di Maria Turchetto - contropiano
"Guardi che si sbaglia, caro il mio Giorgio Napolitano (no, non la chiamo Signor Presidente nemmeno se mi manda i corazzieri): la situazione politica – parlo della politica istituzionale, perché quanto alla politica delle piazze i Greci mi sembrano più seri – di Italia e Grecia è molto simile" (...)
«L’Italia non è la Grecia», ha detto con fierezza Giorgio Napolitano. Ma Giorgio Napolitano, una volta, non era comunista? E i comunisti, se non ricordo male perché è passato tanto tempo, erano quelli che dicevano: «lavoratori di tutti i paesi, unitevi!». L’internazionalismo proletario! E ora questo Giorgio Napolitano, questo tizio (mi rifiuto di chiamarlo Signor Presidente a costo di passare per maleducata) se ne viene fuori con questo nazionalismo da allezziti, gli Italiani sono meglio dei Greci, una cosa spregevole come il razzismo dei “poveri bianchi” americani. Vergogna.
E perché poi l’Italia sarebbe meglio della Grecia? Dice il tizio (questo riportano i giornali): per il «senso di responsabilità che le forze politiche italiane stanno già dimostrando nella discussione dei decreti del governo Monti». Guardi che si sbaglia, caro il mio Giorgio Napolitano (no, non la chiamo Signor Presidente nemmeno se mi manda i corazzieri): la situazione politica – parlo della politica istituzionale, perché quanto alla politica delle piazze i Greci mi sembrano più seri – di Italia e Grecia è molto simile. Entrambi i paesi sono commissariati – dalla BCE, dal FMI, dalla Goldman Sachs. Lucas Papademos è un cosiddetto tecnico, proprio come Mario Monti, e proprio come Mario Monti gode dell’appoggio bipartisan dei principali partiti. La differenza è che in Grecia i pochi recalcitranti appartengono alla sinistra (e pare ci siano state delle belle epurazioni per costringerli nei ranghi, alla faccia della democrazia), mentre in Italia la sinistra appoggia Monti «senza se e senza ma» e le scarse proteste arrivano da destra.
Anche le scelte in materia di politica economica hanno straordinarie affinità (del resto è logico, sono dettate dalla BCE, dal FMI, dalla Goldman Sachs): macelleria sociale, senza però tagliare la spesa per armamenti (che piace alla BCE, al FMI, alla Goldman Sachs). La differenza è che mentre in Grecia vengono macellati soprattutto lavoratori e pubblici impiegati, in Italia c’è in più la proletarizzazione di alcuni ceti medi e mediobassi (questo è il senso e sarà il risultato delle cosiddette “liberalizzazioni”).
Finiscila, Giorgio Napolitano. Cosa caspita sei diventato? Chi ti paga? BCE, FMI, o Goldman Sachs? O più semplicemente Confindustria? Guarda che «L’Italia non è la Grecia» solo perché in Italia la gente non scende in piazza a protestare. E invece dovrebbe farlo.
"Guardi che si sbaglia, caro il mio Giorgio Napolitano (no, non la chiamo Signor Presidente nemmeno se mi manda i corazzieri): la situazione politica – parlo della politica istituzionale, perché quanto alla politica delle piazze i Greci mi sembrano più seri – di Italia e Grecia è molto simile" (...)
«L’Italia non è la Grecia», ha detto con fierezza Giorgio Napolitano. Ma Giorgio Napolitano, una volta, non era comunista? E i comunisti, se non ricordo male perché è passato tanto tempo, erano quelli che dicevano: «lavoratori di tutti i paesi, unitevi!». L’internazionalismo proletario! E ora questo Giorgio Napolitano, questo tizio (mi rifiuto di chiamarlo Signor Presidente a costo di passare per maleducata) se ne viene fuori con questo nazionalismo da allezziti, gli Italiani sono meglio dei Greci, una cosa spregevole come il razzismo dei “poveri bianchi” americani. Vergogna.
E perché poi l’Italia sarebbe meglio della Grecia? Dice il tizio (questo riportano i giornali): per il «senso di responsabilità che le forze politiche italiane stanno già dimostrando nella discussione dei decreti del governo Monti». Guardi che si sbaglia, caro il mio Giorgio Napolitano (no, non la chiamo Signor Presidente nemmeno se mi manda i corazzieri): la situazione politica – parlo della politica istituzionale, perché quanto alla politica delle piazze i Greci mi sembrano più seri – di Italia e Grecia è molto simile. Entrambi i paesi sono commissariati – dalla BCE, dal FMI, dalla Goldman Sachs. Lucas Papademos è un cosiddetto tecnico, proprio come Mario Monti, e proprio come Mario Monti gode dell’appoggio bipartisan dei principali partiti. La differenza è che in Grecia i pochi recalcitranti appartengono alla sinistra (e pare ci siano state delle belle epurazioni per costringerli nei ranghi, alla faccia della democrazia), mentre in Italia la sinistra appoggia Monti «senza se e senza ma» e le scarse proteste arrivano da destra.
Anche le scelte in materia di politica economica hanno straordinarie affinità (del resto è logico, sono dettate dalla BCE, dal FMI, dalla Goldman Sachs): macelleria sociale, senza però tagliare la spesa per armamenti (che piace alla BCE, al FMI, alla Goldman Sachs). La differenza è che mentre in Grecia vengono macellati soprattutto lavoratori e pubblici impiegati, in Italia c’è in più la proletarizzazione di alcuni ceti medi e mediobassi (questo è il senso e sarà il risultato delle cosiddette “liberalizzazioni”).
Finiscila, Giorgio Napolitano. Cosa caspita sei diventato? Chi ti paga? BCE, FMI, o Goldman Sachs? O più semplicemente Confindustria? Guarda che «L’Italia non è la Grecia» solo perché in Italia la gente non scende in piazza a protestare. E invece dovrebbe farlo.
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