Lunedì 15 aprile verranno portate a Montecitorio le 50mila firme raccolte in calce al testo di legge d'iniziativa popolare per istituire una misura che abbia la finalità di contrastare la marginalità e favorire la cittadinanza
Il reddito minimo garantito "ha lo scopo di contrastare la marginalità, garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza, attraverso l’inclusione sociale per gli inoccupati, i disoccupati e i lavoratori precariamente occupati" spiegano i promotori della legge d'iniziativa popolare per un Reddito minimo garantito, che lunedì 15 aprile hanno dato appuntamento a Montecitorio per consegnare al Parlamento le oltre 50mila firme raccolte in calce al testo.
La campagna, iniziata a giugno 2012, è andata avanit per sei mesi, solo che -lamentano i promotori- "dal dicembre 2012 questo Paese non ha ancora un governo politico a cui riferire una istanza come questa".
E, aggiungono, "ora non possiamo più aspettare, non possiamo aspettare i dieci saggi, l’elezione di un nuovo Capo dello Stato, un eventuale altro scioglimento delle camere, altre consultazioni, forse altre elezioni e poi chissà cosa altro ancora", perché serve -con urgenza- l'approvazione di una "misura di contrasto alla disuguaglianza e all’esclusione sociale nonché quale strumento di rafforzamento delle politiche finalizzate al sostegno economico, all’inserimento sociale dei soggetti maggiormente esposti al rischio di marginalità nella società e nel mercato del lavoro".
Continua il comunicato stampa: "Siamo stanchi di aspettare e per il rispetto dovuto agli oltre 50mila cittadini e cittadine che hanno firmato, alle 170 associazioni che hanno partecipato, ai milioni di precari e disoccupati che non hanno la garanzia di un reddito minimo, abbiamo deciso che una delegazione rappresentativa della pluralità dei promotori della proposta di legge di iniziativa popolare consegnerà le 50mila firme per l’istituzione del reddito minimo garantito.
Chiediamo sin da ora che la Presidenza della Camera faccia tutto il possibile affinché si avvii un percorso urgente cosi che la proposta di legge sia presa al più presto in considerazione, favorendo la dove possibile una commissione di lavoro ad hoc che studi e approvi questa proposta, aprendo la strada anche a una nuova prassi per cui le proposte di iniziativa popolare siano discusse e valorizzate.
Chiediamo inoltre ai parlamentari di accogliere ed incontrare la delegazione che porterà le 50mila firme il 15 aprile 2013 a Roma dalle ore 12.00 sotto Montecitorio.
La campagna, iniziata a giugno 2012, è andata avanit per sei mesi, solo che -lamentano i promotori- "dal dicembre 2012 questo Paese non ha ancora un governo politico a cui riferire una istanza come questa".
E, aggiungono, "ora non possiamo più aspettare, non possiamo aspettare i dieci saggi, l’elezione di un nuovo Capo dello Stato, un eventuale altro scioglimento delle camere, altre consultazioni, forse altre elezioni e poi chissà cosa altro ancora", perché serve -con urgenza- l'approvazione di una "misura di contrasto alla disuguaglianza e all’esclusione sociale nonché quale strumento di rafforzamento delle politiche finalizzate al sostegno economico, all’inserimento sociale dei soggetti maggiormente esposti al rischio di marginalità nella società e nel mercato del lavoro".
Continua il comunicato stampa: "Siamo stanchi di aspettare e per il rispetto dovuto agli oltre 50mila cittadini e cittadine che hanno firmato, alle 170 associazioni che hanno partecipato, ai milioni di precari e disoccupati che non hanno la garanzia di un reddito minimo, abbiamo deciso che una delegazione rappresentativa della pluralità dei promotori della proposta di legge di iniziativa popolare consegnerà le 50mila firme per l’istituzione del reddito minimo garantito.
Chiediamo sin da ora che la Presidenza della Camera faccia tutto il possibile affinché si avvii un percorso urgente cosi che la proposta di legge sia presa al più presto in considerazione, favorendo la dove possibile una commissione di lavoro ad hoc che studi e approvi questa proposta, aprendo la strada anche a una nuova prassi per cui le proposte di iniziativa popolare siano discusse e valorizzate.
Chiediamo inoltre ai parlamentari di accogliere ed incontrare la delegazione che porterà le 50mila firme il 15 aprile 2013 a Roma dalle ore 12.00 sotto Montecitorio.
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