Riesce lei dove non ce l'hanno fatta, a suo tempo, gli
Usa
La Germania conquista la Sicilia con l'usura, sottraendola agli Usa, ovvero
effetti geostrategici d'un collasso economico. Un usuraio agisce aprendo crediti
insostenibili alla vittima, accrescendone poi il debito attraverso ulteriori
prestiti, resi inestinguibili proprio perché a tassi usurari e a lungo termine.
Per l'Italia, tale processo cominciò nel 1981, col credito pubblico italiano in
ascesa, ma non ancora incontrollabile. Nel giugno 1981, una commissione di
studio, presieduta da Paolo Baffi, direttore generale di Bankitalia, deliberò di
seguire lo schema d'un giovanotto, molto stimato dai Rothschild, tale Mario
Monti, il quale propose l'emissione di titoli a lungo termine, con aste mensili
e quindicinali, in modo che il rendimento cedolare fosse fissato dal mercato,
con scadenze tra i 5 e i 7 anni. Il che, a detta del professorino, garantiva il
potere d'acquisto e, secondo gli esiti delle aste, un piccolo rendimento
dell'1-2%. Il Tesoro, zufolò Monti, avrebbe avuto da 5 a 7 anni per programmare
e finanziare meglio la spesa pubblica. La proposta passò con standing ovation.
Il deficit andò su come un proiettile. Le spese aumentarono invece di diminuire.
Mentre Mario Monti procurava il credito a tassi impossibili, aumentarono tasse e
benzina, le spese sanitarie sfondarono di mille miliardi di lirette il
finanziamento statale. In parallelo, s'aggiunse la situazione internazionale,
con una tacita sotterranea alleanza fra i complessi militare industriale
statunitense e sovietico, dai cui effetti antidemocratici e inflazionistici il
generale Dwight Eisenhower, lasciando la Casa Bianca, mise inutilmente in
guardia gli statunitensi. C'erano già state altre nequizie economiche, come il
verme solitario della legge Mosca (ItaliaOggi 28.02.2012) che dal 1972 aveva
slabbrato i margini del debito pubblico, dando pensioni (mai pagate da
versamenti) a un esercito di galoppini partitici e sindacali che sono quindi
andati in pensione a sbafo, a spese cioè di tutti gli altri italiani. Altre
innumerevoli elargizioni agli amici e agli amici degli amici s'aggiunsero, sulle
quali è inutile dilungarsi. La sottomissione dell'Italia al Patto Atlantico,
attraverso il debito pubblico, si perpetua da allora con la vana pretesa di
rimediarvi solo attraverso tasse iperboliche e accrescendo il debito e, con
esso, il legame alle banche statunitensi. Questo tuttavia oggi offre una sponda
alla Germania per scalzare gli Usa dalla Sicilia ed entrare nel Mediterraneo. Le
banche tedesche battono l'isola palmo a palmo, offrendo finanziamenti ipotecari
annuali al 12% ai possidenti che non sanno come fronteggiare l'IMU e le altre
tasse. Agli interessi, trattenuti alla fonte, sommano 4,5% per spese,
commissioni e assicurazioni. I beneficiati offrono in garanzia ipotecaria
immobili di valore doppio dell'importo nominale del prestito. Un edificio da
200mila euro garantisce un prestito nominale di 100mila euro dei quali il
contraente riceve 88mila per restituire, entro un anno, 104.500euro, pena
l'esproprio dell'immobile. Bankitalia sa e sta a guardare. Entro uno o due anni
la presenza tedesca nel centro del Mediterraneo sarà concreta e pesante di gran
lunga più avvertibile di statunitense, nonostante le basi militari. Dopo si
vedrà
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