15 ottobre è una scadenza europea e internazionale, convocata dal movimento degli indignados spagnoli e rilanciata dai movimenti sociali in tutto il mondo. Segno che sono mature le condizioni per una riflessione e una mobilitazione permanente di carattere internazionale, e in particolare europeo, sui danni prodotti dal sistema capitalistico e dalle politiche neo-liberiste.
Ma nel nostro Paese questo passaggio non è solo importante. E’ fondamentale: perché cade in una settimana cruciale, che potrebbe determinare la caduta del governo Berlusconi e l’apertura di nuovi scenari, tutti da verificare.
Si tratta allora, anche per questo, di un’occasione straordinaria, che dobbiamo saper sfruttare, trasformando la manifestazione in un grande appuntamento di popolo, radicale nelle parole d’ordine e pacifico nelle modalità d’azione.
Come già prima di Genova, come già prima di tanti appuntamenti studenteschi nel corso degli ultimi mesi, le trombe dei giornali asserviti stanno già suonando la solita litania, facendosi profeti di sventure e violenze di ogni tipo. Tutto per scoraggiare la partecipazione e per creare il clima favorevole (a livello di opinione pubblica e a livello di gestione della piazza) alla degenerazione della nostra iniziativa.
Per questo, a maggior ragione, dobbiamo dimostrare tutta la maturità del movimento e delle nostre organizzazioni.
Rifondazione comunista e la Federazione della Sinistra hanno deciso di non organizzare un proprio spezzone e di partecipare in tutto il corteo insieme alle strutture territoriali con cui abbiamo, in tutta Italia, organizzato i pullman, proprio per valorizzare questo elemento di comunanza e di condivisione.
Contestualmente, i Giovani Comunisti – insieme alla Fgci, e sotto la comune insegna di Alternativa Ribelle – saranno in piazza con un proprio spezzone organizzato, con le nostre bandiere e i nostri striscioni, che seguirà il percorso concordato e condiviso da tutto il comitato promotore della manifestazione, da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni. Al termine del percorso, decideremo insieme quale continuità dare alla presenza in piazza, se e come accamparci, se e come organizzare, nell’immediato, altre iniziative.
Utilizziamo questi ultimi giorni e queste ultime ore per mobilitare il maggior numero di compagni, per riempire tutti i pullman (ad oggi ne abbiamo già riempiti oltre 150) e per dare prova, come già altre volte, di tutta la nostra capacità organizzativa.
L’appuntamento per tutti i compagni è per le ore 13.30 in piazza della Repubblica, dietro il pullman a due piani di Alternativa Ribelle, riconoscibile dalle bandiere di Rifondazione, della Federazione della Sinistra e dei Giovani Comunisti.
Il nostro tempo è adesso.
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