Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

venerdì 18 maggio 2012

Il “dramma” delle elezioni greche


     

Fonte: Z net Italy | Autore: Nikos Raptis        Dramatis PersonaeA. Prima che Frau Merkel (e i suoi mentori statunitensi) “attaccasse” il popolo greco, circa due anni fa:
La situazione in Grecia era pressappoco la seguente:

- “Socialisti” (PASOK) intorno al 40%
- Nuova Democrazia (Conservatori, ovvero di destra) intorno al 35%
- KKE, Comunisti (Stalinisti): intorno al 6%
- SYRYZA (radici eurocomuniste) intorno al 3%
- Verdi (con radici anarchiche), prossimi al ma inferiori al 3%
- Neonazisti (nel parlamento greco) intorno al 3%
- Neonazisti (non nel parlamento greco) meno dello 0,3%
B. Dopo l’ “attacco” della Merkel:
- “Socialisti” (PASOK) intorno al 10%
- Nuova Democrazia (Conservatori) intorno al 30%
- KKE, Comunisti (Stalinisti): intorno al 12%
- SYRYZA (radici eurocomuniste) intorno al 12%
- Sinistra Democratica (partito nuovo, scisso da SYIRIZA) intorno al 13%
- Verdi (con radici anarchiche), prossimi ma inferiori al 5%
- Neonazisti (nel parlamento greco) intorno al 5%
- Neonazisti (non nel parlamento greco): non disponibile. Probabilmente invariato.
C. Dopo le elezioni parlamentari greche del 6 maggio 2012
- “Socialisti” (PASOK) 13%
- Nuova Democrazia (Conservatori) 18,85%
- Greci Indipendenti (scissione da Nuova Democrazia) 10,60%
- Alleanza Democratica (scissione da Nuova Democrazia) 2,55%
- KKE, Comunisti (Stalinisti): 8,48%
- SYRYZA (radici eurocomuniste) 16,78%
- Sinistra Democratica (partito nuovo, scisso da SYIRIZA) 6,11%
- Verdi (con radici anarchiche) 2,90% (non entrati in parlamento)
- Neonazisti (già nel parlamento greco) 2,93% (non entrati in parlamento)
- Neonazisti (già non nel parlamento greco): 6,97% (entrati in parlamento)
Il “Dramma”
(Scena prima)
Una delle “perversioni” prevalenti (se non quella dominante) in questo “dramma” è che la legge elettorale regala al primo partito (quello con il maggior numero totale di voti) un premio di 50 seggi [!!!] nel parlamento greco che ha 300 seggi. Il che significa che un candidato del primo partito con, diciamo 200 voti, può ottenere un seggio, mentre un candidato del secondo partito, con 100.000 voti, non può entrare in parlamento! Incredibile? Sì, ma istruttivo per i giovani di tutto il mondo.
Come è stato possibile approvare una simile legge? Il defunto Andreas Papandreou, un economista allevato negli Stati Uniti, da principale figura politica in Grecia per quasi mezzo secolo (dai primi anni ’60), offrì ai greci alcuni tipi umani molto interessanti, da lui scelti per essere le élite politiche greci per decenni. Ad esempio scelse Akis Tsohatzopoulos, che pochi giorni dopo fu imprigionato per corruzione e che trascinò in prigione sua moglie, sua figlia, e parenti e amici assortiti. Scelse Theodore Pangalos, un tipo piuttosto paffuto del peso di 350 libbre [quasi 160 chili – n.d.t.] che “passò” Ochalan, dei curdi, alla CIA, che definisce i greci comuni dei buoni a nulla, ecc. ecc. Alla fine scelse un ingegnere civile, che a un certo punto della sua carriera ha stilato la nobile legge elettorale di cui sopra, più una legge che di fatto ha reso illegali gli scioperi in Grecia. Questi eccezionali individui sono stati scelti da un’unica persona per decidere delle vite di dieci milioni di persone.
Ora si supponga che, a dispetto della citata nobile legge, ci sia un governo di sinistra in Grecia. Naturalmente tale governo avrà sotto il suo controllo anche le forze armate greche. Inoltre si supponga che tale governo sovrano greco chieda che una delle più importanti basi militari statunitensi nel mondo, la base di “Souda Bay” a Creta, venga chiusa. La formazione di un simile governo greco di sinistra non sarebbe piuttosto “fastidiosa” non solo per gli Stati Uniti ma anche per Israele che utilizza la base di “Souda Bay” come parte della propria macchina militare?
Perciò un governo greco di sinistra non potrà esistere, mai.

Tuttavia, orrore degli orrori, la sera del 6 maggio 2012, una domenica greca cristiano-ortodossa, un simile governo greco di sinistra è diventato una possibilità, come dimostrato dai risultati delle elezioni citate. Pertanto le élite statunitensi ed europee sono state costrette ad affrontare questa situazione odiosa. Sembra che vi fossero preparati. Pochi secondi (non è un’esagerazione!) dopo l’annuncio dei risultati i delegati “patriottici” greci delle élite statunitensi ed europee hanno avviato un incredibile attacco contro SYRIZA, la reale vincitrice delle elezioni, accusandola, con compiaciuto piacere per le disgrazie altrui, di “non essere in grado” di governare il paese. La cosa è andata avanti ad nauseam per quasi quattro giorni da quella domenica sera al minuto in cui scrivo (giovedì mattina, 10 maggio) utilizzando, non stranamente, le stesse espressioni denigratorie da parte di una vasta gamma di persone.
Era (o è) possibile un governo greco di sinistra? E se la SYRIZA, i comunisti (KKE) e i “moderati” di sinistra della Sinistra Democratica si fossero uniti prima delle elezioni e avessero ottenuto il premio di 50 seggi trasformando il trucco della legge elettorale in un boomerang per i partiti del sistema?
Per rispondere a questo dobbiamo tener conto dello strano fatto di una condotta inspiegabile della dirigenza del KKE. Perché hanno fatto quello che i politici reazionari delegati degli Stati Uniti non erano capaci di fare? Cioè hanno sabotato la vittoria della sinistra. I greci, tutti i greci comuni, sono molto arrabbiati nei confronti della dirigenza del KKE. Cosa sta succedendo? C’è una spiegazione? Non a questo punto.
Inoltre ci sono alcune indicazioni riguardo a questa “stranezza”. Perché uno dei più importanti portavoce del KKE è una signora che è una fervente … cristiana? Si deve supporre che sia un’indicazione della razionalità del sistema politico della sinistra? Ancor più visto che la signora, alcuni decenni fa, era la “pupilla” della destra politica greca. Si potrebbe accettare un sincero cambiamento di sentimenti da parte sua, come io ho fatto, ma non più dopo le elezioni greche del 6 maggio.
[Scena seconda]
Oggi, nel pomeriggio del 10 maggio, sembra che, come ci si attendeva, non ci sia possibilità di formare un governo greco di un qualsivoglia colore. Perciò ci sarà una seconda tornata di elezioni, nel corso delle prime due settimane di giugno 2012.
La mia ipotesi per la seconda tornata: se la dirigenza del KKE insiste nella sua attuale “strana” posizione, la SYRIZA sarà rafforzata da altre parti dello spettro politico greco e sarà in grado di governare, i “socialisti” e la destra si ridurranno ancora di più e neo-nazisti verranno rimessi al loro posto.
Quale che sia l’esito, le élite statunitensi ed europee sono nei guai. Il caso greco avvierà un effetto domino; per l’Irlanda, la Spagna, il Portogallo, l’Italia, e persino la Francia (ignorando la farsa della figlia di “Le Pen”).
[Parentesi: con riferimento alla massima “Se le elezioni potessero cambiare le cose, sarebbero illegali”, citata dal mio compatriota Nikola Kosmatopoulos (articolo ZNet del 7 maggio 2012) ecco un caso reale che non può essere ignorato: nel 1946, un po’ più di un anno dopo che i nazisti avevano lasciato la Grecia, furono tenute elezioni parlamentari in Grecia il 31 marzo di quell’anno. La sinistra greca decise di astenersi. In tutta Atene circolava un unico slogan: “Democratici, astensione!”. All’epoca avevo sedici anni e la mia città natale era Atene. La sinistra ebbe successo: si astenne. Oggi, 66 anni dopo, l’opinione comune è che la sinistra greca ebbe torto. Quel che resta da chiarire è scoprire chi, nella sinistra, diede il via allo slogan sbagliato. Se la sinistra avesse vinto “Wild” Bill Donovan, il “più grande statunitense di sempre” (secondo il sentimento generale all’epoca) non avrebbe avuto un lavoro facile nello schiacciare la sinistra greca, italiana e francese. Se la sinistra greca avesse vinto le elezioni del 1946, la Grecia e l’Europa sarebbero diverse oggi.]
[Scena terza]
Nelle liste più sopra vi sono due gruppi di neonazisti, prima delle elezioni del 6 maggio. Un gruppo di neonazisti in parlamento e uno fuori dal parlamento. Il primo è la vecchia guardia dei neonazisti che indossano giacca e cravatta e sono per lo più di mezza età, mentre la seconda è il sangue più giovane con il caratteristico aspetto da sartoria.
Esaminiamo brevemente il fenomeno neonazista:
In primo luogo, per facilitare la cosa, è più pratico (e più accurato) sostituire il termine “nazista” al termine “neonazista” [Un nazista è un … nazista]. Ci sono tre “livelli” di nazismo, in ogni popolazione.
- I “cripto-nazisti” (o “nazisti da salotto”) che si celano nella parte “conservatrice” della vasta area della classe media. Non è difficile individuarli. Inoltre, naturalmente, il loro nazismo si accompagna all’antisemitismo.
- i nazisti (citati più sopra) in giacca e cravatta, che sono fuori dal salotto e cercano di essere rispettabili. Ad esempio diventando membri del Parlamento, diciamo in Grecia. In effetti un di tali parlamentari nazisti greci è riuscito ad essere, oggi, il ministro dei lavori pubblici del governo greco. Il lettore può vederlo in azione, con un mano un’ascia, in uno dei miei articoli su Znet: “Terremoti: appello ai turchi e ai greci” del 18 novembre 2011.
- i nazisti plebei [lumpen]. Non è necessario descriverli e dire molto al loro riguardo, eccetto per riferirsi a ciò cui Philip Agee cita a proposito del loro “uso” da parte degli Stati Uniti come strumenti di provocazione, giochi sporchi, ecc. nel suo libro “La Compagnia vista dall’Interno: diario della CIA”.
E dunque cosa è avvenuto in Grecia perché la percentuale dei lumpen-nazisti, non in parlamento, balzasse da meno dello 0,3% al 6,95%?
In primo luogo una percentuale tra l’uno e il due per cento dei parlamentari nazisti in giacca e cravatta è passata ai lumpen-nazisti, determinando il mancato ingresso in parlamento dei nazisti “rispettabili”.
In secondo luogo, circa il 3% degli elettori [una stima] è costituito da persone che vivono in aree con intensi problemi con gli immigrati.
In terzo luogo una percentuale tra il 2 e il 3% degli elettori [di nuovo una stima] è costituita da persone (per lo più giovani) che, ingenuamente, hanno pensato che il modo per punire i politici, che hanno quasi distrutto la Grecia, fosse votare per i nazisti.
Fortunatamente i lumpen-nazisti stessi hanno offerto la soluzione per eliminare questa anomalia, di avere nazisti nel parlamento greco. La soluzione: una singola parola della lingua dei greci classici, che è stata ascoltata in tutto il pianeta nei notiziari e sui video su internet. La parola: “egerthiti” (“in piedi!”). Il termine è la imperativa, in greco classico, del verbo “egeiromai”, che ha il significato di: mi sveglio, resuscito dai morti, mi scuoto, mi agito, essere eccitati da una passione, ecc. Anche se il verbo è in uso nel greco moderno, come forma imperativa in greco classico è ignoto alla popolazione femminile greca ed è noto solo ai greci maschi! La spiegazione: la forma “egerthiti” è un “comando militare” che significa “Attenti!”, usato solo dall’esercito greco per rafforzare il … patriottismo dei soldati greci. Non solo quella; la parola “skelea” in greco classico è anch’essa ignota alla popolazione femminile greca! E’ usata solo dall’esercito greco, come espressione patriottica. Significa … mutande (maschili)!
Quando i greci, tutti i greci, hanno visto e udito quel tarchiato rappresentate della virilità nazista greca urlare “egerthiti” (in realtà storpiato da lui in “egerthi-to”) hanno riso a crepapelle. Il ridicolo è incredibile. Non c’è niente che i nazisti greci possano fare per far cambiare idea ai greci sulla scena dell’ “Egerthito!”.
E’ più che probabile che i nazisti, alla seconda tornata elettorale, perderanno gran parte dei voti che hanno guadagnato e non ce la faranno a entrare nel parlamento greco.
P.S. Oltre alle acrobazie dei nazisti greci con i termini del greco classico, c’è un ulteriore fattore di comicità che mantiene (relativamente) allegro lo spirito dei greci. Tale fonte di divertimento è Herr Wolfgang Schaeuble, il ministro dell’economia (o qualcosa del genere) del Volk democratico tedesco. Da mesi, ormai, ma specialmente negli ultimi cinque o sei giorni, Schaeuble va minacciando apertamente i greci, affermando in sostanza: “Se votate per la sinistra sarete puniti!” Quel che sta accadendo di fatto è che quante più minacce di Schaeuble i greci sentono, tanti più voti vanno alla “sinistra”! C’è da chiedersi se Herr Schaeuble sia un brillante … economista.
ZNet – Lo spirito della resistenza è vivo
www.znetitaly.org
Fonte: http://www.zcommunications.org/the-drama-of-the-greek-elections-by-nikos-raptis
traduzione di Giuseppe Volpe
© 2012 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

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