La Spagna è sotto shock. Traspariva ieri sera nelle edizioni on-line dei quotidiani di fronte a el rescate, il salvataggio. Sotto un cubitale « Rescate a España », il quotidiano El País (centrosinistra) ha dato per primo la notizia, intorno alle 19: in «un accordo senza precedenti», la Spagna riceverà fino a 100 miliardi per il sistema bancario. Altri titoli: «Un duro colpo psicologico», «Il governo cerca di lottare contro lo stigma del salvataggio» (il capo dell’esecutivo, Mariano Rajoy, non è comparso in pubblico). Ancora qualche ora prima, lo stesso País cercava di distinguere tra rescate delle banche e di un intero paese, come a separare il caso della Spagna da quelli di Grecia, Portogallo e Irlanda, anche se avvertiva: bisognerà vedere le condizioni dell’aiuto europeo, «se imporranno nuove condizioni di politica economica». Inevitabile: anche se ieri sera il ministro dell’economia Luis de Guindos si è arrampicato sui vetri: «non è un rescate » ma «un prestito a condizioni di favore». Per El País «un rescate rivela un fallimento politico».
Il governo ha cercato fino all’ultimo di negare quel fallimento, e il quotidiano Público ieri ha messo sul suo sito il filmato di Rajoy che promette «alto e chiaro» che non ci sarà bisogno di salvare le banche: era il 28 maggio. Decisamente imbarazzato il quotidiano Abc , voce della destra al governo: ha atteso la conferenza stampa del ministro dell’economia Luis de Guindos prima di dare la notizia sul suo sito, restando fino all’ultimo sul vago: «l’eventualità» di un salvataggio. Su Rtve, la radio televisione spagnola (pubblica), ieri si spiegava che greci, portoghesi e irlandesi sono «più poveri dopo il salvataggio».
Il disagio diventa vera e proproa rabbia quando si guarda la rete. «Non è un rescate , è un saccheggio», dice un twit ripreso sul sito di Público . «I salvataggi salvano vite, non le condannano alla miseria», risponde un altro. Del resto, « el rescate è come il Titanic, ci sono scialuppe solo per quelli di prima classe».
Il governo ha cercato fino all’ultimo di negare quel fallimento, e il quotidiano Público ieri ha messo sul suo sito il filmato di Rajoy che promette «alto e chiaro» che non ci sarà bisogno di salvare le banche: era il 28 maggio. Decisamente imbarazzato il quotidiano Abc , voce della destra al governo: ha atteso la conferenza stampa del ministro dell’economia Luis de Guindos prima di dare la notizia sul suo sito, restando fino all’ultimo sul vago: «l’eventualità» di un salvataggio. Su Rtve, la radio televisione spagnola (pubblica), ieri si spiegava che greci, portoghesi e irlandesi sono «più poveri dopo il salvataggio».
Il disagio diventa vera e proproa rabbia quando si guarda la rete. «Non è un rescate , è un saccheggio», dice un twit ripreso sul sito di Público . «I salvataggi salvano vite, non le condannano alla miseria», risponde un altro. Del resto, « el rescate è come il Titanic, ci sono scialuppe solo per quelli di prima classe».
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